CHIUSA LA PLENARIA, ITALIANI ALL’ESTERO AL CENTRO DEL DIBATTITO
(NoveColonneATG) Roma - Il Consiglio Generale degli italiani all’estero conclude i lavori dell’Assemblea plenaria, svolta a Roma dal 16 al 20 giugno scorso, tracciando il bilancio di un anno intenso di lavoro, illustrato dalla Segretaria generale Maria Chiara Prodi, confrontandosi apertamente sulla propria governance e rilanciando il rapporto con le istituzioni presso cui ha rivendicato la propria centralità di massimo organismo di rappresentanza delle collettività all’estero cui richiedere i pareri obbligatori, nel rispetto della legge istitutiva. Ha espresso inoltre l’auspicio che venga riconvocata la Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE, che si è riunita l’ultima volta nel dicembre 2021. “In un momento storico per le collettività all’estero, il CGIE ha convocato la politica al confronto con la vita vera delle persone sui temi caldi al centro del dibattito: cittadinanza, messa in sicurezza del voto all’estero, incentivi al rientro. Al riguardo, esprime profonda gratitudine al Presidente della Repubblica per il riconoscimento dell’impegno quotidiano che sostiene ed esprime il legame tra l’Italia e i milioni di connazionali che si trovano al di fuori dei confini nazionali e che sono parte integrante del tessuto del Paese – si legge in una nota -. Lo ringrazia altresì per aver ricordato come la partecipazione al voto dei connazionali all’estero sia un’espressione di cittadinanza attiva e concorra alla formazione dell’energia che fa vivere la nostra società democratica, e che i Com.It.Es. e il CGIE sono dunque organismi che rafforzano la concezione di una democrazia libera, aperta a tutti i cittadini, ovunque essi abbiano scelto di vivere”. Esprime anche gratitudine per aver ritenuto utile seguire con attenzione la riflessione aperta nel Consiglio Generale sulla riforma della cittadinanza “per favorire una meditata considerazione – ed eventualmente anche qualche riconsiderazione – dei temi che si sono aperti”. Al riguardo, “si rivolge un sentito ringraziamento al Ministro degli Affari esteri, nonché Presidente del CGIE, Antonio Tajani per l’ascolto e l’apertura dimostrati nei confronti di interventi migliorativi della riforma che, seppur necessaria come sempre sostenuto dal CGIE, ha generato spaesamento nelle comunità all’estero restringendo drasticamente la trasmissione della cittadinanza e generando disparità di trattamento tra i connazionali, in particolar modo se in possesso di altra cittadinanza – prosegue la nota -. Sul tema, l’Assemblea plenaria – che il 17 e 18 giugno si è tenuta presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è arrivata a sintesi approvando a maggioranza un ordine del giorno con sei proposte migliorative a seguito di un ampio dibattito – arricchito dagli interventi degli onorevoli Fabio Porta, Andrea Di Giuseppe, Christian Di Sanzo, dei senatori Andrea Crisanti, Francesco Giacobbe e Roberto Menia, e dei Presidenti dei Com.It.Es. di Bogotà e Johannesburg, Antonello Caponera e Piergiorgio Devalle – alla presenza del sottosegretario Giorgio Silli, il quale ha assicurato che verranno valutate dopo aver illustrato la Relazione di Governo, e del direttore generale della DGIT del MAECI, min. plen. Luigi Maria Vignali”. L’Assemblea plenaria ha inoltre approvato a maggioranza un ordine del giorno contenente proposte per rendere più sicuro l’attuale sistema di voto all’estero per le elezioni politiche e referendarie, e per riaffermare l’assoluta centralità del diritto di voto per i cittadini italiani residenti all’estero, nonché garantirne i principi costituzionali di personalità, libertà, uguaglianza e segretezza. Il documento, che si chiede venga sottoposto all’immediata attenzione di Deputati e Senatori, e delle Commissioni parlamentari preposte, è stato presentato dal presidente della III Commissione tematica Filippo Ciavaglia e approvato a seguito di un dibattito cui hanno fornito il proprio contributo Saverio D’Auria, docente di fisica sperimentale all’Università di Milano e volontario ai seggi della circoscrizione estero da molti anni, e Stefano Quintarelli, padre dello SPID e autore di uno studio sulla geolocalizzazione degli italiani all’estero e le opportunità di voto, i parlamentari Andrea Di Giuseppe, Fabio Porta, Toni Ricciardi e Francesco Giacobbe. “Il passaggio in plenaria ha significato anche l’attivazione della fase operativa del protocollo d’intesa recentemente