Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

RAID ANTI-IMMIGRAZIONE
LA PROTESTA DIVAMPA

RAID ANTI-IMMIGRAZIONE <BR> LA PROTESTA DIVAMPA

Mentre il centro di Los Angeles affronta la sua seconda notte di coprifuoco, la protesta divampata venerdì nella metropoli californiana contro i raid anti-immigrazione dell’amministrazione Trump sta ormai infiammando tutti gli Stati Uniti. Le principali città degli States hanno visto migliaia di persone scendere nelle strade scandendo slogan contro l'Immigration and Customs Enforcement (ICE), e in diverse occasioni le manifestazioni spontanee hanno provocato disordini più o meno gravi. Ulteriori proteste sono inoltre previste in tutta la nazione nel fine settimana, e si teme che la situazione possa rivelarsi particolarmente esplosiva proprio a Washington dove è in programma anche la parata militare in onore del 250esimo anniversario dell'esercito. Lunedì, l'amministrazione Trump ha mobilitato 700 Marines nell'area di Los Angeles. Ieri i militari erano però ancora in fase “pre-operativa” e non è ancora chiaro quando saranno impiegati in strada per contribuire ad arginare le proteste, secondo un portavoce del Comando Settentrionale degli Stati Uniti.

Sta di fatto che “Il ruolo” dei Marines nella gestione della situazione a Los Angeles “non è ancora chiaro né a noi, né ai Marines né alla Guardia Nazionale, se non per il fatto che sono un'entità di supporto per proteggere dipendenti e strutture federali. Ma gli agenti che proteggono hanno certamente il diritto di poter arrestare i trasgressori della legge”, ha dichiarato alla CNN il capo del dipartimento di polizia della città californiana, Jim McDonnell. Quella che sta accadendo “È una cosa senza precedenti”, ha continuato. “Per quanto riguarda la portata delle loro responsabilità o le loro capacità relative all'arresto o allo spaccio in un contesto municipale, non è certamente qualcosa che fanno tutti i giorni. Non siamo sicuri di quale sia il loro addestramento, né nell'esercito né nei Marines, per quanto riguarda la gestione della folla e il controllo della folla in un contesto urbano”.

Intanto, ad esprimersi contro il dispiegamento della Guardia Nazionale per arginare le proteste anti-ICE è stato anche l'ex presidente Bill Clinton. “Il presidente Trump si è intromesso in questa situazione per poter parlare male della California”, ha detto Clinton parlando a un evento pubblico a New York. “Se si vogliono federalizzare le truppe, è necessario farlo in caso di un grave disastro naturale, o quando le persone incaricate di mantenere l'ordine e di rispettare la legge a livello locale chiedono aiuto”, ha aggiunto, accusando l’inquilino della Casa Bianca di aver voluto trasformare la crisi in atto in un “evento mediatico”. Secondo un sondaggio pubblicato questa mattina dal Washington Post, la decisione di Trump di ricorrere alla Guardia Nazionale e ai Marines sta letteralmente spaccando l’opinione pubblica. Nel complesso, infatti, il 44% degli intervistati si oppone allo schieramento delle truppe, il 41% lo sostiene e il 15% afferma di non sapere cosa pensare al riguardo. (12 GIU - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)