Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

''Le cose importanti''
secondo Vialli

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

LE COSE IMPORTANTI SECONDO GIANLUCA VIALLI  

 

“Ci sono un po’ di cose in più che vorrei raccontarvi. Cose importanti, per me, che voglio che voi ascoltiate e che restino. Ci tengo molto”. Le cose importanti che Gianluca Vialli ha voluto dire durante la registrazione del docufilm “La bella stagione” sono racchiuse tutte in questo libro “Le cose importanti”, a cura di Pier Domenico Baccalario e Marco Ponti, uscito per Mondadori a un anno dalla scomparsa del campione.  E sono importanti perché sono proprio le sue e sprigionano la magica energia delle parole definitive. Dopo la clamorosa e vincente carriera da calciatore professionista, Gianluca Vialli si è reinventato molte volte: prima come commentatore televisivo, poi public speaker, quindi capodelegazione della Nazionale italiana di calcio, quella che sollevò il trofeo nel 2021. L’ultima reinvenzione è stata quella di condivisione pubblica della sua personalissima esperienza di resilienza di fronte alla malattia incurabile. In questo libro Vialli parla di sé, delle persone che ha incontrato, delle esperienze che lo hanno migliorato, dei valori che ha incarnato, della consapevolezza della propria fragilità, della forza delle relazioni vere, del rigore nel fare le cose ben fatte, della serietà e dell’impegno con cui ci si deve offrire al mondo. Un patrimonio di riflessioni che è stato raccolto e messo nero su bianco dai curatori Baccalario e Ponti, e che ora potrà essere letto e tramandato nei tempi a venire.

 

 

 

 

 

“CINQUE GIORNI TRA TRENT’ANNI”  DI FRANCESCO FIORENTINO

 

Si intitola “Cinque giorni tra trent’anni” (Marsilio) il nuovo libro del professor Francesco Fiorentino. Profondo conoscitore del mondo universitario e delle sue mille sfaccettature, l’autore ha raccontato anche i cambiamenti del modo di affrontare gli studi negli ultimi 30 anni. Con un filo di nostalgia.  Il romanzo si apre con il racconto dei protagonisti: Roberta, Emilia, Lea, Elvira, Ada, Carla, Arturo e Guido. Un rapido excursus che aiuta il lettore a entrare nel “clima” e a conoscere un gruppo di brillanti studenti, all’incirca ventenni, presi dai classici problemi giovanili, lo studio, i primi affetti, i primi contrasti, i litigi e le amicizie labili ma forti allo stesso tempo. Arturo e Guido sono due amici profondamente legati tra loro e che s’interrogano sul senso della vita e sul destino. Persone quasi mediocri, egoiste, incapaci di trovare sé stessi. Roberta, Emilia, Lea, Elvira, Ada e Carla, invece, vivono il loro rapporto con profonda amicizia alternata a rivalità. Hanno studiato insieme, hanno condiviso passioni, assemblee, seminari. L’autore non ha nascosto nelle sue dichiarazioni pubbliche, più di una volta, una profonda ammirazione per quella generazione di donne, come le ragazze di cui racconta, che negli anni ‘70 hanno rotto gli stereotipi, si sono rese autonome e sono uscite in massa dall’ala protettiva familiare. Hanno assunto dei ruoli sociali importanti ma conservando, a differenza degli uomini, l’inquietudine e la voglia di cercare la felicità. Gli otto personaggi poi, si alterneranno negli altri 5 panel per creare un vortice di emozioni, colpi di scena, rivelazioni che attraggono il lettore in stile “balzachiano”. Fiorentino, infatti, è uno studioso e critico di letteratura francese e ha deciso di utilizzare la tecnica del ritorno dei personaggi, propria del drammaturgo d’Oltralpe. Una tecnica che regala dinamismo, velocità. Con uno scatto temporale di 30 anni Roberta, Emilia, Lea, Elvira, Ada, Carla, Arturo e Guido si ritroveranno a fare i conti con la vita da adulti, con gli amori perduti, i matrimoni falliti, i conflitti personali e le rivalità familiari. Con problemi e difficoltà che mai avrebbero immaginato di dover vivere. Un personaggio cruciale nella crescita e nella maturazione degli 8 protagonisti sarà il professor Onofri che permetterà, per esempio, ad Arturo di ottenere una borsa di studio per la Francia. Un incontro fondamentale per i ragazzi che capiranno così come la vita sia decisa anche dalla qualità degli incontri. Mai noioso e scontato, il libro affronta i temi fondamentali dell’esistenza di una persona, racconta della gioventù ma anche della vita da adulti, da cinquantenni, quando si inizia a fare i conti con il passato e si mettono da parte i sogni adolescenziali e si tirano i primi bilanci.