firmato tra il CGIE e il Commissario straordinario Guido Castelli, intervenuto ai lavori, per ripopolare, attraverso la flat tax al 7% per i detentori di pensione estera, le aree del centro Italia colpite dal terremoto, rispetto a cui il CGIE farà la sua parte coinvolgendo i Com.It.Es. e le componenti del Sistema Italia nel mondo – fa sapere ancora il Cgie -. Nell’ultima giornata di lavori, svolta presso la sede del CNEL, è stata inoltre impostata una logica di sistema per gli incentivi al rientro, con la presentazione del documento sugli “Incentivi al rientro: una necessità strategica per l’Italia e per i suoi cittadini all’estero” da parte del presidente della VII Commissione tematica Matteo Bracciali, in cui si propone di estenderne l’accesso anche ai lavoratori non qualificati, creare un ecosistema integrato per un rientro sostenibile e favorire il ripopolamento delle aree marginali con misure ad hoc. Hanno fornito inoltre il loro contributo Michele Valentini, del Gruppo Controesodo che rappresenta i circa 40mila lavoratori rientrati dall’estero nel corso degli ultimi 15 anni, Gabriele Marzano, che ha illustrato l’esperienza della Regione Emilia-Romagna con la sua legge sull’attrazione dei talenti e Paolo Masini, Presidente della Fondazione Museo nazionale dell’emigrazione italiana. L’Assemblea plenaria ha inoltre approvato numerosi ordini del giorno relativi al potenziamento dei servizi consolari, alla trasmissione della lingua e della cultura e agli enti gestori, ai lavoratori frontalieri e per il finanziamento di bandi con borse di studio per docenti; è stato inoltre approvato un ordine del giorno che, avendo ricevuto notizie di alcune irregolarità riscontrate dal Com.It.Es. di Santo Domingo in occasione della recente tornata referendaria, ribadisce la necessità di un’azione forte nella direzione della piena trasparenza e partecipazione dei connazionali al voto. È stato infine istituito un premio annuale in memoria di Michele Schiavone, compianto Segretario generale del CGIE, per ricordarne l’impegno, la dedizione e il servizio reso alle collettività italiane con l’obiettivo di dare visibilità a quanti, nel mondo, lavorano per gli italiani all’estero”.
VIDEO / PRODI: IL CGIE TORNA PROTAGONISTA, INVESTIRE SUGLI ITALIANI NEL MONDO
(NoveColonneATG) Roma - Nella settimana dal 16 al 20 giugno il Cgie - Consiglio Generale degli italiani all’Estero - ha vissuto un momento “di grande protagonismo e ne vado molto fiera perché abbiamo lavorato veramente molto per arrivare a questa settimana che ha avuto due funzioni principali: da una parte quella di compattare un'organizzazione interna e dall'altra quella di riconquistare la centralità del nostro organismo”. Lo ha detto a 9colonne Maria Chiara Prodi, Segretaria Generale del CGIE, il 20 giugno a conclusione dell’Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli italiani all’Estero. “Quello che è successo in questi giorni, con l'apertura istituzionale alla revisione della legge sulla cittadinanza è stato veramente un punto storico. Significa che le comunità possono essere ascoltate - con i tempi giusti e le modalità giuste - e possono sentirsi - perché formalmente lo sono - parte della popolazione nazionale” ha detto la Segretaria Generale CGIE. “E’ necessario chiarire un aspetto di organizzazione e cioè quello che dobbiamo ricevere la richiesta di pareri - che sono obbligatori - e quindi avremo sempre più centralità perché riceveremo input, e penso che anche sotto questo aspetto ci sia un grande cambiamento rispetto al passato, e poi perché la nostra richiesta di portare a compimento, a completa esecuzioni le leggi istitutive, prevede anche di avere quel minimo di risorse che ci servono per poter essere in azione” ha sottolineato Prodi. “Il Gruppo Controesodo ci ha raccontato che tutto quello che è stato investito dal Paese e poi disperso con la partenza dei nostri ragazzi all'estero conta come 4 o 5 Manovre. Abbiamo condiviso dei dati che dovrebbero sgombrare qualsiasi dubbio sul fatto che investire nelle reti, nelle infrastrutture, nelle relazioni tra l'Italia e su tutte le persone italiane nel mondo è un investimento. Di fronte a 4 o 5 manovre intere, quello che ci serve per lavorare correttamente sono bruscolini. Per cui – ha concluso - penso che questa plenaria abbia veramente dimostrato questi due aspetti essenziali: la nostra capacità di svolgere il nostro ruolo e anche quello che ci serve per riuscire a farlo appieno”.
