“‘Appartenere. Vita intima del potere criminale”. Questo il titolo del recital che Roberto Saviano porterà il 15 maggio 2024 (ore 21) sul palco del Teatro Duse di Bologna (via Cartoleria 42). Le prevendite sono già aperte sul circuito Vivaticket e presso la biglietteria del teatro. Cos’è il sesso per le organizzazioni mafiose? Opportunità di controllo, sopraffazione, strumento per creare nuove alleanze o per distruggerne di vecchie, stigma o vanto, esaltazione o vergogna? Con questo nuovo accecante caleidoscopio di storie, facce, racconti inconfessati, Roberto Saviano disegna un quadro preciso, spesso romantico, talvolta atroce, della criminalità organizzata alle prese con la questione più spinosa e delicata che le si possa presentare: quella del sentimento e del sesso. (red - Gil)
“JESUS CHRIST SUPERSTAR” CON LICITRA E ANGGUN: PRIMA MILANO POI ROMA
Mezzo secolo di "pura gloria" e 30 anni della avanguardistica regia firmata da Massimo Romeo Piparo, in una duplice celebrazione dell' "Opera Rock più amata di tutti i tempi": è tutto pronto per l'eccezionale ed emozionante ritorno in Italia, solo a Milano e Roma, del "Jesus Christ Superstar" di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, con una speciale "limited edition" per i tantissimi appassionati di questo storico titolo. Appuntamento fino al 17 marzo sul palco del nuovissimo Sistina Chapiteau di Milano, e poi dal 20 al 31 marzo al Teatro Sistina di Roma con un cast straordinario: la popstar internazionale Anggun (tre dischi di platino con la popolarissima hit Snow on the Sahara) che interpreterà -con la sua suadente voce e quell’aspetto orientale che tanto ricorda l’attrice originale del film Yvonne Elliman- il ruolo di Maria Maddalena; a vestire per la prima volta i panni di Gesù sarà Lorenzo Licitra, che riceverà il testimone del mitico ruolo direttamente da Ted Neeley, indimenticato protagonista del celebre film del 1973. Una vera e propria "consacrazione" e un grande onore per il 33enne cantautore e performer siciliano, già vincitore di X-Factor nel 2017, che con la sua possente voce tenorile saprà conquistare un’eredità così importante. Con l'immancabile Orchestra dal vivo- posizionata a vista sul palco girevole- diretta dal M° Emanuele Friello e un nutrito cast di performer, sul palco di questo "Superstar dei record" ci sarà un altro grande interprete, Feisal Bonciani, che nel ruolo di Giuda tanto rievoca l’indimenticato Carl Anderson e già tanto amato e applaudito nelle ultime edizioni; altra grande presenza è quella di Frankie hi-nrg mc, uno dei precursori del rap italiano, nel ruolo di Erode, che interpreterà la prima versione del famoso brano in chiave hip-hop, arrangiamento molto apprezzato dai più giovani. (red – Gil)
A ROMA IVAN FESTA CON “PASOLINI A VILLA ADA“
Dopo aver incantato il pubblico e la critica con Pasolini a Villa Ada in moltissimi teatri e prestigiosi festival, Ivan Festa torna in scena con il monologo tratto dal testo di Giorgio Manacorda all’AR.MA TEATRO di Roma (via Ruggero De Lauria 22) dal 15 al 17 marzo. Pasolini a Villa Ada descrive il rapporto personale tra Giorgio Manacorda e Pier Paolo Pasolini. Il racconto di un’amicizia, quella tra l’autore e il poeta friulano, finora celata o velatamente raccontata in privato. Attraverso un denso monologo, che segue il ritmo del racconto, si scopre così un rapporto di amicizia intenso e il tormentato percorso di emancipazione che Manacorda ha dovuto affrontare per liberarsi dalla paterna figura del maestro. “La rappresentazione, dunque, è un incontro nuovo con Pier Paolo Pasolini, un racconto diverso, lontano dalle polemiche politiche, da ricostruzioni o riduzioni del protagonista a mero e semplice fatto di cronaca” spiega l’attore “sono passati un po' di anni dal debutto, sono tante le repliche che ha alle spalle questo spettacolo, ma per me è sempre una grande emozione”.
