Roma, 13 mag - “Noi vogliamo andare direttamente a Gaza, perché riteniamo che quello che sta accadendo nel silenzio diffuso è qualcosa di non più sostenibile, di non sopportabile: è in corso lo sterminio del popolo palestinese”. Così Laura Boldrini, deputata del Partito democratico, a margine delle presentazione della carovana di parlamentari, europarlamenti, accademici, rappresentanti delle organizzazioni governative, giornalisti che da 16 al 19 maggio saranno prima al Cairo e poi al valico di Rafah, chiuso ormai ininterrottamente dal 2 marzo. “Gran parte delle istituzioni europee non reagisce, balbetta, tentenna e sotto quelle macerie di Gaza è morta l'Unione europea dei diritti, della solidarietà tra popoli, delle libertà. Ma siccome l'Europa siamo anche noi, che vogliamo esprimere dissenso verso questo, vogliamo gridare il nostro no, vogliamo testimoniare quanto sta accadendo, abbiamo deciso, grazie all’unione delle Ong italiane, Assopace Palestina e all'intergruppo dei parlamentari di andare direttamente e di entrare, di entrare a Gaza”.
Purtroppo però, spiega Boldrini,“le autorità israeliane fino a oggi non hanno ancora risposto alla nostra richiesta e questo lo trovo gravissimo. Le autorità israeliane vogliono nascondere quello che stanno facendo a Gaza e hanno messo fuori gioco l'Unrwa hanno messo al bando adesso anche le Ong, addirittura pensano di poter distribuire gli aiuti in un modo inaccettabile dal punto di vista umanitario, cioè attraverso i militari che farebbero elle schedature individuali delle persone che prendono gli aiuti. Proprio perché siamo consapevoli della gravità di quanto sta accadendo, della drammaticità, riteniamo di dover andare lì, sostenere questo popolo che sta vivendo l'ora più buia di sempre”. Critiche anche per il governo italiano: “Giorgia Meloni, che si dichiara cristiana, madre cristiana di fronte all'uccisione di 16.000 bambini, uccisione da bombe, da fame, da sete, da malattie, non è riuscita a dire una parola di cordoglio verso quello che sta accadendo, e tanto meno di condanna per queste azioni criminali del governo Netanyahu. Tutto questo rende il governo italiano complice di uno sterminio”. E allora noi non vogliamo essere complici, noi non siamo complici e per questo marchiamo la differenza, anche andando a Gaza, andando vicino a questo popolo, per far sapere che non sono soli e che continueremo a fare la nostra parte perché i diritti vengano rispettati. Certamente siamo consapevoli de fatto che chi potrebbe fare qualcosa non lo sta facendo. Questa è una responsabilità storica di cui dovranno rispondere”.
(Po / Sis)
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