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VIDEO / MANGIONE: ORA REVISIONE DELLA LEGGE ISTITUTIVA DEL CGIE
(NoveColonneATG) Roma - “Più che la 47esima, la chiamerei la prima vera assemblea di questa Consigliatura, perché le prime due - per ragioni tragiche ovviamente - le abbiamo trascorse semplicemente eleggendo il segretario generale, che poi abbiamo perso e commemorato, poi eleggendo la segretaria generale. Finalmente questa volta abbiamo avuto un'assemblea normale che è stata molto importante”. A parlare è Silvana Mangione, Vicesegretaria Generale del CGIE per i Paesi Anglofoni extraeuropei che a 9colonne fa un bilancio dell’Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli italiani all’Estero che si è riunita a Roma dal 16 al 20 giugno: “Si è parlato di voto, si è parlato di incentivi al rientro, abbiamo incontrato la regione Emilia Romagna, con la quale abbiamo in programma una serie di progetti. Abbiamo parlato delle cose che ci stanno maggiormente a cuore in questo momento. È evidente – ha continuato - che i due punti da superare sui quali lavorare sono la messa in sicurezza del voto, che è fondamentale e importantissima, e anche una seria revisione della legge istitutiva del Consiglio generale degli italiani all'estero, perché l'ultima legge istitutiva è del 1998. È passato un po' di tempo da allora e il mondo è cambiato” ha aggiunto Mangione. “Sono soddisfatta di come sono andati i lavori della plenaria – ha aggiunto - abbiamo trovato un modus operandi che mi piace molto e che ci sta portando alla concretezza. Mi è dispiaciuto solo che in alcuni momenti - ha concluso Mangione – le appartenenze a determinate aree politiche abbiano preso il sopravvento sui contenuti su cui si stavano discutendo. Ma questo lo supereremo perché stiamo imparando a lavorare insieme come abbiamo sempre fatto, raggiungendo eternamente e su tutto la sofferta unanimità”.
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SPADAFORA: DALLA PLENARIA PASSI AVANTI IMPORTANTI
(NoveColonneATG) Roma - “La 47ª Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) si è conclusa, e con essa una tappa importante nel percorso di attenzione e impegno verso le nostre comunità all’estero. È stato un momento di confronto, di speranza e di concretezza, in cui abbiamo condiviso obiettivi e fatto passi avanti su temi fondamentali per il futuro di tanti italiani fuori dai confini nazionali”, così in una nota Monica Spadafora, consigliere CGIE per i Paesi Bassi a proposito dell’Assemblea plenaria del Cgie che si è tenuta a Roma dal 16 al 20 giugno. I lavori si sono concentrati su tre ambiti prioritari: la Legge sulla Cittadinanza, la messa in sicurezza del voto all’estero e gli incentivi al rientro. “La Plenaria ha confermato il ruolo del CGIE come spazio di ascolto e proposta su temi cruciali per le nostre comunità all’estero. Su diversi punti abbiamo riscontrato una positiva apertura da parte delle istituzioni.” “Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso disponibilità a valutare modifiche migliorative alla recente Legge sulla Cittadinanza, impegno che ha ricevuto anche l’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha dato una spinta fondamentale in questo senso. Il CGIE ha approvato una proposta articolata per il perfezionamento della normativa, così come ha condiviso una risoluzione chiave per la sicurezza del voto all’estero, tema centrale per la partecipazione democratica” spiega Spadafora in una nota. Nella V Commissione “Promozione Sistema Paese e Made in Italy”, di cui Spadafora è stata recentemente eletta Vicepresidente, si è discusso di fiscalità internazionale, doppia imposizione, riconoscimento dei titoli di studio e portabilità della sicurezza sociale. “Si tratta di aspetti essenziali per accompagnare la mobilità di imprese e lavoratori italiani nel mondo”, sottolinea. Con riferimento ai Paesi Bassi, Spadafora ha presentato e visto accolti due Ordini del Giorno per l’apertura di un ufficio consolare ad Amsterdam e di un consolato onorario a Eindhoven. “Sono presìdi richiesti da tempo che potranno offrire un servizio più capillare, in linea con la crescita della presenza italiana nel paese.” Un ulteriore punto approvato è stato il coinvolgimento del CGIE nella Conferenza Stato-Regioni per l’adeguamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nei comuni destinatari della Flat Tax al 7%, anche in vista delle politiche di rientro. “Un passo importante — commenta Spadafora — perché le politiche di attrazione devono poggiare anche su servizi sanitari adeguati per chi rientra.” Secondo Spadafora la 47ª Plenaria ha confermato l’importanza del CGIE come organo di partecipazione, ascolto e proposta per le molteplici realtà che compongono la mobilità italiana nel mondo. “C’è ancora molto da fare, ma il lavoro svolto in questi giorni rappresenta un passo nella giusta direzione,” conclude Spadafora.
