Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

''DISARMIAMO PAROLE
PER DISARMARE TERRA''

 ''DISARMIAMO PAROLE <br> PER DISARMARE TERRA''

"Ripeto a voi oggi l’invito fatto da Papa Francesco nel suo ultimo messaggio per la prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività". Così Papa Leone XIV, durante l’incontro in Vaticano con i
rappresentanti dei media, che lo hanno accolto con una vera e propria standing ovation.   "Non serve una comunicazione fragorosa, muscolare - aggiunge il Pontefice - ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra. Una comunicazione disarmata e disarmante ci permette di condividere uno
sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana. Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una
comunicazione di pace" è l'appello di Leone XIV ai media.  "Cari amici, impareremo con il tempo a conoscerci meglio" dice il Papa rivolgendosi ai giornalisti presenti, ringraziandoli "per il lavoro che avete fatto e state facendo in questo tempo, che per la Chiesa è essenzialmente un tempo di Grazia", ribadendo nel suo discorso che  "la pace comincia da ognuno di noi, dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri: in questo senso il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza, dobbiamo dire no alla guerra delle parole, delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra". Inoltre, Leone XIV  esprime "la solidarietà della Chiesa ai giornalisti incarcerati per aver cercato e raccontato la verità", chiedendone la
liberazione. Infine, un passaggio sull'intelligenza artificiale "col suo potenziale immenso, che richiede, però,
responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l’umanità. E questa responsabilità riguarda tutti, in proporzione all’età e ai ruoli sociali". (Roc)  

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