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PRODI (CGIE): CONSIGLIO TORNA PROTAGONISTA, INVESTIRE SU ITALIANI NEL MODO

Roma, 20 giu – Questa settimana il Cgie - Consiglio Generale degli italiani all’Estero - ha vissuto un momento “di grande protagonismo e ne vado molto fiera perché abbiamo lavorato veramente molto per arrivare a questa settimana che ha avuto due funzioni principali: da una parte quella di compattare un'organizzazione interna e dall'altra quella di riconquistare la centralità del nostro organismo”. Lo ha detto a 9colonne Maria Chiara Prodi, Segretaria Generale del CGIE, a conclusione dell’Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli italiani all’Estero che si è riunita a Roma da lunedì a oggi. “Quello che è successo in questi giorni, con l'apertura istituzionale alla revisione della legge sulla cittadinanza è stato veramente un punto storico. Significa che le comunità possono essere ascoltate - con i tempi giusti e le modalità giuste - e possono sentirsi - perché formalmente lo sono - parte della popolazione nazionale” ha detto la Segretaria Generale CGIE. “E’ necessario chiarire un aspetto di organizzazione e cioè quello che dobbiamo ricevere la richiesta di pareri - che sono obbligatori - e quindi avremo sempre più centralità perché riceveremo input, e penso che anche sotto questo aspetto ci sia un grande cambiamento rispetto al passato, e poi perché la nostra richiesta di portare a compimento, a completa esecuzioni le leggi istitutive, prevede anche di avere quel minimo di risorse che ci servono per poter essere in azione” ha sottolineato Prodi. “Oggi il Gruppo Controesodo ci ha raccontato che tutto quello che è stato investito dal Paese e poi disperso con la partenza dei nostri ragazzi all'estero conta come 4 o 5 Manovre. Abbiamo condiviso oggi dei dati che dovrebbero sgombrare qualsiasi dubbio sul fatto che investire nelle reti, nelle infrastrutture, nelle relazioni tra l'Italia e su tutte le persone italiane nel mondo è un investimento. Di fronte a 4 o 5 manovre intere, quello che ci serve per lavorare correttamente sono bruscolini. Per cui – ha concluso - penso che questa plenaria abbia veramente dimostrato questi due aspetti essenziali: la nostra capacità di svolgere il nostro ruolo e anche quello che ci serve per riuscire a farlo appieno”. (PO – red - Gil – EMG)

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