Roma, 13 apr - Da disgrazia a opportunità: dall’invasione del granchio blu nei mari italiani, che ha causato gravi danni all’ecosistema per la mancanza di predatori, il pastificio veneto Artusi ha ricavato una opportunità made in Italy, la pasta ripiena appunto al granchio blu, che costituisce anche una sorta di aiuto al contenimento della proliferazione della specie aliena. “Un'altra opportunità dalla disgrazia, perché così è stata vista negli anni scorsi l'invasione del granchio blu – ha spiegato la deputata di Fratelli d’Italia Marina Marchetto Aliprandi, durante una degustazione-presentazione del prodotto alla Camera - la caparbietà, la tenacia, la preparazione dei fratelli Artusi hanno fatto sì che il pastificio produca i ravioli o i tortellini al granchio blu”. Granchio blu che in Veneto, spiegano i fratelli Artusi, “ha creato parecchi danni, li sta creando tuttora. E allora abbiamo creato il primo raviolo al granchio blu esistente, con il 100% di filiera made in Italy, perché gli ingredienti sono grano italiano, uova da gallina allevate a terra, limone di Sorrento, ricotta e polpa di granchio blu, semplicemente. Abbiamo pensato questo prodotto per aiutare la filiera ittica”. Una filiera “che ha creato anche posti di lavoro perché abbiamo aumentato anche le assunzioni presso la nostra azienda e soprattutto lo stiamo esportando nella grande distribuzione organizzata e nel mondo Horeca in Italia e in Europa. E per noi è fondamentale, se dobbiamo dichiarare made in Italy, che veramente il prodotto sia 100% made in Italy”.

(Mdy - Sis)