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SANITA’, BINDI: DIFENDERE SSN, COSTA MENO DI ALTRI E PRODUCE PIU’ SALUTE

Roma, 29 apr – “Chiediamo una difesa della sanità pubblica perché la salute può essere tutelata soltanto rispondendo al principio costituzionale in base al quale ciascuno contribuisce al costo della sanità secondo le proprie possibilità, ma può usufruire dei servizi in base al proprio bisogno”. Così Rosy Bindi, ex ministra della Salute, a margine della presentazione presso la Sala Isma di Santa Maria in Aquiro del documento “Non possiamo restare in silenzio. La società civile per la sanità pubblica”, frutto del lavoro e dell’impegno condiviso di associazioni come Associazione Salute Diritto Fondamentale, Associazione Giovanni Bissoni, LABOSS – Laboratorio Salute e Sanità, Associazione Alessandro Liberati, Prima la Comunità, Salute Internazionale, Cittadinanzattiva, Gruppo Abele, Forum Disuguaglianze e Diversità, insieme a molte altre. “Noi – aggiunge - vogliamo un servizio sanitario che produca salute e non che si limiti a rimborsare le malattie: questo soltanto i sistemi finanziati dalla fiscalità generale lo possono garantire, sappiamo che il nostro sistema si ispira a questo principio ma che negli ultimi anni lo sta progressivamente abbandonando per carenza di finanziamenti, di motivazione e anche perché forse c’è qualcuno che ne sta approfittando. Noi – conclude Bindi - vorremmo rendere responsabili le italiane e gli italiani in merito a quanto sia importante mantenere vivo questo sistema, finanziarlo adeguatamente, governarlo attraverso l’impegno del livello centrale e regionale del nostro Paese, correggendo perché si possono correggere le cose che non funzionano, e non rassegnandosi all’idea di perdere un sistema che costa meno di tutti gli altri e produce più salute di tutti gli altri: il confronto con gli altri Paesi ce lo dimostra”. (PO / Roc) ////

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