MEDDA: INCENTIVI AL RIENTRO, LA NORMATIVA RESTI STABILE
(NoveColonneATG) Roma - Venerdì 20 giugno “presso il CNEL abbiamo discusso di agevolazioni per l’attrazione di capitale umano. Nel mio intervento ho rimarcato come il quadro normativo in materia sia evoluto nel corso degli anni, dal 2010 in poi. Il legislatore ha operato in modo ‘additivo’, ci siamo ritrovati con una normativa stratificata che ha creato non pochi pasticci fiscali, interpelli all’Agenzia delle Entrate, interventi normativi correttivi e così via. Il Decreto Crescita (2019) aveva messo un po’ di ordine per coloro che trasferivano la residenza in Italia a partire dal 2020 ed i numeri dei rientri avevano iniziato a dare risultati positivi ed incoraggianti. Purtroppo, con le variazioni - tagli - dell’ultima finanziaria - ci siamo ritrovati con un regime monco”. Lo scrive su Facebook Eleonora Medda, Consigliere CGIE Belgio in occasione della 47esima Assemblea Plenaria del CGIE che si è conclusa venerdì a Roma. “Ho sottolineato che la questione va ovviamente inquadrata in un’ottica più generale che guardi alle modalità di lavoro in Italia: salari bassi, contratti instabili, totale incertezza su formazione continua, meritocrazia, sbocchi di carriera e mancato ‘prestigio riconosciuto dal lavoro’. Gli incentivi vanno benissimo ma c’è bisogno di una visione politica più a lungo termine: una politica più incisiva per la creazione di posti di lavoro in Italia per tutte quelle persone che, spesso, sono costrette a partire data la mancanza di opportunità combinata con uno scarso sistema di welfare. Ho suggerito – spiega Medda - che nella nostra proposta come Consiglio Generale degli Italiani all’Estero -CGIE ci si dovrebbe concentrare non solo sul «brain drain» delle eccellenze e lavoratori altamente qualificati ma incentivare di più quel 70 % delle persone che emigrano con titoli di studio medi e bassi. Ho suggerito anche che avremmo bisogno di più certezza del diritto: una normativa quadro sugli incentivi al rientro che rimanga stabile e che non faccia tremare coloro che hanno deciso di intraprendere la scelta del rientro ad ogni legge finanziaria” conclude Medda nel suo post.
SORCE: AVANTI CON PROPOSTE CONCRETE
(NoveColonneATG) Roma - Si è conclusa a Roma la 47ª Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). “Sono stati giorni intensi di confronto, impegno e proposta su temi strategici per le nostre comunità nel mondo. Chi pensa che sia stata una comoda ‘vacanza romana’ dovrà ricredersi: il lavoro è stato serrato, le giornate piene, e i documenti approvati sono il frutto di un confronto vero, acceso e partecipato”, afferma Barbara Sorce, Consigliera CGIE - Svizzera. “L’assemblea si è svolta sotto la guida attenta e impeccabile della Segretaria Generale Maria Chiara Prodi, che ha saputo coordinare i lavori con rigore, visione e grande capacità di ascolto, garantendo ordine e sostanza a un’agenda fitta e complessa – prosegue -. Sono state elaborate proposte concrete su tre fronti fondamentali: Cittadinanza: È stata approvata una proposta condivisa per riformare la nuova norma sulla cittadinanza (Legge 74/2025), con particolare attenzione all’eliminazione delle limitazioni alla trasmissione della cittadinanza italiana da parte dei connazionali in possesso anche di un’altra cittadinanza. Il nostro obiettivo è chiaro: difendere il diritto alla cittadinanza come strumento di appartenenza, cultura e partecipazione attiva. Una cittadinanza inclusiva, accessibile e coerente con l’evoluzione della nostra emigrazione. Voto all’estero: presentata una risoluzione per rafforzare sicurezza, trasparenza e tracciabilità. Incentivi al rientro: avviata una riflessione sistemica per sostenere il rientro di giovani, famiglie e talenti. Non più solo agevolazioni fiscali, ma un sistema integrato che comprenda: riconoscimento dei titoli esteri; sostegno all’inserimento professionale e scolastico; accesso a servizi territoriali per l’integrazione. Una strategia strutturata, che favorisca rientri sostenibili e permanenti”. “Noi Consiglieri CGIE della Svizzera hanno inoltre presentato una serie di Ordini del Giorno, per rispondere a esigenze concrete delle nostre comunità sul territorio: 1. Miglioramento delle condizioni di attrattività delle sedi consolari – La carenza di personale e risorse, legata a condizioni contrattuali poco competitive, ha un impatto diretto sulla qualità e sulla continuità dei servizi offerti. 2. Aggiornamento degli indirizzi per la consegna dei plichi elettorali – Una misura necessaria per ridurre i tassi di mancato recapito e garantire il diritto di voto. 3. Apertura di uno sportello consolare a Losanna – Per avvicinare l’amministrazione consolare a un territorio oggi scoperto, con grande beneficio per cittadini e imprese”. “Il confronto con i rappresentanti delle istituzioni italiane, culminato nell’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha dato ulteriore forza al nostro impegno. Non ci siamo certo annoiati, né abbiamo fatto turismo: abbiamo lavorato con serietà per portare a Roma le istanze reali delle nostre comunità all’estero. Il lavoro continua. Con passione, responsabilità e la convinzione che i diritti degli italiani nel mondo non vadano solo celebrati, ma garantiti ogni giorno”, conclude Sorce.
