di Paolo Pagliaro
La notizia del giorno è che da qui a poco sarà pronta la piattaforma che consente di raccogliere on line le firme dei cittadini per le proposte di legge di iniziativa popolare e i referendum abrogativi o costituzionali. Ultimati entro due settimane i test affidati al personale della Cassazione, sarà un decreto legge ad attestare l'operatività della piattaforma e l’ingresso delle procedure democratiche nell’era digitale. Questo ha annunciato oggi il Guardasagilli, Carlo Nordio.
L’urgenza di istituire questa piattaforma, per cui si è battuta in particolare l’Associazione Luca Coscioni, nasce dalla storica decisione del Comitato diritti umani dell’Onu che nel 2019 aveva rilevato delle irragionevoli restrizioni nelle modalità di raccolta firme cartacea previste dalla legge italiana sui referendum: con moduli da compilare, documenti, timbri, burocrazie, e soprattutto la presenza ai tavoli di raccolta firma degli “autenticatori”, molto spesso personale politico che si rende disponibile soltanto per il proprio schieramento, o avvocati e notai che corrispondono a un costo per i comitati promotori.
Per rientrare nell’obbligo internazionale, il Parlamento aveva quindi approvato l’istituzione della piattaforma di raccolta digitale delle firme, e un decreto del 9 settembre 2022 ne aveva disciplinato il funzionamento. Poi più nulla fino all’annuncio odierno, particolarmente rilevante in una stagione politica in cui il referendum è destinato a tornare strumento prezioso di partecipazione democratica.