 

L’AUTORE.  Francesco Fiorentino, napoletano, ha studiato alla Federico II con Francesco Orlando. Dopo Venezia, ha insegnato letteratura francese all’Università di Bari, dove è professore emerito. Tra i suoi saggi, pubblicati in Italia e in Francia, si segnalano le monografie su Balzac (Laterza), su Molière (Einaudi) e sul teatro di Molière (Bompiani) e sta preparando un’edizione di romanzi libertini (Bompiani). Per Marsilio ha diretto la collana di classici francesi “I fiori blu” e, insieme a Carlo Mastelloni, ha pubblicato due romanzi polizieschi: “Il filo del male” (2010) e “Il sintomo” (2014). Nel 2021, sempre per Marsilio, è apparso il romanzo “Futilità”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“IL ROCK DI PADRE IN FIGLI” DI MASSIMO COTTO

 

È disponibile in libreria e negli store digitali “Il rock di padre in figli” (Gallucci Editore), il nuovo libro del giornalista Massimo Cotto, un’immersione nella storia e nell’anima di un genere musicale che ha segnato la cultura contemporanea. Massimo Cotto presenterà il suo nuovo libro, che a un mese dall’uscita è alla seconda ristampa, mercoledì 17 gennaio ad Asti presso la Libreria Alberi d’Acqua (via Rossini, 1 – ore 21.00) in dialogo con Valentina Mansone, il 26 gennaio a Soresina (Cremona) presso la Sala Gazza (Via Matteoti, 4 – ore 21.00) in un incontro moderato da Marco BiondI e l’1 febbraio a Marotta (Pesaro Urbino) al The Bronx Hob (Via Litoranea, 320 – ore 21.15) in un evento realizzato in partnership di Rebel House. Ne “Il rock di padre in figli*” Massimo Cotto si rivolge a suo figlio sedicenne e con lui a tutte le ragazze e i ragazzi di oggi per raccontare il rock, i suoi riti e la sua bellezza, la ribellione e l’estasi. Un libro dedicato a una generazione che non vanta il rock nel proprio bagaglio culturale, a cui spiegare perché il rock è stato ed è così fondamentale, non solo a livello musicale, ma anche personale, perché ha avuto la capacità di cambiare la vita. «Raccontare il rock a mio figlio che ha 16 anni è stato bellissimo, perché ho potuto descrivergli quello che il rock ha fatto a livello collettivo per la società, ma anche a livello individuale, per ognuno di noi – afferma Massimo Cotto – Tutti abbiamo bisogno di sogni, passione, bellezza, musica. Ognuno le trova in luoghi diversi. Quelli della mia generazione si sono rifugiati nel rock. Il mio libro racconta il rock, ma, in un certo modo, racconta anche un modo di vivere e sognare». Massimo Cotto, a tal fine, ha costruito un monologo appassionato che racconta le storie di grandi artisti simbolo di questo stile a cui affianca il ricordo di episodi vissuti in prima persona: da Elvis Presley a Jim Morrison, da Patti Smith a Bruce Springsteen, dai Metallica ai Rolling Stones, dai Pink Floyd a Bob Dylan, dai Cure ai Queen, passando anche per molti altri grandi nomi della musica internazionale che hanno fatto la storia del rock. “Il rock di padre in figli” è un libro per tutte le età: per gli adolescenti, interessati a capire un fenomeno musicale che ha attraversato i decenni e cambiato, a volte, il corso della storia, e per gli adulti, per cui il rock non rappresenta solo un genere musicale, ma uno stile di vita. All’interno del libro due QR code per visualizzare su YouTube e su Spotify la speciale “playlist dell’isola deserta” creata da Massimo Cotto con i brani indispensabili per scoprire e imparare ad amare il mondo della musica.

