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Ambiente, Sironi (M5s): Zone umide presidi fondamentali, politica lo capisca

Roma, 1 feb - “Le zone umide hanno, tra le varie funzioni, quella di stoccare la Co2. E visto e considerato il momento in cui siamo, un presidio naturale che stocca Co2 in misura doppia di quanto possono fare le foreste è una cosa importante. Il problema è che non c'è informazione, i politici stessi avrebbero bisogno di informarsi circa le funzioni di questi presìdi e di queste risorse naturali”. Elena Sironi è la senatrice del Movimento 5 Stelle che oggi, a Palazzo Madama, ha riunito esperti del settore per un tavolo sulle zone umide, alla vigilia della celebrazione della Giornata mondiale. Per ricordarne l’importanza, ma anche per evidenziare che, oltre ad avere un valore intrinseco, le risorse naturali “hanno anche una funzione che ha una contropartita economica, solo che sino ad oggi non si è voluto dare un controvalore alla funzione ecosistemica. E probabilmente essendo in un mondo che funziona con le contabilità, è un passaggio che dobbiamo fare perché i politici stessi si stupiranno di quanto le risorse ambientali abbiano siano un patrimonio anche economico da tutelare. Anziché tacciare gli ambientalisti come degli ideologi, forse potranno ora chiamarli economisti...”. La Convenzione internazionale Ramsar sulle zone umide, che in Italia individua 57 aree più altre 9 in via di riconoscimento, punta molto sulla conservazione di paludi, acquitrini, aree lacustri e fluviali come luoghi di ricchezza, ma c'è un'altra operazione che si può fare, il ripristino di zone umide andare perdute col tempo, e forse anche la creazione di nuove, ad esempio con le cosiddette casse di espansione dei fiumi che possono servire anche per evitare inondazioni. “E’ chiaro che nel corso di questi anni sono stati perse tantissime zone umide - concorda la senatrice Sironi - Pare non sia impossibile ripristinarle,in determinate condizioni, per esempio nel caso di quelle anse dei fiumi dove in pratica si è tirato dritto con una canalizzazione: riaprire l'acqua del fiume in queste zone consente la ricostituzione dell’ecosistema. Certo: ci vuole, che chi assume le decisioni sia informato circa i benefici di determinate azioni e i danni di altre”. Mentre la legge sul consumo del suolo è bloccata ormai da anni in Parlamento, Sironi pensa a una proposta di legge sulla rigenerazione urbana: “E quando si parla di rigenerazione urbana non puoi che partire dal presupposto della disciplina del consumo di suolo, perché diversamente le amministrazioni fanno fatica a muoversi. È un punto importantissimo: io sono di Milano, per cui so bene cosa significhino sia il consumo di suolo sia la rigenerazione urbana”. (PO / sis)

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