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Autonomia differenziata, Lorenzin: impedita discussione su emendamenti opposizione

Roma, 18 gen – “Siamo in questo momento nella fase dei voti agli emendamenti all’autonomia differenziata. Si tratta di un provvedimento complesso che rischia a nostro parere si stravolgere l’assetto istituzionale ed economico-sociale del Paese, soprattutto perché noi andiamo ad approvare l’autonomia differenziata senza rispondere ad uno dei cardini che ha portato al referendum e cioè che fossero definiti i livelli essenziali delle prestazioni rischiando così di fare sul sociale la stessa cosa che è stata fatta sulla sanità e cioè non realizzare i livelli essenziali di assistenza, come è avvenuto nella sanità nei primi anni e di fatto creare questo spartiacque di diseguaglianze enormi che c’è in Italia. Immaginiamoci una situazione simile ma elevata all’ennesima potenza su tutte le questioni legate ai servizi, alla scuola, ai servizi sociali, all’assistenza: diventa un elemento estremamente grave e serio di disparità nel nostro territorio”. Così ai microfoni di 9 Colonne la senatrice del Pd Beatrice Lorenzin, componente della Commissione Bilancio, la quale sottolinea che “questa mattina eravamo arrivati alla presentazione degli emendamenti per l’aula e prima della votazione in commissione bilancio abbiamo scoperto che a tutti gli emendamenti della minoranza era stato applicato l’articolo 81, il che vuol dire che su tali emendamenti sussiste un problema di tipo finanziario e che dunque non si possono discutere. In pratica, un modo per impedire di discutere l’emendamento sia in commissione che in aula mentre gli stessi emendamenti fatti dalla maggioranza sono invece passati. Questo – sottolinea Lorenzin – è un atteggiamento ingiustificabile sempre ma ancora di più quando si va a votare una riforma costituzionale che rimane e che trasforma per sempre il nostro Paese. Non capiamo sinceramente questa fretta della Lega che deve risolvere tutto stamattina in un’ora e mezza rispetto a una questione che non è un decreto ma una riforma che, come abbiamo detto, ci rimarrà purtroppo addosso per i prossimi decenni”. Tutto ciò, conclude l’esponente del Pd, “ci ha indotto ad abbandonare l’aula e ora a Montecitorio ci verrà riconcessa la discussione com’era ovvio e giusto”. Una dinamica che, a detta di Lorenzin, “manifesta anche una certa approssimazione nella conduzione dei lavori: almeno dal punto di vista formale si tengano le regole a mente”. (PO / sab)
Sottopancia: Beatrice Lorenzin – senatrice Pd

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