Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Salute, Evi (Avs): sentenza salta-liste d'attesa, a Matera precedente importante

Roma, 1 feb - In Italia, per accedere a delle prestazioni sanitarie e a degli esami medici, ora bisogna passare da un tribunale. Almeno questo è il caso, portato oggi in conferenza stampa alla Camera dalla parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra Eleonora Evi e degli avvocati Angela Maria Bitonti e Stefano Zanchetti, di una ricorrente che ha dovuta andare in causa per ottenere il diritto a una risonanza magnetica pagata dal Servizio Sanitario Nazionale: una sentenza, spiega Evi, “che a mio modo di vedere è un precedente importante in questo ambito”. La ricorrente, spiega la parlamentare “aveva avuto una prescrizione da parte del suo medico curante per una risonanza magnetica entro 10 giorni e l'Asl del territorio di Matera non ha saputo rispondere alla richiesta da parte della donna”. Scartata l’opzione del privato a pagamento a causa delle difficoltà economiche della paziente, la signora stava di fatto decidendo di non procedere a fare questo esame. “Questa è la storia che vivono moltissimi cittadini nel nostro paese – assicura Evi - ed è una storia grave perché di fatto si sancisce che in Italia il diritto alla salute viene continuamente negato: non siamo in grado di assolvere e di garantire questo diritto. Le liste d'attesa sono infinite e è stato solo ed esclusivamente grazie all’intervento di un tribunale che l'Asl di Matera è stata costretta a svolgere immediatamente l’esame prescritto”. Questo, secondo Evi, “la dice lunga rispetto a un paese in cui si continua di fatto ad avallare un sistema dove chi è ricco può permettersi di curarsi e chi invece non può farlo di fatto smette di curarsi: questo è ciò che sta accadendo a oltre 4 milioni di cittadini italiani”. La sentenza portata oggi all’evidenza della stampa però “è un campanello di allarme molto importante perché crea un precedente cui potrebbero seguirne molti altri. E alla fine a pagare poi sarà lo Stato evidentemente”. Questione di investimenti in sanità, ma anche questione di formazione e mancanza di personale, al punto che alcune regioni, come la Calabria, fanno sempre più ricorso a medici e infermieri stranieri, cubani per esempio: “Di fatto vediamo turni massacranti e paghe da fame, e la situazione odiosa per cui all'interno di una stessa struttura medici gettonisti che vengono pagati molto di più rispetto a quelli di ruolo. Questo è lo specchio di un paese che si sta dimenticando completamente del settore della sanità, che ne sta facendo brandelli da dare in pasto al privato. Ma tutto questo non dovrebbe essere consentito”. (PO / Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)