Tanto feeling ma, per il momento, nessuna retromarcia sulla politica dei dazi. La visita del premier italiano Giorgia Meloni ieri a Washington ha comunque portato all’apertura da parte del presidente americano Donald Trump al dialogo con l’Unione europea. Al termine del faccia a faccia, entrambi i leader hanno infatti espresso ottimismo sulla possibilità di raggiungere un accordo tra Usa e Ue prima della fine della pausa di 90 giorni imposta dal tycoon sull'aumento dei dazi doganali nei confronti di decine di partner commerciali. “Ci sarà un accordo commerciale, al 100%”, ha detto Trump. “Lo vogliono davvero, davvero tanto. Faremo un accordo commerciale, me lo aspetto pienamente, ma sarà un accordo equo”. Un capitolo importante dell’auspicata de-escalation tariffaria potrebbe venire scritto proprio in Italia, dato che l’inquilino della Casa Bianca “ha accettato l’invito a venire presto in Italia”, come ha annunciato la premier.

A suggellare l’idillio tra i due leader, l’affermazione più trumpiana che mai della premier italiana “Il mio obiettivo è rendere di nuovo grande l'Occidente. E penso che possiamo farcela insieme”. Da parte sua, il padrone di casa ha risposto dichiarando che “Meloni mi piace molto, siamo orgogliosi di lei. Ha grande talento. È una dei leader veri a livello mondiale”. L’incontro di Trump con il capo del governo di Roma è giunto in seguito a quello, il giorno precedente, con i rappresentanti di Tokyo. In seguito a tali colloqui, è stato dunque chiesto al presidente americano se dunque prevede di annunciare a breve un accordo iniziale con uno di questi paesi. “A un certo punto, sì”, è stata la risposta. Ma, ha aggiunto il tycoon, “Non abbiamo fretta. Non abbiamo per niente fretta”. Il presidente americano ha quindi decantato i suoi dazi del 25% su automobili, acciaio e alluminio, nonché la tassazione di base del 10% sulle merci in entrata dei partner commerciali. “Sapete, gli Stati Uniti non hanno mai ottenuto nulla finché non sono arrivato io”, ha aggiunto Trump. (18 apr – deg)