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MATTARELLA: RICOSTRUIRE
IL RISPETTO DELLE REGOLE

MATTARELLA: RICOSTRUIRE <br> IL RISPETTO DELLE REGOLE

Riprendere l’esempio di Schuman, Adenauer, De Gasperi, per tornare a fare dell’Europa il faro dell’integrazione e della coesistenza pacifica tra Stati, come fu all’indomani della Seconda Guerra Mondiale. E’ l’appello che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non si stanca di lanciare, e che rivolge anche ai ragazzi della Cittadella della Pace di Rondine, in provincia di Arezzo, dopo oggi si è recato e ha risposto alle domande di alcuni di loro. Non prima, però, di aver fatto visita in Vaticano a Papa Leone XIV a cui, spiega, “ho portato l’affetto dell’Italia”. Poi, a Rondine, risponde a domanda sul ruolo dell’Europa sullo sfondo dell’attuale contesto geopolitico. "Sul finire della seconda guerra mondiale, alcune persone in tanti Paesi d'Europa, di diversa formazione culturale, hanno assunto la responsabilità di fare un rimodellamento della storia d'Europa: furono numerose ma io vorrei ricordarne tre legate tra loro per la comunanza di concezione di fraternità umana, di autentica ispirazione cristiana, ma anche dalle loro esperienze personali: Schuman, francese, De Gasperi, italiano e Adenauer, tedesco”.  I tre padri della Comunità europea, ricorda Mattarella, “comunicavano tra di loro facilmente perché anche Schuman e De Gasperi parlavano bene il tedesco perché entrambi, vivendo in zone di confine, avevano maturato l'idea e la convinzione che i confini non fossero punti di separazione, ma occasione di incontro e che fosse irrazionale, incomprensibile, insensato la guerra tra popoli vicini. E questo è stata una molla che ha condotto a riflettere e a diffondere il messaggio di integrazione europea".  

L’Europa unita, ricorda il Capo dello Stato, ha garantito “settant'anni di pace tra gli estati europei, ha consentito appunto celebrità comune un comune passaporto per tanto di paese l'unione ha consentito di poter viaggiare liberamente e poter studiare all’università in ogni parte d'Europa e di poter lavorare ovunque nei Paesi dell'unione e tant'altre cose ancora che ben conosciamo: il mondo che ci è parso in questi anni un mondo di pace, il disarmo progressivo generale è stato stravolto in questi ultimi anni da quanto sta avvenendo, dalla guerra in Europa e intorno all'Europa, dal rifiuto del rispetto delle regole del diritto internazionale, dai rifiuto del ruolo delle organizzazioni internazionali, dal ritorno delle concezioni di politica di potenza nazionale e di dominio sugli altri popoli, alterando quella condizione non ideale ma praticata per tanto tempo di equilibrio che ha garantito l'assenza di guerre per tanto tempo”.  Oggi l’equilibro, ha proseguito Mattarella, “non si realizza soltanto sul piano militare, si realizza ricostruendo un sistema di rapporti internazionali che ripristini il rispetto delle regole e un vicendevole rispetto di indipendenza da tutti i paesi. Questo mi sembra oggi il compito dell'Europa, quello di divenire uno dei perni di una mediazione internazionale nella comunità del mondo per ridisegnare tutti insieme un nuovo sistema di sicurezza, di coesistenza di collaborazione che allontani gli spettri che stiamo vedendo, della guerra e del contrasto”.

(Sis)

 

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