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La violenza contro le donne nel report della Polizia di Stato

La violenza contro le donne nel report della Polizia di Stato

di Piero Innocenti

E’ ancora il Servizio Analisi Criminale, struttura centrale interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con la consueta meticolosità e professionalità, a fornirci un quadro aggiornato sulla “violenza di genere” con un report pubblicato in occasione della “Giornata internazionale della Donna”. Una violenza di genere “che rappresenta l’espressione patologica e più dolorosa di quello squilibrio di status che caratterizza ancora il rapporto con l’uomo”. Il  documento fornisce elementi di valutazione prendendo in esame i cosiddetti reati spia (delitti ritenuti potenziali e verosimili espressioni di violenza contro una donna in quanto tale), alcune fattispecie di reato come la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, la costrizione o induzione al matrimonio ecc… introdotte dal Codice Rosso (Legge 2019/694 entrata in vigore il 9 agosto 2019), gli omicidi volontari.
Per quanto riguarda i reati spia ( o reati sentinella) riferiti al quadriennio 2020-2023, si rileva un incremento dell’11% degli atti persecutori denunciati (art.612-bis del c.p.) passati dai 16.744 del 2020 ai 18.664 del 2023, del 13% dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (art.572 c.p.) passati dai 21.709 ai 24.474 e delle violenze sessuali (artt. 609 bis, 609 ter e 609 octies c.p.) aumentate a 6.062 nel 2023 rispetto alle 4.497 del 2020 con una variazione del 35%.
 L’incidenza delle donne sul totale delle vittime è di circa il 75% per gli atti persecutori ( con una incidenza di tale reato più elevata nel 2023 in Campania, Sicilia e Calabria), dell’81% per i maltrattamenti ( Campania, Sicilia e Lazio le regioni con il maggior numero di reati commessi)e del 92% per le violenze sessuali ( Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Toscana le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi). Va anche ricordato che l’incidenza esprime il rapporto tra i reati commessi e la popolazione residente nei territori considerati.
Apprezzabile l’azione di contrasto delle forze di polizia con le denunce dei presunti autori di atti persecutori passati dai 15.374 del 2020 ai 17.912 del 2023, con quelli dei maltrattamenti aumentati a 27.533 contro i 23.036 del 2020 e dei 5.769 delle violenze sessuali a fronte dei 4.586 del 2020. Per incrementare il contrasto alle varie forme di violenza sulle donne è entrata in vigore la legge nr.168/2023 che prevede, tra l’altro, l’ampliamento del campo di applicazione della misura di prevenzione dell’ammonimento del Questore e di informazione delle vittime, con l’aggravamento della pena quando i reati sono commessi da una persona ammonita, l’applicazione della sorveglianza speciale e dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora per gli indiziati di reato legato alla violenza di genere e domestica, la previsione dell’arresto in flagranza differita, entro le 48 ore dal fatto, nei confronti di chi viola il divieto di avvicinamento, l’attribuzione al Procuratore della Repubblica di individuare magistrati specializzati in materi di violenza contro le donne e domestica.
I dati, infine, relativi agli omicidi volontari consumati evidenziano una crescita di circa il 16% passati dai 287 del 2020 (di cui 119 di genere femminile)  ai 334 del 2023 ( 120 di genere femminile, ossia il 34% del totale) in prevalenza in ambito familiare/affettivo (147). L’impegno delle forze di polizia nel settore è costante con valori che si attestano tra l’88% e il 93% dei casi scoperti e l’invito rivolto a tutte le donne è quello di non sottovalutare mai nessun segno di violenza psicologica, economica e fisica di cui sono vittime richiedendo aiuto attraverso il numero unico di emergenza 112.

 

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