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direttore Paolo Pagliaro

La tragedia dell'Italicus

4/8/1974

La tragedia dell'Italicus

La notte del 4 agosto 1974, all’1.23 una bomba ad alto potenziale esplose nella vettura 5 dell’espresso Roma- Brennero. Nell’attentato terroristico, rivendicato subito da un gruppo di neofascisti dell’organizzazione Ordine Nero, morirono 12 persone. I feriti furono circa 50. Una strage di proporzioni ancora più grandi fu evitata per pochi secondi perché se la bomba fosse esplosa all’interno della galleria che porta a San Benedetto Val di Sambro i morti sarebbero stati centinaia. Vista l’impossibilità di determinare concretamente le personalità dei mandanti e degli esecutori materiali, il processo si concluse con l’assoluzione generale di tutti gli imputati. La sentenza di assoluzione attestò comunque la correttezza dell'attribuzione della strage a Ordine Nero e alla P2 e la Commissione Parlamentare sulla Loggia P2 si espresse così: “la strage dell'Italicus è ascrivibile ad una organizzazione terroristica di ispirazione neofascista o neonazista operante in Toscana; la Loggia P2 svolse opera di istigazione agli attentati e di finanziamento nei confronti dei gruppi della destra extraparlamentare toscana; la Loggia P2 è quindi gravemente coinvolta nella strage dell'Italicus e può ritenersene anzi addirittura responsabile in termini non giudiziari ma storico-politici, quale essenziale retroterra economico, organizzativo e morale.”

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