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direttore Paolo Pagliaro

I cinque referendum
di cui nessuno parla

 I cinque referendum <br> di cui nessuno parla

di Paolo Pagliaro

L’8 e il 9 giugno si terranno 5 Referendum abrogativi: a tre settimane dal voto, secondo il sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis, ne è a conoscenza il 46% degli italiani. Il 19% ha sentito dell’appuntamento elettorale, ma non sa su che cosa si voti. Il 35% non ne ha proprio sentito parlare. Con questi numeri, desolanti,  il quorum appare difficilmente raggiungibile.
Alla domanda posta da Demopolis “lei pensa di andare a votare l’8 e il 9 giugno?”, appena il 30% degli italiani risponde oggi di sì. Il 56% pensa di non recarsi alle urne, mentre il 14% deve ancora prendere una decisione. Dati che – se si votasse oggi – porterebbero ad un’affluenza stimabile tra il 31 e il 39%.
 Prescindendo dalla partecipazione o meno al voto, più di 6 italiani su 10 sembrano condividere le ragioni dei 4 quesiti referendari sui temi del lavoro. I cittadini si dichiarano in linea di principio favorevoli all’abrogazione del decreto del Jobs Act che esclude il reintegro nel posto di lavoro e sono favorevoli anche all’abolizione del limite massimo all’indennizzo in caso di licenziamento senza giusta causa. Ma vorrebbero reintrodotti anche la responsabilità solidale del committente per gli infortuni subiti dai lavoratori e, in misura inferiore, il limite sui contratti a termine.
E’ invece in minoranza (48%) il partito dei favorevoli  a ridurre  i tempi di residenza legale necessari per ottenere la cittadinanza italiana. E pazienza se per le imprese e le famiglie la forza lavoro immigrata sta diventano una risorsa vitale.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)