Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

COMMERCIO G20 CRESCE
ITALIA TRA LE MIGLIORI

COMMERCIO G20 CRESCE <br> ITALIA TRA LE MIGLIORI

Nel primo trimestre del 2025 il commercio internazionale dei Paesi del G20 ha mostrato segnali di ripresa, nonostante un contesto economico globale ancora segnato da incertezze. Lo riferisce l’OCSE nel suo aggiornamento trimestrale, che segnala un aumento del 2,0% delle esportazioni e del 3,1% delle importazioni in beni, calcolati in dollari statunitensi correnti rispetto all’ultimo trimestre del 2024. I dati sui servizi, invece, continuano a presentare un quadro disomogeneo, con esportazioni in calo dello 0,7% e importazioni in lieve aumento (+1,0%). Tra i Paesi europei, l’Italia si distingue per la buona performance commerciale: nel primo trimestre le esportazioni di merci sono aumentate del 3,0%, spinte in particolare dai comparti farmaceutico e dei dispositivi medicali, mentre le importazioni sono cresciute del 4,6%. Ancora più rilevante il dato del commercio di servizi, con un +7,2% nelle esportazioni e +3,5% nelle importazioni, a testimonianza di un settore in netta ripresa dopo mesi di stagnazione. Il rafforzamento dell’export italiano in ambito sanitario si lega anche a un crescente interesse internazionale per la filiera farmaceutica nazionale, sostenuta da innovazione e qualità, ma anche da una normativa europea che favorisce la tracciabilità e la sicurezza. Il quadro europeo appare più positivo rispetto ai trimestri precedenti, con esportazioni in aumento del 2,8% per l’Unione Europea nel suo complesso. In Germania la crescita è più contenuta (+0,8% export, +2,0% import), mentre in Francia i flussi restano pressoché stabili. Il Regno Unito registra invece un deciso rimbalzo, con le esportazioni in crescita del 4,7%.

Negli Stati Uniti le esportazioni di beni sono salite del 3,5%, grazie al settore aerospaziale e tecnologico, mentre le importazioni hanno subito un’impennata del 19%, in parte dovuta all’anticipo degli acquisti per evitare nuovi dazi. In Canada, l’export ha beneficiato dei prezzi del petrolio, mentre la Cina ha mostrato un andamento misto: export in lieve crescita (+1,1%), ma importazioni in calo (-3,7%), riflesso della debolezza della domanda interna. Nel comparto dei servizi, solo alcuni Paesi mostrano segni di ripresa. L’Italia e il Regno Unito sono tra i pochi ad aver registrato una crescita simultanea di esportazioni e importazioni. In netto calo, invece, le performance di Francia, Germania, Canada e Cina, quest’ultima penalizzata soprattutto dai settori trasporti e costruzioni. Nonostante il miglioramento, la ripresa appare fragile e disomogenea, segnata da tensioni geopolitiche, incertezza sulle politiche commerciali e andamento altalenante della domanda globale. L’Italia si posiziona tuttavia tra le economie in recupero più dinamico del G20, con un ruolo trainante del made in Italy ad alta specializzazione. Il prossimo aggiornamento OCSE è atteso per il 26 agosto, quando sarà possibile verificare se le tendenze positive registrate nei primi mesi dell’anno troveranno conferma o subiranno nuove flessioni.

(© 9Colonne - citare la fonte)