L'Unione Europea ha annunciato ieri un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Si tratta del 18esimo carico di sanzioni dal 2022, studiato per colpire ulteriormente la capacità del Cremlino di trarre profitto dalla sua produzione di petrolio e gas. La proposta prevede l'abbassamento del tetto massimo di prezzo sulle esportazioni di petrolio russo da 60 a 45 dollari al barile e l'introduzione di un divieto assoluto di transazioni con banche russe e istituti finanziari in paesi terzi che aiutano la Russia ad aggirare le sanzioni esistenti. L'UE ha affermato che proporrà anche il divieto di utilizzo delle infrastrutture energetiche russe, vietando a qualsiasi operatore dell'UE di impegnarsi direttamente o indirettamente in transazioni che coinvolgano i gasdotti Nord Stream. Secondo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen le sanzioni sono necessarie “perché la forza è l'unico linguaggio che la Russia capirà”. “Vogliamo la pace per l'Ucraina – ha dichiarato -. Nonostante settimane di tentativi diplomatici, nonostante l'offerta di un cessate il fuoco incondizionato da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Russia continua a portare morte e distruzione in Ucraina. L'obiettivo della Russia non è la pace, ma imporre il potere della forza. Pertanto, stiamo aumentando la pressione sulla Russia”. (11 GIU - deg)