L'amministrazione Trump ha annunciato ieri di voler revocare il diritto di ammettere studenti stranieri alla prestigiosa università privata Harvard, privando così l'istituzione contro cui il governo americano ha lanciato una vasta offensiva di un importante mezzo di influenza nonché di sostentamento. “La certificazione del programma SEVIS (Student and Exchange Visitor) dell'Università di Harvard è revocata con effetto immediato”, ha scritto il Segretario per la Sicurezza Nazionale Kristi Noem in una lettera all'università. Questo programma è il sistema principale attraverso il quale agli studenti stranieri è consentito studiare negli Stati Uniti. Secondo il ministro, questa decisione significa che ad Harvard sarà proibito ammettere studenti con visti F o J per l'anno accademico 2025-2026, il che potrebbe rappresentare una perdita enorme per l'università.
“A causa del vostro rifiuto di ottemperare alle molteplici richieste di fornire al Dipartimento per la sicurezza interna informazioni pertinenti, perpetuando al contempo un ambiente universitario non sicuro, ostile agli studenti ebrei, promuovendo simpatie pro-Hamas e adottando politiche razziste di 'diversità, equità e inclusione', avete perso questo privilegio”, ha aggiunto Noem nella missiva di “benservito”. Dal canto suo, l’ateneo ha risposto sostenendo l’illegalità della decisione governativa. “L'azione del governo è illegale. Siamo pienamente impegnati a garantire che Harvard possa ospitare i nostri studenti e studiosi internazionali, che provengono da oltre 140 paesi e arricchiscono l'Università – e questa nazione – in modo incommensurabile. Stiamo lavorando rapidamente per fornire guida e supporto ai membri della nostra comunità”, ha dichiarato in una nota l’organismo direttivo dell'università. “Questa azione di ritorsione – viene aggiunto - minaccia di arrecare gravi danni alla comunità di Harvard e al nostro paese e mina la missione accademica e di ricerca di Harvard”. (23 MAG - deg)
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