Il Piemonte è stato proclamato “Region of The Year” 2025 ai Wine Travel Awards, il concorso a livello mondiale che premia le diverse categorie, figure e territori del mondo del vino, votate da giornalisti ed esperti del settore e dalla rete internazionale degli enoturisti. La designazione è avvenuta nei giorni scorsi alla London Wine Fair di Londra: il Piemonte ha battuto candidati come la California e il Sudafrica, conquistando un riconoscimento tributato in passato a territori di prestigio come Bordeaux. Spiega l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: “Il premio è la conferma dell’alta reputazione che il Piemonte ha ormai raggiunto nel giudizio degli esperti e degli opinion leader mondiali”. Il riconoscimento è stato deciso dopo una selezione da parte di un gruppo di giornalisti che scrivono di territori vinicoli di tutti i continenti, e al loro voto si è aggiunto quello dei wine traveler e wine lover. “Il giudizio premia infatti - ha aggiunto Bongioanni - non solo la qualità dei vini ma la valutazione complessiva di un territorio che offre un mangiare e bere eccellente, alta qualità della vita e dell’esperienza del soggiorno”. Il tributo dei Wine Travel Awards è ancora più importante perché proviene da una categoria come quella degli enoturisti, tipicamente dotata di capacità di spesa, incline a viaggiare in ogni periodo e con un grande potere da influencer. Secondo Francesco Monchiero, presidente del consorzio Piemonte Land of Wine “siamo arrivati a questo risultato perché il Piemonte ha scommesso fin dall’inizio sul vino di qualità. Siamo l’unica regione d’Italia ad avere rifiutato l’Igt che è una denominazione a scarso controllo; ad escludere l’irrigazione dei vigneti destinata alle grandi quantità e ad annoverare 60 fra Doc e Docg che rappresentano tutti i territori. Questo riconoscimento attesta infatti che oggi il mondo del vino piemontese è a 360 gradi: non solo Barolo, Barbaresco e i grandi rossi, ma anche aree che si sono affermate negli ultimi anni per i grandi bianchi come il Tortonese, Gavi, il Roero e il Canavese”.
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