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Agroalimentare, Gadda (IV): Italia punti su dieta mediterranea e bio

Roma, 26 nov - “L'Italia è il secondo produttore al mondo per produzioni agricole e agroalimentari biologiche, eppure i consumi interni sono molto bassi per una sede dei motivi. Ma la ricerca che è stata presentata alla Camera che unisce il potenziale delle produzioni bio con la salute e la dieta mediterranea è importante, perché le nostre abitudini di acquisto e di consumo sono cambiate nel corso degli anni”. Così Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva, in occasione della presentazione alla Camera dei risultati preliminari du una ricerca scientifica inedita in Europa, sull’impatto di una dieta mediterranea 100% bio sui fattori di rischio che determinano l’insorgenza di malattie. “La nostra dieta mediterranea, che prima era bilanciata, che era legata anche alle tante tradizioni territoriali, sta cambiando – sottolinea Gadda - Tante persone in Italia non hanno accesso a una dieta sana ed equilibrata”. Nella ricerca sono stati valutati diversi parametri: la qualità nutrizionale della dieta abituale rispetto alla dieta mediterranea 100% bio, l’indice di adeguatezza mediterranea, l’impatto ambientale (consumo di acqua e CO2), il microbiota intestinale, la composizione corporea e il metaboloma, e secondo la parlamentare di IV “l'approccio scientifico in questo studio che è stato utilizzato dall’Università di Tor Vergata, che ha monitorato nel tempo l’impatto della dieta mediterranea utilizzando alimenti biologici, credo sia un elemento importante. Quando si parla di questi temi non si può avere un approccio superficiale, ma bisogna avere un approccio serio, scientifico, ma soprattutto poi dobbiamo coltivare educazione: accedere a una dieta sana ed equilibrata significa anche fare un investimento sulla nostra salute presente e futura”.

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