(red - Gil)
AL PALLADIUM DI ROMA VA IN SCENA “CIRANO DEVE MORIRE”
Doppio appuntamento il 16 e 17 marzo al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre con uno degli spettacoli più apprezzati degli ultimi anni, torna a Roma dopo il successo registrato la scorsa stagione al Teatro Vascello: Cirano deve morire, di Leonardo Manzan e Rocco Placidi, una produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro - Registi Under 30, con la direzione artistica di Antonio Latella, con il nuovo allestimento di La Fabbrica dell’Attore - Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana.Vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018, Cirano deve morire è una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Edmond Rostand. Uno spettacolo-concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine ’800 in potenti versi rap. Rime taglienti e ritmo indiavolato affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di inganni e di morte, di fedeltà agli altri e di tradimento di se stessi, di parole che seducono e di silenzi che uccidono. È una straordinaria storia di amore e di amicizia uno dei più famosi “triangoli” del teatro moderno, è la storia di due amici e di una donna di cui entrambi si innamorano: sono tre ragazzi proprio come i giovani attori chiamati a interpretarli sulla scena. Cirano deve morire recupera la forza poetica del testo originale attraverso la poetica rap, scelta necessaria - secondo il regista - non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore. Lo spettacolo trova dunque la sua espressione nella forma del concerto, con interpreti sempre sul palco e sempre a favore di pubblico. Una scelta estetica precisa che trova il suo fondamento nella natura performativa del protagonista (il primo atto dell’opera di Rostand si apre in un teatro). Lo spettacolo isola il triangolo d’amore dalle vicende collaterali della trama e la affronta retrospettivamente, per far emergere da essa i significati universali. È una resa dei conti tra i tre protagonisti, i due morti e l’unica sopravvissuta, Rossana, che non riesce a liberarsi dei fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che allo stesso tempo le hanno donato gli unici momenti di felicità, con la forza della fantasia.Dopo le repliche al Teatro Palladium, Cirano deve morire sarà in tournée nelle principali città italiane (Torino, Napoli, Parma, Udine). (Gil - red)
AL TEATRO BELLI DI ROMA “I CUORI BATTONO NELLE UOVA”
Debutta in prima nazionale dal 12 al 24 marzo al Teatro Belli di Roma (piazza Santa Apollonia, 11°), nell’ambito della Rassegna Expo- Teatro Italiano Contemporaneo, I Cuori Battono Nelle Uova, il nuovo spettacolo di Alberto Fumagalli, diretto dallo stesso Fumagalli con Ludovica D’Auria. Tre donne, ognuna di loro porta un lungo camice che ne nasconde le forme, tranne quelle delle loro pance che sono gonfie e tonde. Le tre aspettano un figlio, il loro primo figlio. Le pance delle donne si mostrano piene e levigate, ricordano tre bellissime uova, tanto forti quanto fragili. Il disegno del domani dei propri figli condizionerà il comportamento delle tre donne che, mosse da un amore cieco, si spingeranno in azioni, paure e dinamiche nascoste nel più buio cassetto dell’animo umano. “I cuori battono nelle uova” è un amore disperato, un vuoto incolmabile e un’esplosione di gioia. “I cuori battono nelle uova” è un inno alla vita. Con Elena Ferri, Matilda Farrington, Grazia Nazzaroregia Ludovica D’Auria, Alberto Fumagallicostumi Giulio Moriniligh designer e scenografia Eleonora Rodigariaiuto regia Tommaso Ferreroproduzione Società per Attori, Accademia Perduta Romagna Teatri, Les Moustaches.
(PO / red / Gil)
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