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USA, LA MARCA (PD): BENE CARNEY SU “CANADA IS NOT FOR SALE”, MA INCONTRO MOLTO FORMALE

Roma, 7 mag – “La prima cosa che ho notato, la prima cosa che mi ha colpito è il fatto che il presidente statunitense Trump si sia riferito a Carney come Primo ministro, l'ha chiamato Primo ministro, a differenza di quello che faceva con il suo predecessore Trudeau, chiamandolo Governatore. Tutti sanno che non correva buon sangue tra Trump e Trudeau, come il primo ha ribadito in questo incontro con Carney. Ma è stato un primo incontro molto formale, molto cordiale. Si sono fatti dei complimenti a vicenda”. Così Francesca La Marca, senatrice Pd eletta in Nord America, italo-canadese, all’indomani del primo incontro alla Casa Bianca tra il presidente Usa Donald Trump e il neo primo ministro canadese Mark Carney. “Personalmente – aggiunge la parlamentare - ho trovato offensivo il fatto che Trump abbia detto che si aspetta soltanto amicizia, che vuole soltanto amicizia da parte del Canada. Non è vero. Lui sa benissimo che il Canada rappresenta il primo partner commerciale per gli Stati Uniti, ancor più della Cina e del Messico, quindi questo è importante. Mi è piaciuta molto la risposta di Carney: ‘Canada is not for sale’, e a bassa voce ha aggiunto: ‘and it never will be’, ma sostanzialmente Trump ha monopolizzato la conversazione, ha evitato la questione dei dazi, non ha voluto affrontare le questioni più spinose tra Canada e Stati Uniti e quindi è stato un primo incontro estremamente formale, cordiale e, da parte di Trump, a mio avviso pieno di banalità”. Secondo La Marca, “Carney è stato efficace, ha risposto con il consueto garbo e con diplomazia, ma avrei voluto vederlo più incisivo, se posso permettermi, perché per mezz'ora non soltanto Trump ha monopolizzato la conversazione, ma è riuscito ad attaccare come fa solitamente il suo predecessore Biden, diverse volte, il governatore della California, l'ex ministra degli esteri canadese nonché vicepremier Chrystia Freeland, l'ex primo ministro Trudeau e altri, ripetendo i suoi insulti: io penso che a un bullo come lui bisogna rispondere. Capisco Carney: Trump era a casa sua, nell’ufficio ovale tra l'altro, quindi doveva per forza essere cortese e rispettoso, però bisogna saper rispondere ai bulli”.
“Trump – conclude la senatrice dem - ha fatto degli annunci grandiosi, ha preannunciato qualcosa di molto grande prima della sua visita in Medio Oriente e staremo a vedere quali saranno gli sviluppi. E’ ovvio che il presidente Usa ha molto rispetto, stima per Carney: si è infatti congratulato per la sua elezione e ha detto che la sua vittoria è stata anche merito suo. Ciò è vero, perché Carney è riuscito splendidamente a navigare l'ondata anti Trump. Staremo a vedere come si svilupperà questo rapporto tra i due leader e tra Canada e Stati Uniti”. (PO / Roc) ////

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