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ANIMALI, PLUDA (HWA): PER TUTELA SERVE CITTADINANZA ATTIVA

Roma, 9 mag - Il convegno sul whistleblowing e tutela degli animali, svoltosi martedì scorso a Roma, “si inserisce all'interno del nostro progetto “Io non combatto” che è nato per reprimere, affrontare, quello che è il fenomeno criminoso dei combattimenti tra animali e più nello specifico tra cani. Questo progetto si sviluppa su vari temi, vari rami d'attività: alcuni di questi fanno affidamento al all'atto di denuncia da parte delle persone, il momento in cui vogliamo tirare fuori un cane da una situazione di maltrattamento. Ad esempio serve qualcuno che intervenga, che veda questo atto di crudeltà che sta avvenendo. Ed è qui che il whistleblowing si inserisce”. Così Martina Pluda, direttrice per l’Italia di Humane World for Animals. Il whistleblowing ovviamente può essere inteso in molti sensi, quindi anche per quanto riguarda i lavoratori all'interno di determinate industrie che coinvolgono gli animali. Ma può essere anche inteso come cittadinanza attiva: persone che vedono una situazione di maltrattamento e hanno gli strumenti per riconoscerla e per fare intervenire in maniera tempestiva le forze dell'ordine”.  

 

(PO / Sis)

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