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direttore Paolo Pagliaro

Al Manzoni di Roma 'Forbici e follia'

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Al Manzoni di Roma 'Forbici e follia'

Da giovedì 29 febbraio a domenica 24 marzo Max Pisu, Nino Formicola e Giancarlo Ratti approdano al Teatro Manzoni di Roma con Forbici & Follia di Paul Pörtner. Con loro sul palco Lucia Marinsalta, Roberta Petrozzi, Giorgio Verduci, la regia è di Marco Rampoldi. Allestimento originale americano di Bruce Jordan e Marylin Abrams, versione italiana di Marco Rampoldi e Gianluca Ramazzotti. Forbici & Follia è il racconto di un giorno come tutti gli altri, in un salone da coiffeur, che si trova nel luogo in cui si svolge lo spettacolo. Anzi, del giorno in cui si svolge lo spettacolo. Il giorno in cui la tranquilla vita di pettegolezzi che scorre allegramente fra le avances del parrucchiere ai clienti maschi, e i piccoli sogni della sua aiutante - che ha, forse, una relazione con un equivoco antiquario - viene interrotta dall’assassinio della vecchia pianista che vive al piano di sopra ed è la proprietaria di tutto l’edificio. Ma, colpo di scena, tutti i presenti hanno un movente che giustificherebbe il delitto e hanno avuto la possibilità di compierlo. E si scopre che, in realtà, due clienti sono poliziotti in borghese e devono arrestare il colpevole. Come? Con la collaborazione degli spettatori/testimoni oculari, che possono risolvere il mistero, grazie a ciò che hanno visto accadere, e alle domande che sapranno porre. Forbici & Follia è uno spettacolo con due nature contrapposte che si rafforzano a vicenda: quella del racconto giallo, che deve portare a capire chi sia l’assassino, e quella della comicità, che scaturisce dal gioco di interazione con il pubblico (che non viene mai forzato alla partecipazione) che si appassiona, progressivamente, fino a diventare l’unico possibile giudice.  Forbici & Follia torna nella versione allestita dieci anni fa da Marco Rampoldi, che si avvale di interpreti con la doppia natura della prosa e del cabaret per poter sostenere il rigore del racconto e la freschezza dell’improvvisazione e che, per questo ritorno ritrova, ora in veste di protagonisti, Max Pisu e Nino Formicola che in questi anni hanno affinato ulteriormente la loro natura attorale anche affiatandosi, come coppia comica, nella fortunatissima Cena dei cretini. Accanto a loro debuttano, come possibili colpevoli, l’ambiguamente misterioso Giancarlo Ratti, Lucia Marinsalta, Roberta Petrozzi e, a dar manforte al commissario, l’improbabile agente scelto Giorgio Verduci. (red – Gil)

AL DUSE DI BOLOGNA MARINA ROCCO È ‘LA MARIA BRASCA’ DI TESTORI

 

Giovedì 29 febbraio alle 21 al Teatro Duse di Bologna (via Cartoleria 42)  va in scena ‘La Maria Brasca’ di Giovanni Testori, per la regia di Andrée Ruth Shammah. Nel ruolo della protagonista Marina Rocco, accanto a lei Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai. Maria Brasca, sottolinea la regista, è “l’unico personaggio vincente di Testori, quello che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione, compromesso”. Ruolo che negli anni ‘60 fu di Franca Valeri e poi di Adriana Asti diretta sempre da Shammah, Maria Brasca torna in scena a cento anni dalla nascita di Testori e nella Stagione del Cinquantesimo del Teatro Franco Parenti. “Marina Rocco – prosegue la regista - è sicuramente l’attrice perfetta per entrare in questo spettacolo e farlo rivivere così come ha vissuto per tanti anni nell’edizione amata dal suo autore. Sento, adesso, a trent’anni dalla prima edizione e ventitré dalla ripresa, la necessità di far rinascere quello spettacolo e non un altro perché, affascinata da quella volontà di Maria di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vita e non aver paura di parlare di felicità”. La vicenda della giovane calzettaia innamorata giunge al dialogo finale con il pubblico, tra divertimento e commozione. “Un finale positivo – conclude Shammah - che lascia gli spettatori divertiti, con lo stimolo a vivere le proprie passioni e i singoli desideri con grande fiducia e allegria”. Le scene sono di Gianmaurizio Fercioni, le musiche di Fiorenzo Carpi. (PO / red / Gil)

