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“La libreria tra i due fiumi”: la lettura come linguaggio d’amore

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

“La libreria tra i due fiumi”: la lettura come linguaggio d’amore

Una storia che parla di rinascita e amicizia: con il libro intitolato “La libreria tra i due fiumi” (Piemme), Alice Prina racconta la storia di Greta, una giovane donna che decide di realizzare il suo sogno: scappare da Milano per trasformare un antico laboratorio in un’incantevole libreria. Per farlo torna nella sua città natale e lo fa in compagnia della sua migliore amica, Sophie. È un idillio destinato a finire, Sophie si ammala per poi scomparire nel giro di pochi giorni e Greta si trova da sola con Lena, la figlia adolescente della sua migliore amica. Mentre cerca di badare alla ragazza, la situazione economica non è affatto buona, gli affari in libreria vanno male e, senza Sophie, a Greta manca la terra sotto i piedi. Ma l’unica cosa davvero importante è una: trovare un modo di comunicare con Lena. L’adolescente è chiusa in se stessa e non ha intenzione di farsi accudire da una madre che non è la sua, ma davanti alla camera di Lena iniziano ad ammucchiarsi i romanzi che hanno cambiato la vita di Greta e che diventano un messaggio d’amore per chi, e da parte di chi, ha perso tutto. I romanzi trovano una nuova lettrice e la distanza tra le due è sempre meno per poi annullarsi definitivamente grazie a un’imprevista indagine sulla bisnonna Catena che le condurrà tra Milano, Parigi e Lione. Attraverso questo racconto Alice Prina dimostra l’importanza dei libri e la forza di poter rinascere anche quando sembra che stia andando tutto in frantumi.
L’AUTRICE: Alice Prina vive a Lione, è un'insegnante e collabora con diverse realtà di promozione libraria a cavallo tra Francia e Italia. La sua famiglia ha fondato la storica casa editrice milanese Studio Editoriale e così fin da bambina ha imparato a visitare e ad amare la letteratura. “La libreria tra due fiumi” è il suo romanzo d'esordio. (ers)

“BOZA! DIARI DALLA FRONTIERA”: TRA DIARIO E RACCONTO ETNOGRAFICO

Il diario è una testimonianza, un oggetto a cui possiamo confidare i nostri segreti e la nostra vita, pagina dopo pagina, rappresenta un luogo intimo di riflessione. I diari etnografici non sono così diversi: sono il primo strumento con cui si tiene traccia dell’incontro tra lo studioso e il campo di ricerca attraverso le prime riflessioni e i loro sviluppi, ma anche dubbi, spaesamenti e contraddizioni. Con “Boza! Diari dalla frontiera” (Eleuthera), Luca Giliberti e Luca Queirolo Palmas rendono i diari etnografici fruibili a tutti, con l’obiettivo di svelare uno snodo fondamentale della produzione teorica e scommettere sul valore letterario e pubblico che la scienza sociale può acquisire attraverso la scrittura. Con un’opera di montaggio narrativo, arricchita dalla capacità evocativa dell’illustrazione, gli autori esplorano le ricadute della produzione e del consolidamento dei confini esterni e interni dell’Unione Europea. La narrazione delle storie collettive e individuali mette in luce la potenza trasgressiva della solidarietà, pratica informale e rizomatica in grado di sostenere quello che gli Stati indicano come “mobilità inopportune”. “Boza!” è un'espressione che ricorre spesso lungo le rotte dei migranti. È un grido di vittoria – quando riesci a superare la frontiera e arrivare dall'altro lato – ma è al contempo un'esortazione ad agire, ad andare oltre nonostante i fallimenti. È a suo modo la celebrazione di una caparbietà diventata habitus per chi oggi viaggia senza i documenti giusti ma con voglia di futuro.
GLI AUTORI: Luca Giliberti, insegna sociologia dei processi culturali e sociologia dell’educazione presso l’Università di Parma. È autore di Abitare la frontiera (Ombre Corte, 2020) e co-curatore di Borderland Italia (DeriveApprodi, 2022). Coordina il Comitato per la ricerca etnografica e l’etica (SCERE) del progetto ERC “Solidarities and Migrants’ routes across Europe at Large” (SOLROUTES). Luca Queirolo Palmas, insegna sociologia delle migrazioni e sociologia visuale presso l'Università di Genova. Co-autore di Underground Europe (Meltemi 2020) e Dopo la rivoluzione (Ombre Corte 2017), è il principal investigator del progetto ERC “Solidarities and Migrants' routes across Europe at Large” (SOLROUTES). (ers)

