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LA FEROCE FILOSOFIA
DI ELIAS RODRIGUEZ

LA FEROCE FILOSOFIA <BR> DI ELIAS RODRIGUEZ

Si cerca di far luce sul passato dell’attentatore che ha ucciso a Washington due giovani componenti dello staff dell’ambasciata israeliana. Si tratta del trentenne Elias Rodriguez, di Chicago, il quale dopo il duplice omicidio, già in manette, ha urlato: “L'ho fatto per la Palestina, l'ho fatto per Gaza”. Rodriguez ha ucciso la coppia  di fidanzati Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim nei pressi del Capital Jewish Museum. Secondo la ricostruzione dell’accaduto, Rodriguez avrebbe agito con feroce determinazione. Una volta esplosi i primi colpi, con le vittime già a terra, non avrebbe esitato a scaricare su di loro molti altri proiettili. Gli investigatori hanno recuperato sulla scena del crimine 21 bossoli vuoti e una pistola calibro 9 mm, corrispondenti a un'arma da fuoco acquistata da Rodriguez in Illinois nel 2020. Rodriguez aveva viaggiato in aereo da Chicago alla Virginia con l'arma nel bagaglio da stiva, dopo aver dichiarato l’arma alle autorità aeroportuali.

Per sua stessa ammissione, l’omicida ha dichiarato di essere un ammiratore di Aaron Bushnell, il militare di 25 anni dell'Aeronautica degli Stati Uniti, morto il 25 febbraio 2024 dopo essersi dato fuoco davanti al cancello dell'Ambasciata di Israele a Washington per protestare contro il sostegno degli Stati Uniti allo Stato ebraico Israele nella guerra contro Hamas e “nel genocidio dei palestinesi”. L’attentatore ha inoltre spiegato di aver acquistato il biglietto per l'evento al museo ebraico tre ore prima dell’inizio. La polizia sta anche indagando su un post pubblicato su X subito dopo la sparatoria e apparentemente firmato da Rodriguez, che invoca una violenta ritorsione per la guerra a Gaza, un messaggio condiviso più volte su quell'account. Nel messaggio si esprimeva rabbia per le “atrocità commesse dagli israeliani contro la Palestina” e si faceva riferimento all' “azione armata” come una valida forma di protesta, che è “l'unica cosa sensata da fare”.  

“Cos'altro si può dire a questo punto sulla tragedia di esseri umani mutilati, ustionati ed esplosi che erano bambini”, si leggeva nel post. “Noi che abbiamo permesso che questo accadesse non meriteremo mai il perdono dei palestinesi”. Il messaggio è stato inviato su X intorno alle 22 della sera dell’attentato. Non è chiaro chi l'abbia inviato o se si trattasse di una spedizione programmata prima dell'incidente. Negli ultimi anni, Rodriguez si era affiliato con diversi gruppi di sinistra nell'area di Chicago. La pagina GoFundMe creata nell'agosto 2017 cercava donazioni per consentire a Rodriguez di partecipare al Congresso Popolare della Resistenza a Washington, un evento di protesta anti-Trump. In un altro scritto rintracciato dall’FBI, l’autore del duplice omicidio esprime indignazione per la presunta mancanza di azione da parte dei governi occidentali e arabi nel fermare la guerra di Israele a Gaza e sostiene l'azione armata, che paragona a forme di protesta non violenta. “Un'azione armata non è necessariamente un'azione militare – argomenta –. Di solito è teatro e spettacolo, una qualità che condivide con molte azioni disarmate”.

Ieri, alla sua prima apparizione in tribunale, Rodriguez - che lavorava per un'organizzazione sanitaria no-profit – Rodriguez si è limitato a rispondere con dei “sì” alle domande di un giudice federale che gli chiedeva se avesse compreso i suoi diritti. L'udienza preliminare è stata fissata per il 18 giugno. L’FBI ha anche fatto un sopralluogo nel suo appartamento di Chicago. “Questa brutale violenza antisemita non ha posto nel nostro Paese né in nessun'altra civiltà”, ha dichiarato il Procuratore Generale degli Stati Uniti Pamela Bondi. “Verificheremo i fatti e garantiremo la pena più severa possibile per l'autore di questo crimine efferato, che ha privato due giovani meravigliosi di un futuro radioso insieme”. A seguire le indagini oltre all’FBI è il Dipartimento di Polizia Metropolitana di Washington, ed è perseguito dalla Procura degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia. Secondo l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, “La persona che ha ucciso questi due giovani lo fatto in nome di un programma politico per sradicare lo Stato di Israele. Lo Stato di Israele – ha aggiunto il diplomatico – sta combattendo una guerra su sette fronti. Questo è l'ottavo fronte della guerra per demonizzare, delegittimare e sradicare il diritto dello Stato di Israele”.

(23 MAG - deg)

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