Continuano le Congregazioni generali in vista del Conclave che si aprirà il prossimo 7 maggio, come confermato ieri dalla Sala Stampa della Santa Sede. Lo ha deciso ieri mattina la quinta Congregazione Generale dei Cardinali alla presenza di più di 180 partecipanti, tra cui poco più di un centinaio parteciperanno al Conclave. Sempre ieri è stata rinnovata la composizione della Congregazione Particolare dei tre Cardinali Assistenti del Camerlengo. È stato confermato il Cardinale Reinhard Marx in quanto coordinatore del Consiglio per l'Economia, mentre gli altri due componenti sono stati scelti tramite sorteggio: il Cardinale Luis Antonio Tagle e il Cardinale Dominique Mamberti. Durante i circa venti interventi che hanno caratterizzati la sessione – ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni – sono stati affrontati temi di “particolare rilevanza per il futuro della Chiesa: il rapporto con il mondo contemporaneo e alcune delle sfide che si evidenziano, l’evangelizzazione, il rapporto con le altre fedi, la questione degli abusi. E si è parlato delle qualità che il nuovo Pontefice dovrà possedere per rispondere efficacemente a tali sfide” senza delinearne un profilo.
Intanto, da ieri è chiusa al pubblico la Cappella Sistina dove entreranno i 133 cardinali votanti, cioè quei porporati che non hanno ancora compiuto gli 80 anni. Da ieri sospese anche tutte le visite ai Giardini Vaticani. Intanto anche ieri sono stati migliaia i fedeli recatisi a San Pietro per attraversare la porta Santa e poi a san Paolo fuori le Mura per il Giubileo della disabilità mentre, dalle prime ore della mattina, si è registrata una lunga fila per entrare nella basilica di Santa Maria Maggiore per il saluto sulla tomba di papa Francesco, in concomitanza con le celebrazioni di suffragio per papa Francesco. Ieri a presiedere la celebrazione è stato il cardinale Baldassare Reina che nella sua omelia ha tracciato l'identikit del prossimo Papa evidenziando che occorre un “pastore” che “sappia gestire la paura delle perdite di fronte alle esigenze del Vangelo”. Un pastore “che abbia lo sguardo di Gesù, epifania dell'umanità di Dio in un mondo che ha tratti disumani”. “La preghiera di tutta la Chiesa e di tutte le donne e gli uomini” è quella di chi domanda “di essere guidati e sostenuti nella fatica della vita, tra dubbi e contraddizioni, orfani di una parola che orienti tra canti di sirene che lusingano gli istinti di auto redenzione, che spezzi le solitudini, raccolga gli scarti, che non si arrenda alla prepotenza, e abbia il coraggio di non piegare il Vangelo ai tragici compromessi della paura, alla complicità con logiche mondane, ad alleanze cieche e sorde ai segni dello Spirito Santo”. (29 APR - com)
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