Ridurre le emissioni che derivano dal trasporto stradale individuando un destinatario privilegiato, quello delle auto aziendali, la cui flotta rappresenta ad oggi il 41% delle nuove immatricolazioni ed emette il 58% dei gas serra. È il cuore di una proposta di legge che vede come primo firmatario il deputato Marco Simiani (PD): "Oggi in molti contesti, non solo parlamentari, l'atteggiamento è quello di ignorare la transizione ecologica, quando invece dobbiamo assolutamente percorrerla. Non possiamo rimanere in mezzo al guado", ha detto il deputato dem presentando oggi la proposta di legge. Rispetto alle auto elettriche, ha fatto notare Simiani, in Italia ancora non c'è stata una "svolta", mentre in altri paesi europei la situazione è diversa anche in virtù di una "fiscalità che aiuta questo processo". E proprio dalla fiscalità nell'ambito delle auto aziendali parte la nuova proposta di legge: una fiscalità "non neutra", spiega il deputato Lorenzo Basso (PD), che "premia le auto ibride ed elettriche". La pdl propone infatti una fiscalità agevolata per la deducibilità dei costi, sia per uso strumentale che per uso promiscuo, parametrando la deducibilità fiscale così come la detraibilità dell'Iva alla classe emissiva del veicolo. "L'obiettivo - sottolinea Simiani - è riuscire a creare le condizioni per consentire un risparmio oggettivo e lavorare di conseguenza anche sulla qualità dell'aria". La soluzione presentata nella proposta di legge, si legge nel testo della pdl, "è stata individuata da numerosi Stati Membri dell'Unione Europea come una delle strategie per decarbonizzare il settore dei trasporti". A questo proposito, ha puntualizzato l'eurodeputata dem Annalisa Corrado, "non è vero che ci si chiede di smontare l'obiettivo del 2035, ma piuttosto un quadro stabile e strumenti per sostenere la transizione, sia per le persone che dal lato della domanda, per mettere il mercato dell'auto elettrica in condizioni di crescere". (27 mag-mol)
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