Roma, 31 mar - "Abbiamo dimostrato con evidenze scientifiche e con i numeri che il codice della strada è incostituzionale perché non sanziona chi si mette alla guida in condizioni di alterazione, ma semplicemente si rivelano delle tracce che non hanno nulla a che fare con l'effettiva capacità di guida, che magari risalgono anche a 70 ore prima". Così Riccardo Magi, segretario di +Europa, che a Montecitorio ha promosso una conferenza stampa dedicata alle "prime vittime" del nuovo codice della strada targato Salvini, portando ad esempio il caso di Elena Tuniz. "Ci si abbatte - aggiunge Magi - sulla vita delle persone perseguitandole, con un atteggiamento da polizia morale: abbiamo portato il caso di una professoressa che ha avuto un incidente a causa di una crisi epilettica improvvisa, eppure per un falso positivo al test del Thc, errori che hanno un'incidenza percentuale elevatissima, oggi ha la vita rovinata e ha visto condizionata negativamente la presa in carico da parte dei servizi sanitari. E' qualcosa di inaccettabile, il ministro Salvini è ignorante e pericoloso". "Gli avvocati - spiega - hanno già chiesto al giudice di pace di sollevare la questione di legittimità costituzionale di quella norma nuova nel Codice della strada, lo faremo anche in altri casi perché ci stanno arrivando numerose segnalazioni analoghe. Di fatto è in atto una caccia alle streghe dal puro sapore propagandistico che non ha nulla a che vedere con la sicurezza sulle strade".
Il nuovo codice della strada "à una legge morale, anche molto pericolosa perché mette a rischio la vita di tutti i giorni di tante persone perbene - afferma Antonella Soldo, coordinatrice dell'associazione "Meglio Legale" - abbiamo avanzato per la prima volta in un tribunale la questione di legittimità costituzionale su un caso che ha veramente dell'assurdo, quello di Elena Tuniz, un'insegnante di 32 anni che tornando a casa accusa un malore, perde i sensi e fa un incidente con la macchina: in ospedale viene sottoposta a un tossicologico, attribuendo non all'epilessia, che le verrà diagnosticata il giorno dopo. ma a una dubbia positività al Thc la ragione di questo incidente. Nonostante la netta correlazione tra l'epilessia e l'incidente, nei giorni successivi a Elena verrà ritirata la patente, e ora rischia il carcere fino a 2 anni e 12 mila euro di multa. E' una storia che grida vendetta, perciò 'Meglio legale' sta offrendo supporto e assistenza legale alla donna e a molte altre persone che non hanno il coraggio di mettere il proprio volto in pasto all'opinione pubblica, ma serve il coraggio delle persone per cambiare le cose e oggi lo stiamo facendo nei tribunali" conclude Soldo. (PO / Roc) ////
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