Roma, 15 mag – “Il libro nasce anche all’incontro con l’onorevole Martina Semenzato, condividiamo l’attenzione nei confronti delle tematiche femminili e in particolare ogni forma di violenza: il body shaming è una di queste e Maria Callas è stata oggetto di body shaming, in tempi non sospetti quando non si parlava ancora di questi temi. L’idea è stata quella di dar vita a un volume, con le testimonianze di tanti professionisti rispetto a questo tema”. Così Virginia Barrett, curatrice del libro “Maria Callas e il body shaming. Forza e fragilità di una diva”, presentato alla Camera su iniziativa di Martina Semenzato, presidente della Commissione di inchiesta sul Femminicidio nonché su ogni altra forma di violenza di genere. Semenzato è prima firmataria di un proposta di legge contro il body shaming, che andrà in aula alla Camera il 26 maggio e che  prevede tra l’altro di istituire una giornata nazionale contro la denigrazione dell'aspetto fisico delle persone (c.d. body shaming) da celebrare ogni anno il 16 maggio. “Per via del mio amore per la grande Maria Callas – continua Virginia Barrett - noi promuoveremo una tavola rotonda alla Sala Fellini di Cinecittà il prossimo 4 luglio, in cui metteremo a fuoco il cammino da oggi fino a quell’evento, quando ci ritroveremo con tutti gli autori in un volume che si chiama ‘Maria Callas e la Dolce Vita. Quando Roma era l’ombelico del mondo’. Capiremo da oggi in avanti quali sono stati i passi sia istituzionali che artistici e culturali che si faranno per debellare questo fenomeno terribile, un’offesa nei confronti della fisicità delle persone, non solo delle donne ma anche di molti uomini, come accade sempre più spesso”. (PO / Roc) ////