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Turismo delle radici, nuova riunione del Tavolo Tecnico: obiettivo fare rete

Turismo delle radici, nuova riunione del Tavolo Tecnico: obiettivo fare rete

Parola d’ordine collaborazione: tra enti territoriali, tour operator, musei, istituzioni accademiche, associazioni. L’obiettivo comune è fare rete per potenziare il turismo delle radici, «un segmento con potenzialità enormi ancora da esplorare e potenziare», ha detto Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero della Farnesina, intervenendo al Tavolo Tecnico di coordinamento sul turismo delle radici, che si è svolto oggi in videoconferenza. Al centro di questa rete c’è Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU. Vignali ha ricordato che il percorso del Tavolo Tecnico è iniziato nel 2018 e ha «ottenuto risultati straordinari»: la piattaforma italea.com ha registrato finora oltre 1,5 milioni di contatti, Italea card ha oltre 730 partner e 12mila viaggiatori delle radici iscritti. «Dati importanti che confermano un’attenzione diffusa – ha proseguito Vignali -. Vogliamo mantenere il raccordo con gli enti territoriali, continueremo in questo scambio di idee per promuovere le aree interne e punteremo sulla formazione con delle ‘pillole’ che diffonderemo a breve». In programma anche un ciclo di conferenze con i Comuni che hanno partecipato al Bando delle Radici, per raccogliere i loro suggerimenti e immaginare future iniziative; il coinvolgimento della rete dei musei, nata proprio su impulso di Italea; il confronto con il Ministero dell’Istruzione per fare in modo che la storia dell’emigrazione venga studiata negli Istituti secondari. Il Tavolo Tecnico di Coordinamento sul turismo delle radici, a cui hanno partecipato centinaia di stakeholder, si conferma quindi un’opportunità preziosa per fare rete e promuovere questo particolare segmento turistico attraverso una sinergia integrata. «Un’iniziativa che nasce dalla collaborazione sul territorio e che vede nell’interazione il motivo del suo successo», ha sottolineato Giovanni Maria De Vita, responsabile del Progetto Italea. (sip – 29 mag)

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