Roma, 12 dic – “Non sono assolutamente soddisfatta della risposta della ministra, come fa sempre questo governo ha trovato delle scuse per dire che i tempi burocratici sono stati lunghissimi tra trattative, tavoli, conteggi vari: io so soltanto che nella scorsa manovra di bilancio noi delle opposizioni abbiamo rinunciato al nostro fondo parlamentare, pari a 60 milioni di euro, dedicandolo interamente alle donne vittime di violenza, con trenta milioni per rifinanziare il reddito di libertà, un contributo che serve per far uscire queste donne dal luogo dove sona abusate, fisicamente e psicologicamente, spesso insieme ai loro figli”. Così Concetta Damante, senatrice M5S, che durante il question time in Senato ha interrogato la ministra per la natalità, la famiglia e le pari opportunità, Eugenia Roccella, in merito al reddito di libertà. “E’ un’emergenza – aggiunge - che conosciamo tutti, su cui bisogna intervenire subito e invece questo governo ci mette 12 mesi per fare un decreto attuativo che ancora non è stato pubblicato in gazzetta. Aumentano le procedure, come abbiamo appreso dagli organi di stampa in merito ai contenuti di questo decreto attuativo: addirittura le donne devono fare richiesta del reddito di libertà al loro Comune di residenza entro e non oltre il 31 dicembre 2024, è una cosa che non sta né in cielo né in terra visto che siamo già al 12 dicembre. La rabbia è che noi, con il governo Conte 2 e con il Decreto Rilancio, abbiamo creduto davvero in questo strumento, l’abbiamo introdotto, rifinanziato, abbiamo rinunciato alle nostre risorse destinate al Parlamento, e ancora si cercano scuse. Vuol dire che la volontà politica da parte di questo governo non c’è, c’è la volontà di celebrare i momenti di ricordo delle donne vittime di violenza, ma non sicuramente per mettere in campo azioni che veramente possono dare loro un sostegno e un aiuto”. (PO / Roc)////