“Il rischio di riciclaggio nel nostro Paese è molto significativo”. Lo ha dichiarato il Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), Enzo Serata, nell’ambito della presentazione del Rapporto Annuale 2024, ieri a Roma. Serata ha sottolineato come i reati presupposto più gravi siano “la corruzione, l’estorsione, l’evasione fiscale e i reati tributari, il narcotraffico e i reati fallimentari e societari”. Nel corso dell’evento, è stato evidenziato il ruolo della recente Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, approvata dal Comitato di Sicurezza Finanziaria e utilizzata anche in vista della nuova Mutual Evaluation condotta dal GAFI. “Le segnalazioni analizzate dalla UIF nel biennio 2023-24 hanno ricevuto, fino ad aprile 2025, quasi 48.000 feedback positivi dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza”, ha aggiunto Serata. Di queste, “oltre l’84 per cento riguarda segnalazioni valutate a rischio alto e medio-alto”. I riscontri positivi della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ha aggiunto, “sono stati quasi 10.000, riferiti per l’87 per cento a segnalazioni con rischio alto o medio-alto”. “Le segnalazioni strettamente riferibili agli interessi della criminalità organizzata sono state circa il 15 per cento del totale, a cui si aggiunge un ulteriore 18 per cento di SOS che presentano collegamenti desumibili dal contesto”. Secondo Serata, “circa un terzo delle fattispecie segnalate attiene a operatività in contanti e a frodi fiscali, in cui è ricorrente il trasferimento di fondi all’estero spesso verso IBAN virtuali”. Il direttore UIF ha rimarcato che “La corruzione mina le fondamenta della società civile, riduce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e rappresenta il principale strumento con cui la criminalità organizzata si insinua nelle Pubbliche amministrazioni, condizionandone le scelte”. “La prevenzione antiriciclaggio può contribuire ad accrescere la sensibilità della Pubblica amministrazione ai rischi di infiltrazione criminale, rendendola meno vulnerabile anche alla corruzione. L’evasione fiscale e gli altri reati tributari riducono le risorse a disposizione del settore pubblico per le politiche sociali e redistributive e per gli investimenti, creando ingiuste distorsioni del carico tributario”.  (11 giu - red)