Sono almeno 62, al momento, le vittime delle tragiche inondazioni che hanno colpito la provincia di Valencia nella notte, secondo quanto riportato dal Centro di Coordinazione Operativa Integrata del Ministero dell'Interno spagnolo. Ma la situazione resta critica con decine di persone ancora bloccate, in attesa di soccorso, nelle loro auto, sui tetti di negozi o in zone isolate raggiunte dall'acqua. La tempesta, che ha flagellato soprattutto l'interno della provincia di Valencia e altre aree circostanti, ha lasciato gran parte della rete ferroviaria e delle strade minaccessibili, rendendo difficili i soccorsi ei trasporti. La pioggia, spiega stamattina il quotidiano spagnolo El Pais, ha superato ogni previsione, arrivando a 445 litri d'acqua per metro quadrato in alcune aree, ben oltre i 180 litri stimati ieri dalla Agencia Estatal de Meteorología (Aemet). Con conseguenze devastanti: numerose strade e autostrade restano chiuse, in particolare le principali vie di accesso a Valencia dalla capitale, nonché le tratte che collegano la città con Alicante, Cuenca e altre zone vicine. Le autorità hanno lanciato un appello per evitare di utilizzare le
strade nelle zone colpite, così da consentire ai mezzi di soccorso di muoversi più agevolmente.
Il Ministero della Difesa spagnolo ha mobilitato oltre mille militari, tra cui 250 impegnati attivamente nelle operazioni di soccorso, mentre altri 750 attendono la possibilità di intervenire nelle aree ancora isolate. La ministra della Difesa, Margarita Robles, ha confermato l'impiego di elicotteri Cougar e mezzi delle forze armate, oltre a squadre cinofile per la ricerca di eventuali vittime. “Siamo pronti a continuare finché necessario”, ha dichiarato la ministra, sottolineando che la situazione richiede il massimo impegno e solidarietà. Oltre alle 51 vittime registrate a Valencia, il maltempo ha causato la morte di un'anziana di 88 anni nella mcittà di Mira, nella provincia di Cuenca. E le autorità esprimono “pessimismo” riguardo alla sorte di sei persone scomparse a Letur, in Albacete. “Ogni testimonianza indica che queste persone sono state travolte dalla furia delle acque”, ha commentato Emiliano García-Page, presidente di Castiglia-La Mancia, parlando di “una tragedia di enormi proporzioni”. Mentre l'allerta rossa si sposta verso nord, raggiungendo la provincia di Teruel, si teme per ulteriori inondazioni e smottamenti. In numerosi comuni, come Vila-real, le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza per l'impossibilità di aprire le chiuse di alcune dighe. Altrettanto complicato è l'intervento nei centri colpiti come Letur, dove i vigili del fuoco lavorano per rimuovere macerie e detriti.
(Sst - Sis)
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