“UN GATTO PER I GIORNI DIFFICILI”, COSI’ CAMBIA LA VITA

Su per la Fuyachodori, a ovest sulla Rokkakudori, giù per la Tomikojidori e ad est per la Takoyakushidori, è facile perdersi ma è tra queste strade che si trova un luogo davvero speciale: una piccola clinica. Per raggiungere questo posto bisogna inoltrarsi nei vicoli bui di Kyoto ma solo chi sente di aver davvero smarrito se stesso può trovarla. Il trattamento offerto ai pazienti è atipico, la cura prevede l’assegnazione di un gattino ciascuno. Le persone che si sottopongono a queste cure sono molto diverse tra loro, ed inizialmente scettiche: un impiegato stufo delle sopraffazioni, un uomo che si sente sempre e comunque fuori posto, una ragazzina perennemente in conflitto con la madre, una stilista di borse in cerca di un equilibrio emotivo e un’apprendista geisha soffocata dal senso di colpa. I micetti assegnati hanno tutti una loro personalità e, pian piano, riescono ad entrare nel cuore di tutti i pazienti. Con il libro intitolato “Un gatto per i giorni difficili” (Rizzoli), Ishida Syou ci mostra il legame profondo tra uomo e animale e come i gatti sono in grado di farci cambiare prospettiva sul mondo, riuscendo a cambiare completamente la nostra vita.
L’AUTRICE: Nata nel 1975 a Kyoto, la pluripremiata autrice Syou Ishida ha sempre adorato i suoi gatti. Ha iniziato a scrivere narrativa mentre lavorava in una società di telecomunicazioni. We'll Prescribe You a Cat è stato un bestseller in Giappone e sarà tradotto in oltre trenta lingue. Il suo seguito, We'll Prescribe You a Cat, Again, sarà pubblicato in tutto il mondo il prossimo anno. (ers)

“E SOTTOLINEO SE… GIORGIO CALABRESE”: LA SUA PRIMA MONOGRAFIA

Circondato da personaggi come De Andrè, Lauzi, Paoli, Tenco, c’era un giovane impiegato presso l’Ufficio Spedizioni del Porto di Genova destinato a diventare il più grande autore di testi della musica italiana. Giorgio Calabrese ha scritto per i cantanti e le cantanti più importanti di Italia, tra cui Mina e Ornella Vanoni, e ha avuto il merito di far cantare in italiano anche diverse “stelle” straniere, come Charles Aznavour. Il suo contributo si è esteso anche alla redazione di testi per trasmissioni televisive - come alcune edizioni di Fantastico! e Domenica In - e radiofoniche. “E sottolineo se…Giorgio Calabrese” (Coniglio editore) è la prima monografia di un uomo eccezionale, di Cesare Borrometi con il contributo di Vito Vita, correlata dai suoi scritti per periodici, dalle copertine di dischi e dalle testimonianze inedite di chi ha elaborato con lui.
GLI AUTORI: Cesare Borrometi (Noto, 1968) è giornalista e studioso dello spettacolo. Collabora con diverse emittenti web-radiofoniche. Ha pubblicato i libri Lunario dei giorni di Tele (2012), omaggio a 366 trasmissioni della vecchia tv, e Blog Sessantasette (2019), pillole di storia e costume riferite a ogni singolo giorno dell’anno solare 1967. Vito Vita (Torino, 1964) è storico della musica italiana, musicista. Autore della prima storia dell’industria discografica italiana, Musica Solida (Miraggi, 2019). Scrive di musica dagli anni 80 sul mensile Gioventù Operaia. Collabora con varie riviste musicali, tra cui Raro! (e poi Raropiù), BEATi voi!, Storie di giovani pop, Nuovo Ciao Amici e Musica Leggera; ha scritto tre capitoli pubblicati nel libro a cura di Walter Pistarini Fabrizio De André. Canzoni nascoste storie segrete, pubblicato nel 2013 da Giunti e collaborato ai volumi Le ragazze dei capelloni. Icone femminili beat e yé-yé 1963-1968 di Franco Brizi del 2010 e Da Mameli a Vasco. 150 canzoni che hanno unito gli italiani di Maurizio Becker del 2011, pubblicati entrambi da Coniglio Editore. Attualmente è redattore di Vinile e collaboratore di Prog. (ers)

“EROINE”: CLAUDE CAHUN E I SUOI RITRATTI DEI PERSONAGGI FEMMINILI LETTERARI

Il libro intitolato “Eroine” (Vanda Edizioni), scritto nel 1925, viene pubblicato per la prima volta in Italia dopo quasi cento anni. Con questo libro Claude Cahun, artista omosessuale e sovversiva, raccoglie i ritratti “psicologici” di celebri personaggi femminili letterari. Il linguaggio è pungente e ironico, l’analisi dei soggetti è complessa e punta al sovvertimento dei paradigmi della femminilità. Un testo innovativo per il primo dopoguerra, tra queste pagine la tipica aura di misticismo, da sempre attribuita al genere femminile, viene decostruita e tutto viene visto sotto una diversa luce.
L’AUTRICE: Claude Cahun (1894-1954), personalità eccentrica e complessa, fu fotografa, giornalista, scrittrice, attrice e combattente antinazista. È fra i protagonisti più significativi del surrealismo e del panorama culturale francese della prima metà del Novecento. Il corpus cahuniano, eclettico e sovversivo, e soprattutto la notevole raccolta delle sue fotografie, è ormai simbolo di arte queer ante litteram. (ers)

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