VACCARO: I LAVORI DELLA PLENARIA SI TRADUCANO IN AZIONI CONCRETE
(NoveColonneATG) Roma - “L’ultima giornata della 47ª Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) si è svolta venerdì 20 giugno nella Sala Marco Biagi di Villa Lubin, sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL). Un luogo simbolico che sottolinea il legame tra le comunità italiane nel mondo e le istituzioni nazionali preposte allo sviluppo economico, sociale e occupazionale del Paese”. Così in una nota Carmelo Vaccaro, Coordinatore S.A.I.G. (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) e consigliere del Cgie. “A dare avvio ai lavori è stato l’intervento di saluto della Segretaria Generale, M. C. Prodi, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza di elaborare politiche efficaci per incentivare il rientro in Italia di professionisti, giovani laureati e famiglie emigrate negli ultimi decenni. Tra i punti evidenziati, la necessità di rendere più attrattivo il mercato del lavoro italiano, di semplificare le procedure burocratiche e di sostenere economicamente chi sceglie di ritornare, anche attraverso agevolazioni fiscali mirate. Il dibattito – continua Vaccaro - è proseguito con l’intervento del Responsabile della VII Commissione tematica del CGIE, “Nuove migrazioni e nuove generazioni”, presieduta da Matteo Bracciali. La Commissione ha ribadito l’impegno a dare continuità, con l’obiettivo di costruire progetti di cittadinanza attiva, scambio culturale e innovazione sociale. In particolare, si è discusso di come rafforzare i Comitati degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.) come strumento di rappresentanza e di servizio per le nuove generazioni, incoraggiandone la partecipazione diretta alla vita istituzionale e politica del Paese d’origine. “Di notevole interesse – sottolinea Vaccaro - è stata la relazione del dott. Michele Valentini, in rappresentanza del Gruppo Controesodo, che ha illustrato un’analisi dettagliata sugli strumenti normativi finora adottati per favorire il ritorno dei cittadini italiani emigrati, mettendone in luce punti di forza e criticità. Sono stati presentati dati aggiornati sui flussi di rientro e proposte concrete per migliorare la normativa esistente, con un focus sulla stabilità fiscale e sulla necessità di integrare le politiche di rientro con misure di supporto alla famiglia, all’alloggio e all’inserimento professionale. Numerosi Consiglieri hanno contribuito con interventi e domande mirate, portando all’attenzione questioni pratiche come la difficoltà di riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero, la scarsa informazione sui benefici fiscali e le criticità legate alla frammentazione delle competenze tra i diversi enti istituzionali”. “Un ulteriore momento di approfondimento si è avuto con la presentazione del dott. Gabriele Marzano, Responsabile Integrazione, Politiche Occupazionali e Interventi per l’Innovazione presso la Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro e Imprese della Regione Emilia-Romagna. Marzano ha illustrato la nuova legge regionale sull’attrazione dei talenti, soffermandosi sulle azioni previste per facilitare l’inserimento di professionisti qualificati nei settori strategici dell’economia regionale, con particolare attenzione a ricerca, sviluppo tecnologico e trasferimento di competenze alle imprese locali. La legge prevede, tra le altre misure, programmi di mentorship, incentivi all’assunzione e progetti di reinserimento per chi decide di rientrare in Italia dopo esperienze lavorative o di studio all’estero. L’intervento conclusivo è stato affidato a Paolo Masini, Presidente del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova, che ha sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare la memoria storica dell’emigrazione italiana, rendendola uno strumento di dialogo intergenerazionale e di promozione culturale all’estero. A chiusura dei lavori, l’Assemblea Plenaria ha proceduto al voto su mozioni e ordini del giorno presentati dai Consiglieri. Tra le richieste più urgenti figurano il potenziamento degli organici dei consolati, oggi insufficienti a far fronte alla crescente domanda di servizi da parte delle comunità italiane all’estero, e interventi specifici per migliorare l’efficienza amministrativa e la digitalizzazione dei servizi consolari. Sono state inoltre approvate – conclude Vaccaro - raccomandazioni indirizzate al Governo per una maggiore sinergia tra Ministeri, Regioni ed enti locali, al fine di rendere strutturali le politiche di sostegno al rientro e di rafforzare le reti di connazionali nel mondo come risorsa per l’internazionalizzazione del Paese. La giornata si è conclusa con l’auspicio che i lavori della 47ª Plenaria possano tradursi in azioni concrete e continuative, a beneficio di tutti gli italiani all’estero e di un’Italia sempre più aperta, dinamica e capace di accogliere le proprie energie migliori”.
