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direttore Paolo Pagliaro

OLTRE 33MILA CIVILI
MORTI IN 31 GUERRE

OLTRE 33MILA CIVILI <BR> MORTI IN 31 GUERRE

31 guerre hanno causato nel 2023 la morte di 33.846 civili nel mondo. Un numero mai così elevato dal 2010 a causa anche del protrarsi del conflitto russo ucraino e dell’esplosione di quello in Medioriente. Si contano 108,4 milioni di persone in fuga dalla guerra, circa 295 milioni emigranti e circa 2,5 miliardi di persone sotto la soglia della povertà estrema. Gli Stati Uniti hanno raggiunto l’esorbitante cifra di 877 miliardi di dollari spesi nel 2022 in armamenti, la più alta al mondo, il 39% della spesa militare mondiale. Segue la Cina con circa 292 miliardi di dollari, in aumento del 4,2% e del 63% dal 2011. A inizio 2022 si contavano 12.705 testate nucleari – di cui circa 2mila in stato di alta allerta - in 9 Stati (Usa, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele, Corea del Nord). Dati tragici al centro della 12ma edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, diretto da Raffaele Crocco, presentato ieri alla vigilia della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, che si celebra ogni 1 febbraio. Per la ricorrenza 200 Comuni esporranno lo striscione con la scritta “Stop alle bombe sui civili” ed illuminare la facciata del proprio Municipio, o di un altro edificio o monumento rappresentativo, con una luce blu rispondendo all’invito di ANCI e dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG). Questa sera, ad illuminarsi di blu, saranno anche le facciate dei palazzi istituzionali come Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Montecitorio, la Farnesina, il Viminale, ministeri e sedi di Regioni. (1 feb - red)

 

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