 

A NAPOLI “RACCONTAMI SHAKESPEARE”, STORIA DI UNA RIVOLUZIONE

Al Teatro Serra di Napoli va in scena “Raccontami Shakespeare” spettacolo su Charles e Mary Lamb. Con Sara Guardascione e Andrea Cioffi che ne cura anche la regia. L’appuntamento è dall’8 al 10 marzo a Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316.  “Raccontami Shakespeare” è la storia dei fratelli Charles e Mary Lamb che nel XIX secolo inventarono la letteratura per ragazzi. Le scene sono di Trisha Palma, costumi di Rosario Martone, musiche di Emanuele Pontoni, disegno di luci Danilo Cencelli. Liberamente tratto da “Racconti da Shakespeare” (Tales from Skakespeare, 1807), lo spettacolo parla di due autori straordinari che trasformarono gli scritti del più famoso drammaturgo inglese in venti racconti per ragazzi, stravolgendoli e riscrivendoli in forma narrativa. (red -  Gil)

ROMA, ANNALISA CERVELLERA VESTE I PANNI DI MALALA

Dopo il successo ottenuto al contest di corti teatrali Idee nello SpazioMalala torna il 29 febbraio alle  21 al Teatro Lo Spazio di Roma, per parlare di diritto allo studio e alla felicità. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia pugliese Senza Confine è firmato nella regia e nell’adattamento da Teresa Cecere e Davide Marzi. In scena, ancora una volta, una giovanissima rivelazione, Annalisa Cervellera, che a soli 16 anni veste i panni di Malala Yousafzai, l’attivista pakistana nota per la sua lotta a tutela della libertà e dell’istruzione femminile. Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. Giornata di esami, la scuola è finita. Malala e le sue compagne sono sul vecchio autobus che le riporterà a casa ma all’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, tuttavia per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere. Nel 2014 è diventata la più giovane vincitrice di sempre del Nobel per la Pace. Lo spettacolo è stato scelto dal CIAI (Centro Italiano di Aiuto all’Infanzia) come testimonial di progetti umanitari ed è stato tra gli eventi di punta del cartellone del Festival Tempeste, voci, suoni e immagini del Mediterraneo. Malala è tra gli eventi del cartellone di Luoghi Comuni, un progetto promosso dall’associazione Oltre Le Parole e realizzato grazie al contributo dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) per la promozione, attraverso la cultura, di azioni positive finalizzate al contrasto delle discriminazioni etnico-razziali, anche con riferimento alle discriminazioni multiple, in occasione della XIX Settimana di azione contro il razzismo.(PO / red  / Gil)

 

ROMA,UN’ORA DI NIENTE” DI E CON PAOLO FARONI

Approda al Teatro Kopò di Roma (in via Vestricio Spurinna, 45/47) il 2 e 3 marzo, “Un’ora di niente”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Paolo Faraoni. Un monologo comico sul conflitto tra natura e spirito, tra eccezionalità e quotidianità, tra bisogni e sogni e di come tutti questi conflitti trovino nell’amore il loro campo di battaglia. L’amore come l’ atto creativo e gratuito per eccellenza, l’amore che ispira la poesia e che domina su tutto e allo stesso tempo su niente. L’unica vera rivoluzione, come scrisse Majakovskij, che pure aveva cantato ben altra rivoluzione: “L’amore è il cuore di tutte le cose. Se cessa di funzionare tutto si atrofizza, diventa superfluo, inutile”. Mescolando narrazione e stand up comedy, cabaret e prosa, Paolo Faroni si avventura in un flusso di coscienza potentemente comico e poetico che non fa sconti a nessuno, in primis a se stesso: dagli amori platonici alle perversioni sessuali, il monologo racconta il continuo sballottamento tra desiderio di elevarsi e istinto animale dell’autore, all’insegna di un’esistenza che è insieme “paradiso e schifezze”.(red – Gil)

 

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