ARCOBELLI: TORNI ORGANO EQUILIBRATO, PLURALISTA, INDIPENDENTE
(NoveColonneATG) Roma - “Law and Order”. È il motto di Vincenzo Arcobelli, membro del Consiglio generale degli italiani all'estero per gli Stati Uniti che ha preso parte alla 47esima Assemblea plenaria del Cgie, a Roma dal 16 al 20 giugno. Per Arcobelli è fondamentale il rispetto della legge ed è importante che “l’Assemblea Plenaria del CGIE” torni alla sua “sovranità e centralità”. Dice a 9colonne Arcobelli: “Oggi il CGIE è prevalentemente di parte, non autonomo e indipendente”. Il Consigliere eletto negli USA aggiunge: “Bisognerebbe far tornare il Cgie al suo ruolo nobile di organo equilibrato, pluralista, indipendente, apartitico ed istituzionale per l’esclusivo interesse delle collettività italiane all’estero”.
VIDEO / DI SANZO (PD): BENE CGIE SULLA CITTADINANZA, ORA LAVORARE ALLE MODIFICHE
(NoveColonneATG) Roma - L’Assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, che si è svolta a Roma dal 16 al 20 giugno, è stata “molto importante e rilevante, ha trattato tre temi fondamentali per gli italiani all'estero: la riforma della cittadinanza, la riforma del voto estero e gli incentivi al rientro”. Così a 9colonne Christian Di Sanzo, deputato del Pd eletto all’estero. Le mozioni e gli ordini del giorno del CGIE, spiega Di Sanzo, “invitano chi è al potere legislativo, come noi parlamentari, e chi è al Governo, a cambiare e a riformare determinati temi che riguardano gli italiani all'estero. In particolare, il tema della cittadinanza, dopo il decreto-legge del Governo Meloni che io ho trovato un vero e proprio attacco alle comunità all'estero perché impedisce anche a chi emigra oggi di trasferire la propria cittadinanza italiana ai nipoti”. “Anche il CGIE si è espresso in questo senso: la cittadinanza non può diventare un ostacolo anche per le nuove generazioni, che ora dovranno registrare i propri figli in consolato pagando 250 euro e chiedendo l'acquisto della cittadinanza italiana, non più un riconoscimento amministrativo come era – prosegue il deputato del Pd -. Il CGIE su questi temi ha chiesto una riflessione, anche alla luce delle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha detto che ci sono norme da rivedere dopo l’approvazione del decreto-legge”. “Adesso la parola deve passare al Governo e al Parlamento, dove tra l'altro stiamo già discutendo il Dl Servizi Consolari; quindi, sicuramente ci saranno occasioni per poter tornare su alcuni punti della riforma cittadinanza. Starà al Governo vedere se accogliere la nostra opinione oppure no. Noi ci speriamo e ci siamo per lavorare insieme” conclude Di Sanzo.
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VIDEO / ITALIA-COLOMBIA, CAPONERA (COMITES BOGOTA’): URGE ACCORDO SULLA SICUREZZA SOCIALE
(NoveColonneATG) Roma - “La Colombia è un Paese vivo e gli italiani che sono lì lo rappresentano nel migliore dei modi”. Antonello Caponera, presidente del Comites di Bogotá, il 20 giugno a margine dell’ultima giornata di plenaria del Consiglio generale degli Italiani all’estero, sottolinea l’importanza della nostra comunità nel Paese sudamericano (31mila iscritti all’Aire) spiegando esigenze e problematiche. “Abbiamo vari problemi e il più impellente è quello del riconoscimento di un accordo di sicurezza sociale tra la Colombia e l'Italia, vale a dire il riconoscimento reciproco dei contributi perché si rischia di lavorare nei due Paesi ma di non avere la pensione in nessuno dei due. L'Italia nel corso degli anni ha fatto vari accordi di sicurezza sociale con paesi all'estero ma la Colombia è stata sempre dimenticata. Abbiamo esposto il problema al Cgie e agli eletti all’estero”, afferma a 9colonne Caponera ricordando che i due Paesi “hanno festeggiato lo scorso anno i 160 anni di rapporti diplomatici”. Secondo il presidente del Comites di Bogotà la Colombia ha molte “opportunità di investimento per gli imprenditori italiani, ma purtroppo non ha un volo diretto con l'Italia” e questo “rallenta sia l'economia, sia il turismo, sia le opportunità di lavoro che possono esserci con un collegamento diretto”.
