Roma, 17 gen - “Dal punto di vista della medicina di genere sono stati fatti tanti passi avanti: oggi c'è una maggiore consapevolezza, ad esempio, anche rispetto a un comportamento diverso dei sistemi immunitari tra l'uomo e la donna. Questo significa che le patologie, le malattie, possono avere degli impatti e delle evoluzioni tanto quanto le terapie differenti in base al genere e al sesso e alle caratteristiche fisiche differenti tra uomo e donna”. Motivo per cui “c’è bisogno di un processo di conoscenza e di formazione continuo che ci possa permettere di riconoscere le differenze, di prenderle in carico per come sono, di costruire anche dei trial clinici o dei percorsi terapeutici differenziati che possono permettere una medicina personalizzata, che può avere degli impatti ovviamente migliori, positivi nella presa in carico precoce, nella diagnosi precoce, ma soprattutto nella qualità della cura che può creare quindi una maggiore efficienza nel risultato”. Così Ilenia Malavasi, a margine della presentazione del libro bianco della Fondazione Onda sull’equità di genere nella salute e nella ricerca. Per la deputata del Partito democratico questo “è un indirizzo su cui dobbiamo continuare a investire, proprio perché questo Libro bianco ci mette a disposizione una quantità di dati e un punto di vista aggiornato, ma che è un punto di partenza per continuare a lavorare in questa direzione, dando maggiori strumenti agli attori sanitari che possono permettere quindi di garantire maggiormente cure eco ed universali agli uomini e alle donne”.

(PO / Sis)