 

 

 

L’AUTORE. Massimo Cotto, nato ad Asti nel 1962, è autore di 73 libri, giornalista professionista, esperto di musica, DJ radiofonico, autore televisivo e teatrale, presentatore e direttore artistico di numerosi festival e rassegne. Oggi è una delle voci più note di Virgin Radio, dove ogni mattina conduce il programma Rock & Talk, ma in passato ha parlato ai microfoni di Radio Rai (con cui ha collaborato per oltre vent’anni e dove è stato per quattro anni responsabile artistico di Radio Uno), Radio 24 e Radio Capital. Ha collaborato con diversi quotidiani e scritto per le principali riviste italiane e internazionali, tra cui l’americana Billboard e la tedesca Howl!. Nel 2010 è stato tra gli autori del Festival di Sanremo. Dal 2017 al 2019 ha presieduto la giuria del Primo Maggio di Roma. Per diversi anni è stato alla guida di Sanremolab e Area Sanremo. Dal 2021 è Ufficiale della Repubblica Italiana per la sua attività “sempre caratterizzata da una particolare attenzione al sociale”. Negli ultimi anni è stato interprete di diversi spettacoli teatrali, tra cui “Chelsea Hotel”, “Rock Bazar” e “Decamerock”. Per Gallucci editore ha pubblicato “Il Re della Memoria”, vincitore del Premio Selezione Bancarella 2023.

 

 

 

 

 

SENATO, BARDI E TELESE IN UN INCONTRO LETTERARIO 

È in programma per il giorno mercoledì 17 gennaio la conferenza stampa di presentazione dei libri “E a noi? Ascesa, caduta e ribellione dei borghesi” di Giuliano Guida Bardi e “La scorta di Enrico. Berlinguer e i suoi uomini: una storia di popolo” di Luca Telese, entrambi editi Solferino. La presentazione del duo della trasmissione “L’Attimo Fuggente” di Giornale Radio, si terrà alle ore 10:00 nella Sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama, su iniziativa del senatore Antonio Guidi. Il volume di Guida Bardi, giornalista, conduttore radiofonico e opinionista televisivo, rappresenta uno spaccato della situazione attuale in cui versa la classe imprenditoriale italiana, in un Paese segnato costantemente da crisi politiche ed economiche che frenano lo sviluppo di nuove iniziative. “Il libro rappresenta un reportage dal fronte della guerra alla borghesia italiana, in un Paese sempre più vecchio”, spiega l’autore. “Capitolo dopo capitolo, ritraggo le schiere di professionisti, commercianti e artigiani, uno sciame vastissimo di api industriose, che attualmente sono lasciate nella paura e a cui non rimane niente dopo le continue crisi economiche e gli anni drammatici del Covid”.  I protagonisti della storia di Telese vengono dalla resistenza al fascismo, alla violenza, alla fame. Hanno percorso vie diverse, ma sono giunti alla stessa destinazione: il partito comunista italiano, incarnato nella figura di Enrico Berlinguer. “Quello emesso dalla scorta di Berlinguer – racconta il giornalista e autore televisivo – non è il sospiro nostalgico per un passato che non tornerà mai: è il seme di una storia che oggi può far nascere nuovi frutti con il suo esempio. Una, dieci, mille, scelte di vita”, conclude.  “Con il Covid prima e l’insorgere di guerre alle porte dell’Europa dopo, la crisi delle certezze è all’ordine del giorno”, afferma il senatore Guidi, già ministro alla Famiglia, e membro della commissione Cultura e Affari sociali. “A ciò – prosegue – si aggiunge il diffuso gattopardismo, tipicamente italiano, che non ha garantito storicamente fiducia e ricchezza, né un profondo cambiamento. Opere letterarie come questa contribuiscono a rimettere in fila la Storia e il presente e attuare un passaggio al futuro”, conclude l’onorevole.

 

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