È scattato nella notte l’attacco di Israele contro diversi siti militari e nucleari iraniani. Questa operazione durerà “tanti giorni quanti necessari per eliminare questa minaccia”, ha spiegato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu in un videomessaggio. Annunciando lo scatenarsi dell’offensiva, il premier ha dichiarato che “I nostri coraggiosi piloti stanno attaccando un gran numero di obiettivi in tutto l'Iran”. Lo scopo dell'operazione, ha aggiunto il capo del governo, è “colpire l'infrastruttura nucleare dell'Iran, le fabbriche di missili balistici e le capacità militari dell'Iran”. “Abbiamo colpito il cuore del programma di arricchimento dell'uranio dell'Iran. Abbiamo colpito il cuore del programma nucleare militare dell'Iran. Abbiamo preso di mira il principale impianto di arricchimento dell'Iran a Natanz”, ha aggiunto Netanyahu spiegando che sono stati presi di mira anche gli “scienziati" iraniani” che lavorano “alla bomba iraniana” e il “cuore del programma missilistico balistico dell'Iran”.
Poco fa, a circa cinque ore dall’avvio dell’offensiva, il premier ha quindi spiegato che ‘l’'attacco a sorpresa è stato “un grande successo”. “Abbiamo colpito il comando superiore, abbiamo colpito scienziati senior che promuovono lo sviluppo di armi nucleari, abbiamo colpito installazioni nucleari”, ha affermato in una dichiarazione video, seduto accanto al ministro della Difesa Israel Katz, al ministro degli Affari strategici Ron Dermer, al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, al capo del partito Shas Aryeh Deri e al ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. “Stiamo ottenendo risultati”, continua, “ma so, e lo sappiamo tutti, che non esistono guerre facili”. Dunque, ha detto ancora il premier, gli israeliani potrebbero dover trascorrere “periodi molto più lunghi nei rifugi rispetto a quelli a cui eravamo abituati fino ad ora”.
Da parte sua, infatti, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato lo stato di emergenza in Israele, in attesa di una risposta dall'Iran. Lo Stato ebraico ha dunque chiuso le scuole, vietato assembramenti sociali e lavori non essenziali. I residenti hanno ricevuto avvisi sui loro cellulari che il Comando del Fronte Interno stava mettendo in stato di allerta il Paese. Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato modifiche alle linee guida difensive del Comando del fronte interno del Paese, spostando tutte le aree del Paese da "piena attività" ad "attività essenziale" alle 03:00 ora locale.
Katz ha definito l’attacco all’Iran “un momento decisivo” nella storia di Israele e del popolo ebraico. Parlando ai membri del General Staff Forum prima che Israele lanciasse l'"Operazione Rising Lion" l’esponente del governo Netanyahu ha affermato che l'attacco mira a vanificare le capacità dell'Iran e a rimuovere la minaccia di distruzione da parte di Israele. “Siamo a un punto chiave: se non lo faremo, non avremo modo di impedire all'Iran di sviluppare armi nucleari che minacceranno la nostra esistenza”, ha argomentato. “Abbiamo avuto a che fare con i rappresentanti dell'Iran nell'ultimo anno e mezzo, ma ora ci troviamo di fronte alla testa del serpente stesso”.
Da parte sua, Teheran ha promesso una risposta durissima all’azione di Tel Aviv. “Le forze armate risponderanno sicuramente a questo attacco sionista”, ha affermato Abolfazl Shekarchi, portavoce dello stato maggiore delle forze armate, aggiungendo che Israele “pagherà un prezzo pesante e dovrà aspettarsi una forte risposta dalle forze armate iraniane”.
Negli attacchi israeliani, sarebbe stato ucciso il generale Hossein Salami, comandante in capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) dell'Iran. “Il maggiore generale Hossein Salami, capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, è stato ucciso nell'attacco del regime israeliano”, ha infatti riferito l'agenzia di stampa iraniana Tasnim. A cadere sarebbe stato inoltre il generale di questo corpo d’élite, Gholam Ali Rashid. Secondo la televisione di Stato iraniana, anche il capo di stato maggiore iraniano Mohammad Bagheri è stato ucciso nell’attacco israeliano scatenatosi nella notte. “Tre siti militari nella provincia dell'Azerbaigian orientale sono stati attaccati dal regime sionista”, ha riferito la televisione di stato iraniana, citando il dipartimento di gestione delle crisi della provincia. Questi attacchi “non rimarranno senza risposta e Israele deve aspettarsi una vendetta severa e deplorevole”, ha affermato il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. La guida suprema Ali Khamenei ha minacciato Israele di un destino “amaro e doloroso”. Sempre la tv iraniana ha inoltre reso noto che la Repubblica islamica ha chiuso il suo spazio aereo fino a nuovo avviso. (13 GIU - DEG)
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