Il conclave ha mobilitato, suo malgrado, scommettitori, storici ed esegeti, o presunti tali, profeti/indovini, ma anche millantatori. Diceva il grande pensatore veronese Romano Guardini, che la dimostrazione che la Chiesa ha un'origine soprannaturale risiede nella sua longevitá storica. Pertanto essendo giá difficile sondare il pensiero delle Persone umane, é impossibile sondare quello dello Spirito Santo, indipendentemente dall'essere credenti o meno. Chi ha avuto vera dimestichezza con cardinali come Joseph Aloisius Ratzinger e Friedrich Wetter, sa che il momento piú drammatico della votazione per i cardinali é nella deposizione della scheda nell'urna, dopo aver giurato di fronte a Dio, chiamato a testimone Cristo, di aver scelto il piú adatto "secondo Dio". Ma il collegio cardinalizio, come la Chiesa, è composto da uomini. E dove c'é l'essere umano si trova il suo piú grande e fatale attrattore: il potere. Anche per la Chiesa. Come la storia dimostra e come Dante disse inequivocabilmente: "Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco patre"(Inferno,XIX,vv.114-116).
Francesco, quello d'Assisi, ebbe via libera di riformare la Chiesa corrotta del suo tempo da papa Onorio III, dopo aver rischiato la condanna per eresia. Francesco, quello argentino, ha scalato l'irto colle con legittima decisione propria, scomunicato da beceri conservatori, che non sono peró riusciti a trasformare la sua immane fatica in quella di Sisifo. Non si deve dimenticare che furono proprio i farisei e i sommi sacerdoti a convincere il popolo, disorientato artatamente, che il delinquente Barabba era preferibile a Gesú, che aveva seminato solo del bene, ma aveva fatto un errore imperdonabile: aveva malmenato i mercanti del tempio, che pagavano i plateatici, e forse qualche tangente, ai sacerdoti.
I nemici dichiarati di Francesco, l'argentino ( l'altro continuano a pregarlo perché innocuo dopo 7 secoli) lo detestano perché avrebbe ferito la dottrina e svuotato le chiese. Quella dottrina che permette a "farisei e sacerdoti" di mandare in paradiso o all'inferno a loro piacimento, esercitando un potere non piú riconosciuto e che non deriva dal Vangelo, che narra come Gesú sia venuto a salvare tutti.
La stragrande maggioranza di operatori cattolici sono benefattori dell'umanitá, la gerarchia ha peró un ruolo determinante. Papa Francesco ha messo al primo posto dei suoi interessi gli ultimi, che evidentemente non hanno ancora cambiato la loro situazione concreta. C'é quindi la necessitá che il nuovo papa segua il suo operato non per una scelta opinabile, ma perché depositario del Vangelo che ha messaggi chiari: sostenere i meno fortunati, i deboli, i poveri, difendere la dignitá di tutte le persone, combattere i privilegi, il formalismo della legge e l'ipocrisia. È lodevole difendere la vita in ogni momento fin dal suo concepimento, criminale lasciar annegare naufraghi, qualunque siano le ragioni apportate o disporre di beni preziosi delle nazioni per il proprio arricchimento.
La Chiesa cattolica viene descritta come dissestata finanziariamente e naturalmene c'é chi si dichiara pronto a coprire i buchi. Ipotesi da respingere. Anche perché nessuno é in grado di garantire che i soldi donati non siano frutto di profitti derivanti dalla produzione di armi e dalla loro commercializzazione, circostanze contrarie al Vangelo in quanto strumenti di morte.
Il conclave restituirá alla Chiesa un Papa che continuerá l'azione di Francesco, che ha dimostrato una forza e un'autorevolezza ben superiore non solo alle immaginarie divisioni temute da Stalin, ma anche alle vuote dichiarazioni e previsioni strumentali dei conservatori piú beceri.
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