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VIDEO / CANEPA (CGIE PERU’): INTERVENIRE SU VOTO ESTERO E CITTADINANZA
(NoveColonneATG) Roma - “Sono stati giorni positivi, siamo arrivati a parecchie conclusioni soprattutto su questioni importanti su cui lavoriamo dall'inizio di questa legislatura”. Così a 9colonne Agostino Canepa, consigliere del Cgie eletto in Perù, il 20 giugno a margine della giornata conclusiva della plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. Durante la plenaria, il Cgie ha approvato due ordini del giorno su voto all’estero e modifiche alla legge sulla cittadinanza. Su quest’ultima, spiega Canepa, “non sono d’accordo al 100%. Per noi italiani che siamo in Sudamerica, più lontani dal nostro Paese rispetto ai connazionali in Europa, questa legge ha avuto un impatto maggiore”. Per quanto riguarda il voto all’estero, “siamo tutti d'accordo che bisogna cambiare le modalità, il voto per posta non funziona, ci sono sempre stati dei problemi”, conclude il consigliere del Cgie.
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VOTO ESTERO, CGIE APPROVA RISOLUZIONE: SI' A PIU' TRASPARENZA E NUOVE GARANZIE
(NoveColonneATG) Roma - Rafforzare le garanzie di sicurezza e trasparenza per gli italiani all'estero, a partire dal voto per corrispondenza, che nel breve termine "rimane il metodo migliore per garantire il diritto di voto fuori dai confini nazionali". È quanto chiede la relazione della Terza Commissione "Diritti Civili, Politici e Partecipazione" del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), che ha elaborato una serie di riflessioni e proposte operative per ridurre i rischi di brogli e migliorare l'affidabilità del processo elettorale. La risoluzione è stata approvata il 19 giugno dalla plenaria con 34 voti e favore e 10 astenuti.
Voto per corrispondenza. Al centro della relazione ci sono innanzitutto una serie di interventi sul sistema del voto postale, con l'obiettivo di renderlo più sicuro e tracciabile. La Commissione suggerisce che la stampa delle schede avvenga sotto la responsabilità diretta del Ministero dell'Interno, con l'apposizione di un timbro ufficiale che ne certifichi l'autenticità. Per quanto riguarda l'invio dei plichi elettorali, nei Paesi in cui i servizi postali risultano inaffidabili, si propone l'utilizzo della raccomandata da parte delle sedi diplomatiche, così da avere conferma della consegna e ridurre il rischio di dispersione o furto delle schede. I plichi non consegnati, inoltre, dovranno essere custoditi presso gli uffici consolari e i comitati elettorali, per garantirne l'inviolabilità e la trasparenza del processo.
Altro punto centrale è l'introduzione di sistemi di tracciabilità e corretta identificazione dell'elettore, attraverso l'uso di codici a barre o QR code stampati sulle buste contenenti le schede. Una misura che mira a rafforzare il controllo senza compromettere la segretezza del voto.
Sul fronte dello scrutinio, la Commissione apre alla possibilità di effettuare lo spoglio delle schede anche presso le sedi diplomatico-consolari, al fine di aumentare l'efficienza e la sicurezza della fase finale del processo elettorale.
Voto elettronico e al seggio. Nella relazione si guarda anche al futuro, valutando l'eventuale introduzione del voto telematico come alternativa possibile. Tuttavia, viene sottolineato che si tratta di una soluzione da sviluppare con cautela, e comunque da considerare nel medio-lungo termine, una volta garantiti alti standard di sicurezza e accessibilità. Più concreta, invece, la proposta di estendere il voto al seggio, ispirandosi al modello utilizzato per le elezioni europee: ovvero prevedere la possibilità di recarsi fisicamente al voto in sedi prestabilite, mantenendo comunque l'opzione del voto postale per gli elettori che vivono troppo lontano dai seggi. La Commissione propone inoltre la creazione di un albo degli elettori all'estero, che possa aiutare a monitorare meglio l'effettiva partecipazione e rafforzare il legame tra cittadino e rappresentanza. Più informazione nelle comunità italiane nel mondo. Infine, la relazione insiste sulla necessità di una capillare campagna informativa presso tutte le comunità italiane all'estero, per promuovere una partecipazione consapevole e informata, contrastare la disinformazione e favorire la trasparenza dell'intero processo. La plenaria ha integrato il documento chiedendo di "sottoporre all'immediata attenzione di deputati e senatori e delle commissioni parlamentari preposte" le richieste e i suggerimenti contenuti nella risoluzione.
VOTO ESTERO, PORTA (PD): ENTRO L’ESTATE ALMENO UNA NUOVA METODOLOGIA PER LA RIFORMA
(NoveColonneATG) Roma - Una riforma delle modalità di voto per gli italiani all'estero "è un tema non più rinviabile che deve affrontare questa legislatura, e credo che lo pensino anche i parlamentari non eletti all'estero. Abbiamo un obbligo morale verso le comunità italiane all'estero, e rivolgo un appello: se fosse possibile dovremmo arrivare già entro la pausa estiva almeno alla definizione di una metodologia da applicare poi l'anno prossimo" in una proposta di legge". Così il deputato del Partito democratico, eletto all'estero, Fabio Porta, nel corso della plenaria del Cgie, nella mattinata del 19 giugno dedicata alla discussione sulla messa in sicurezza del voto all'estero: "Ora abbiamo la certezza che non esiste il voto perfetto, ma sappiamo anche che esiste un voto imperfetto, che il voto online va scartato. Credo all'incrocio di più sistemi, per esempio il voto per corrispondenza e il voto ai seggi".
