Fino al 31 agosto la Fábrica de Arte Cubano (FAC) dell’Avana ospita “Eyes in Havana”, prima personale a Cuba dell’artista bergamasco Ivan Falardi, promossa con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e curata da Patricia Silverio Guzmán. In mostra oltre 300 opere che esplorano il concetto di visione come atto sensoriale ed emotivo, invitando a “ascoltare con gli occhi”, secondo l’idea del fotografo Robert Frank. Falardi, con un passato nel cinema e nella televisione, prosegue qui una ricerca già avviata con il progetto teatrale “La Grammatica dello Sguardo” e con l’installazione EYES. 206 Punti di Vista (Genova, 2023). Fulcro del percorso è la tecnica del Light painting, usata per dare forma a emozioni, tensioni e riflessioni sulla condizione umana. La mostra è pensata come un intervento site-specific, in dialogo con l’architettura industriale della FAC. Tra le sezioni più suggestive, quella dedicata agli “occhi”: installazioni luminose sospese e riflettenti, affiancate da un cubo in plexiglass con un orecchio di terracotta realizzato dallo scultore cieco Luigi Turati, simbolo della percezione multisensoriale. Da questa scultura derivano oltre 70 cubi contenenti orecchie in resina bicolore, a ribadire la complementarità tra vedere e sentire. In mostra anche due nuovi cicli, Space e Time, e un dialogo con artisti cubani selezionati per arricchire la riflessione collettiva sul tema dello sguardo. Dopo la FAC, l’installazione approderà in due luoghi simbolo della capitale cubana: Plaza Vieja e il Museo de la Ciudad in Plaza de Armas.