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TURISMO DELLE RADICI

Tra L’Aquila e Sulmona in cerca dell’oro rosso d’Abruzzo

Tra L’Aquila e Sulmona in cerca dell’oro rosso d’Abruzzo

Navelli è un borgo abruzzese di poco più di 500 abitanti in provincia de L’Aquila, considerato anche il Paese dello zafferano, l’oro rosso d’Abruzzo. Paese di origine medievale, è stato un centro agricolo e pastorale, luogo simbolo della transumanza e inserito oggi nella rete dei Borghi più belli d’Italia, grazie alle sue caratteristiche storiche e architettoniche, tra pietre, decorazioni, archi e vicoli stretti. Da vedere Palazzo Santucci, antico edificio baronale sorto sulle rovine della fortezza medievale; dal cortile posteriore del palazzo si raggiunge, poi, la Chiesa di San Sebastiano, costruita sui resti della precedente chiesa di San Pelino. La parte più antica del borgo inizia attraversando Porta Castello e ammirando sullo sfondo i monti della Maiella. Tra gli altri edifici storici, da non dimenticare Palazzo Cappa e Palazzo Onofri. Il borgo, inoltre, nasconde come un gioiellino il piccolo ghetto che ospitò gli ebrei dal XIII secolo fino al 1510, e che si stringe ancora intorno alla sinagoga abbandonata. Nei mesi di ottobre e novembre, nella piana di Navelli si compie il “miracolo” dei fiori viola: in questo periodo, infatti, si stagliano i campi di velluto viola che custodiscono il prezioso zafferano, “l’oro rosso” che ha fatto la fortuna di Navelli. Secondo la storia, il borgo diede i natali al monaco domenicano Santucci, il quale, portando intorno al 1230 alcune piantine di zafferano dalla Spagna al suo paese di origine, ebbe il merito di introdurre per la prima volta in Italia la pregiata spezia Crocus sativus, chiamata anche “oro rosso” per quanto è prezioso. Oggi la Piana di Navelli è celebre in tutto il mondo per la produzione di una eccelsa qualità di zafferano che da secoli, nei mesi di ottobre e novembre, riveste l’esteso altopiano di un fantastico e profumato tappeto viola. Nel 2005 lo Zafferano dell’Aquila è stato iscritto nel Registro delle Denominazioni d’Origine Protetta (DOP). La spezia prodotta in questa zona è differente dagli altri zafferani per il suo grande potere aromatico e per il sapore molto equilibrato e meno amaro. Per questi motivi è la spezia più ricercata da tutti i grandi chef e i ristoranti più famosi al mondo. La commercializzazione dello zafferano di Navelli ha consentito di ingrandire e abbellire il paese, che ancora oggi sfoggia balconi di pietra lavorata, finestre a colonnine, portoni di legno intagliato, chiese e dimore signorili fuse in un groviglio di archi e stradine acciottolate. Sebbene sia il prodotto tipico più prezioso, lo zafferano non è l’unico prodotto che caratterizza il borgo. Occorre ricordare anche l’olio d’oliva, uno dei pochi extravergini della zona, le mandorle e i ceci, piccoli e saporiti.
COME ARRIVARE: L’Aeroporto di riferimento è quello di Pescara (65 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Acciano (7 km). In auto da Roma, lungo A24: seguire A24 in direzione di SS 17 bis a L'Aquila. Prendere l'uscita L'Aquila Est da A24 e seguire Strada Statale 17 in direzione di Via Pereto a Navelli.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Nelle vicinanze di Navelli è possibile fare un salto a Roccascalegna, piccolo paesino famoso per il suo castello arroccato, e Scanno, il borgo dei fotografi caratteristico per il Lago che, dall’alto, prende la forma di un cuore.
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