A TERRACINA ENRICO BRIGNANO IN TUTTO SUO PADRE
Dopo aver collezionato il sold out in ben 14 date al Palalottomatica di Roma e aver sbancato i botteghini di tutta Italia, “Tutto suo padre”, lo show dell’anno, il 10 agosto arriva all’Arena del Molo di Terracina. Uno show inedito nel quale si interroga su sé stesso, sulla vita, sulle amicizie, sui rapporti umani. L’evento è presentato da “The Base” e da “Music Experience Roma Srl” in collaborazione con il Comune di Terracina, l’Assessorato al turismo e grandi eventi. Durante lo spettacolo il comico romano racconta i rapporti con le persone più vicine a lui, gli amici veri e i suoi familiari, mette in piazza le difficoltà, gli scontri, la paura di rovinarli e soprattutto di perderli, in un “viaggio” sempre in bilico tra comicità ed emozioni. Con lucida determinazione e con l’ironia che lo contraddistingue, mette alla berlina vizi, difetti e pregi delle persone a lui più vicine senza risparmiare nessuno, soprattutto se stesso. Accusa, si difende, punta il dito su questo mondo che ha fatto diventare tabù parole come serenità, spensieratezza, onestà. Tuona sarcasticamente contro la vita vissuta in punta di piedi, contro falsità e ipocrisie. Mette l’accento sulla paura di apparire deboli in una società in cui giganteggiano i duri, gli eroi e i furbi. Osserva con tenera comprensione lo sforzo che si fa per somigliare alle persone che si amano. Questo spettacolo è anche un omaggio di Enrico alla sua famiglia e al ricordo di suo padre. “Tutto suo padre”: ridere non è mai stato così emozionante! (Cma)
ROMA: ALTROVE ALLO JOVINELLI
Il teatro Ambra Jovinelli di Roma ospita domenica 3 giugno, alle 21, i ragazzi del centro di Aggregazione Giovanile del CIES MaTeMù che raccontano le loro esperienze di viaggio, di migrazione, di vita nella città; le loro esperienze o quelle dei padri, dei nonni, nello spettacolo “Altrove - Città e invisibili”. Storie di persone finite altrove, persone che cercano o che, forse, hanno trovato un altrove dove restare. Uno spettacolo di storie e di viaggi da Omero, Calvino, Virgilio e MaTeMù, frutto di un lavoro svolto durante il laboratorio teatrale tenuto dal regista Gabriele Linari e della collaborazione tra tutte le realtà formative e artistiche di MaTeMù. Lo spettacolo si avvale anche della preziosa collaborazione del centro Quasar per la realizzazione degli effetti video-scenografici. “Altrove” è un canto fatto da corpi sulla scena, fatto di parole, musica e danza, canto di occhi che cercano, canto di poesia e prosa, di commedia e tragedia, canto di teatro che ospita, ogni sera, l’Altrove: nessun luogo e tutti i luoghi possibili. “Altrove” racconta l’attesa di un gruppo di persone che attendono d’andare. Sono altrove rispetto a casa e aspettano di andare altrove; ma anche “casa”, ormai, è “altrove”. Questo concetto viene declinato in diversi modi prendendo spunto dalla scrittura di viaggio di Italo Calvino (“Le città invisibili” e “Palomar”). I personaggi sulla scena (senza nome, senza nazione) raccontano le proprie storie che sono storie di grandi viaggi, delle tribolazioni di Odisseo, dei tormenti di Enea. Ma raccontano anche storie attorno a un’ideale focolare, storie personali di ricerca di un altrove… E, passo dopo passo, è proprio il luogo dove sono, dove attendono, è proprio questo “altrove” a prendere la forma di una salvezza, un posto dove restare non è più un problema, ma una prima soluzione.
