La reazione dei paesi occidentali all'adozione da parte del parlamento georgiano della legge sugli agenti stranieri, quella che è stata ironicamente soprannominata “legge russa” “costituisce un'ingerenza negli affari di un altro paese”. Così questa mattina a radio Sputnik la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. “Si tratta di un'ingerenza assoluta, al 100%, di altri paesi nella politica interna dello stato sovrano e indipendente della Georgia”, ha affermato. Ieri il parlamento georgiano, in sessione plenaria, ha adottato a maggioranza, in terza e ultima lettura, il disegno di legge che prevede la registrazione delle persone giuridiche e dei media senza scopo di lucro, il cui reddito proviene per oltre il 20% dall'estero. Secondo la nuova normativa, analoga a una vigente in Russia e che di fatto ha praticamente azzerato le voci critiche con il Cremlino, tutte le organizzazioni che perseguono “gli interessi delle forze straniere” devono essere segnate in un registro statale. (15 MAG - deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)