Roma, 10 mar – Sui Pfas “è in corso un processo emblematico a Vicenza sulla Miteni, un‘industria chimica che ha prodotto per decenni sostanze che servono per l’impermeabilizzazione e la non aderenza dell’acqua e del grasso ai prodotti. Prodotti numerosissimi purtroppo: si va dai tessuti, alle cere, ai detersivi, alle schiume antincendio, alle scarpe tecniche, alle pentole antiaderenti, ai cosmetici. Per sostituirli bisogna veramente vedere un impegno da parte delle autorità preposte a livello anche europeo”. Così Luana Zanella, capogruppo Avs alla Camera, nel giorno in cui in aula a Montecitorio sono state discusse mozioni concernenti iniziative a tutela dell'ambiente e della salute in relazione alle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas). “Ma noi – aggiunge - vogliamo impegnare e sfidare su questo il governo, che parla sempre di sicurezza mentre non garantisce la sicurezza alimentare, per chi beve l’acqua, per i bambini che maneggiano giocattoli potenzialmente contenitori di Pfas”. Secondo Zanella “si tratta da una parte di risolvere il problema drammatico dell’inquinamento presente in tantissime aree, ad esempio in Veneto dove la contaminazione riguarda centinaia di migliaia di persone e le bonifiche non sono nemmeno iniziate. Bisogna quindi bonificare questi luoghi e monitorare la presenza delle sostanze attraverso indagini epidemiologiche nel sangue delle persone esposte. ,Ma c’è anche la necessità di iniziare un percorso normativo, affinché vengano recepite le ultime indicazioni a livello europeo e ci si adegui alle situazioni più avanzate: da pochi giorni è stata approvata in Francia una legge, presentata dai Verdi, che ha proibito la produzione e commercializzazione di alcuni Pfas in determinate fattispecie merceologiche. Si tratta dell’avvio di una progressiva sostituzione di queste sostanze così pericolose con altre più sicure, e qui la ricerca e l’innovazione tecnologica devono fare la loro parte” conclude la parlamentare. (PO / Roc) ////