(Red)
ALL’INDIA DEBUTTA LA PALESTRA ORE 18:00
Martedì 29 maggio alle 21 al Teatro India debutta La Palestra ore 18:00 di Giorgio Scianna nella messa in scena di Veronica Cruciani che trasferisce in teatro la cronaca drammatica, e sempre più attuale, della violenza sessuale di gruppo. Il racconto duro e feroce di un atto compiuto da tre ragazzi di quattordici anni ai danni di una loro compagna di classe, secondo la più bieca e incontrollata logica del branco. Un fenomeno che riflette le peggiori dinamiche comportamentali umane, e restituisce la gravità sociale di un reato che chiama in causa anche la protezione e la difesa incondizionata delle propria famiglia. In una palestra deserta due uomini e una donna sono stati convocati all’improvviso dalla preside della scuola dei loro figli. L’arrivo della donna li trascina nel mistero di un’indagine: una compagna di classe dei loro figli ha subito violenza. È l’aggressione che la ragazza confessa alla preside descrivendo quanto successo proprio in quella palestra, una violenza perpetrata a turno e filmata con il cellulare dai tre ragazzi. Ai genitori non rimane altro che lasciare esplodere tutta la violenza possibile nel tentativo di difendere e salvare i loro figli. Un dramma attuale, coinvolgente e spietato su come anche gli adulti possono diventare branco contro chiunque provi ad allungare le mani su uno dei suoi membri. All’India sarà in scena fino al 3 giugno mentre il 5 e 6 giugno sarà replicato al Teatro Biblioteca Quarticciolo. (Cma)
PAOLO ROSSI PROTAGONISTA DEL MISTERO BUFFO NELLA VERSIONE POP 2.0
Dal 5 al 17 giugno Paolo Rossi porterà al teatro Strehler di Milano Il Mistero Buffo nella versione pop 2.0. Irriverente, esilarante, caustico, intelligente e colto, Paolo Rossi riporta in teatro il capolavoro di Dario Fo in una nuova versione al passo con i tempi -della straordinaria “giullarata” che il Premio Nobel scrisse nel 1969 e che nulla ha perso della propria corrosiva comicità. La prospettiva del racconto è sempre quella della povera gente, gli umili, “gli unici protagonisti veri del buono e cattivo tempo della nostra società di ieri e d'oggi”, afferma Rossi, che nello spettacolo attualizza la figura del giullare medievale, interprete dei malumori del popolo verso i detentori del potere. Un omaggio a quello che Rossi considera un grande Maestro , accanto a lui debuttò nell'Histoire du Soldat, alla Scala, nel 1978,e la prova evidente che, per un grande testo, il passo per diventare un classico è assai breve. (Cma)
LE MASCHERE NERE AL CANKARJEV DOM DI LJUBLJANA
L'opera modernista “Le maschere nere” del triestino Marij Kogoj, che ha già ottenuto entusiastici consensi nel sontuoso allestimento creato dai teatri nazionali di Ljubljana e Maribor in occasione del programma Maribor Capitale della cultura 2012, verrà riproposta in data unica all'interno del Festival Ljubljana. L'evento è stato inserito nei programmi in abbonamento Super classico e Mega del Teatro Stabile Sloveno in collaborazione con la Glasbena matica di Trieste. Le maschere nere, capolavoro dell’espressionismo sloveno, ha debuttato nel 1929. In seguito è stata messa in scena nel 1957 e nel 1990. Le ottocento pagine di partitura vengono ora riproposte nella nuovissima redazione, frutto della grande dedizione e maestria dell'affermato direttore d'orchestra Uroš Lajovic. Anche l'allestimento ha confermato il valore dell'evento con un'équipe di artisti di grande fama: il regista Janez Burger, il costumista Alan Hranitelj, le scenografie del collettivo Numen. Nel cast numerosissimo spiccano nei ruoli di protagonisti Jože Vidic (conte di Spadaro) e Martina Zadro (Francesca). Il coro, l'orchestra e il corpo di ballo sono quelli del teatro nazionale di Ljubljana. (Cma)