“Australia e Italia possono costruire relazioni bilaterali ancor più forti, soprattutto in campo economico, grazie alla nostra comunità emigrata che, oggi, rappresenta circa il 5% della popolazione australiana”. A dirlo è il Senatore Pd Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione Africa-Asia-Oceania-Antartide durante l’evento per la presentazione del libro "ITALY AND AUSTRALIA: redefining bilateral relations for the twenty-first century" che si è tenuto nella sala Isma del Senato della Repubblica e che ha visto, fra gli altri, la partecipazione, oltre che degli autori i professori Gabriele Abbondanza e Simone Battiston, quella dell’ambasciatrice australiana presso il Vaticano Chiara Porro, del vice capo missione dell’ambasciata australiana a Roma Angus Minns, e della Senatrice Pd Simona Malpezzi. “La rete di nostri connazionali in Australia, perfettamente integrati e che ormai hanno anche raggiunto posizioni di vertice all’interno della società australiana, costituisce la chiave per spalancare strade a nuove collaborazioni creando l’opportunità di accordi win-win capaci di soddisfare le esigenze di entrambi i Paesi”. Ha detto il Senatore Giacobbe rimarcando l’importanza della lingua e della cultura italiana come veicoli per una sempre maggiore collaborazione fra le due nazioni: “La conoscenza reciproca – ha detto l’esponente Pd – è la base per comprendersi e lavorare insieme”.
“Dal convegno è emersa la grande cordialità delle relazioni tra Italia e Australia, così come l’importanza di continuare a rafforzarle in un mondo sempre più instabile e imprevedibile” spiega Gabriele Abbondanza, coautore del libro e docente e ricercatore presso l’Università di Madrid, l’Università di Sydney, e l’Istituto Affari Internazionali. “In particolare, le nostre ricerche più recenti sul tema, incluse nel libro Italy and Australia e nell’ultimo report dell’Istituto Affari Internazionali, evidenziano tre misure complementari per rafforzare sia i rapporti bilaterali sia la rete di partner in comune tra Roma e Canberra: una partnership strategica tra Italia e Australia; la creazione di strategie per l’Indo-Pacifico che siano compatibili; e, infine, l’adesione agli stessi gruppi minilaterali – come ad esempio il Quad Plus – per integrare sempre più efficacemente la rete di Paesi amici con i medesimi obiettivi di stabilità, prosperità, e difesa del diritto internazionale” spiega Abbondanza. “L’Australia è così lontana ma al tempo stesso così vicina. Nel Nuovissimo continente vivono oltre un milione di residenti di origine italiana, e le relazioni tra i due paese si nutrono di una ricca rete di rapporti, anche grazie al retaggio dei flussi migratori storici e alla mobilità transnazionale contemporanea che la pausa pandemica ha solo in parte rallentato. L’italiano poi è una delle lingue straniere più studiate in Australia, soprattutto nella scuola primaria, e rappresenta un asset culturale straordinario della diplomazia culturale italiana che però andrebbe sostenuto e rafforzato” sottolinea Simone Battiston, docente e ricercatore della Swinburne University of Technology di Melbourne.(red - 19 lug)
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