VOTO ESTERO, RICCIARDI (PD): IL CGIE PUNGOLI LA POLITICA SU RISORSE ADEGUATE
(NoveColonneATG) Roma - "Il tema è come affrontare il voto, e dobbiamo affrontarlo come diritto universale e inviolabile. La domanda è dove è l'equilibrio tra la modalità migliore e il costo. Come CGIE dovete pungolare la politica nel pretendere che ci siano adeguate risorse per l'espletamento di un diritto fondamentale: non ci sono mediazioni su questo, le mediazioni ci possono essere sulle modalità. Noi siamo disponibili a ragionare su tutto ma fateci capire il pacchetto". Così il deputato del Partito democratico eletto all'estero, Toni Ricciardi, nel corso della sessione della plenaria del CGIE, il 19 giugno, dedicata alla riforma del voto degli italiani all'estero. "Ci batteremo con tutti gli strumenti democratici possibili - spiega Ricciardi - ricordandoci che la legge elettorale è materia parlamentare: che il governo non si arroghi una delega per scrivere le regole del gioco".
ISTITUITO UN PREMIO DEDICATO A MICHELE SCHIAVONE
(NoveColonneATG) Roma - L'assemblea plenaria del CGIE ha approvato il 19 giugno l'istituzione di un premio dedicato alla memoria di Michele Schiavone, ex segretario del Consiglio generale degli italiani all'estero. Il premio avrà cadenza annuale e sarà assegnato a persone o associazioni che abbiano operato a favore delle comunità italiane nel mondo.
CITTADINANZA, GIACOBBE (PD): LAVORO CGIE FONDAMENTALE PER MODIFICHE A LEGGE
(NoveColonneATG) Roma - “La plenaria del CGIE ha confermato come la nuova legge sulla cittadinanza debba essere rivista e corretta. Insieme possiamo portare avanti un lavoro capace di riequilibrare una norma che, ad oggi, vede discriminare i cittadini italiani all’estero, negando loro diritti e opportunità”. Lo ha dichiarato il Senatore del Partito Democratico, Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione estero Africa Asia Oceania Antartide. “Voglio ringraziare – ha proseguito Giacobbe – tutti i consiglieri, l’Ufficio di Presidenza e il Segretario Generale, Maria Chiara Prodi, per aver portato avanti una discussione significativa e soprattutto orientata alla tutela e alla valorizzazione dei diritti dei nostri connazionali nel mondo. Questo lavoro comune è fondamentale per costruire una nuova legge più giusta e inclusiva, capace di rappresentare davvero la realtà e le aspirazioni di chi vive e opera fuori dal Paese”. “La strada è ancora lunga – ha concluso Giacobbe –, ma sono certo che con impegno e determinazione sapremo arrivare ad una soluzione condivisa e degna dell’Italia e dei milioni di italiani che risiedono all’estero”.
APPROVATE LE PROPOSTE DI MODIFICA DELLA LEGGE SULLA CITTADINANZA
(NoveColonneATG) Roma - Continuano a Roma i lavori del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Il 18 giugno, nella sua prima giornata di lavori assembleari il CGIE ha approvato a maggioranza un ordine del giorno con il quale propone al Parlamento di introdurre modifiche alla riforma sulla cittadinanza. L’approvazione del documento è arrivata dopo un intenso dibattito e una giornata di lavori che si è aperta con la relazione di Governo presentata dal sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli e della segretaria generale del CGIE Maria Chiara Prodi. “Sicuramente la giornata ha messo un punto rispetto all’apertura che abbiamo ricevuto sia dal Governo che dal Presidente della Repubblica. Entrambi ci hanno invitato a dare un segnale chiaro, affinché potessimo incidere sulla nuova legge della cittadinanza e migliorarla, tenendo conto delle difficoltà che riscontrano le comunità all’estero” ha detto a 9colonne Filippo Ciavaglia, consigliere di nomina governativa all’interno del CGIE e Presidente della III Commissione Tematica – Diritti Civili e Partecipazione. “Sono molto soddisfatto del fatto che, all’interno del Consiglio, abbiamo una maggioranza assoluta — e molto solida — che condivide l’idea che la nuova legge sulla cittadinanza contenga criticità gravi e debba essere modificata. Almeno da questo punto di vista, il Consiglio si è mostrato compatto e unito” ha aggiunto Daniel Taddone, consigliere Cgie eletto in Brasile e Vicepresidente della III Commissione Tematica – Diritti Civili, Politici e Partecipazione. Prodi in apertura del suo intervento, ha sottolineato come le considerazioni espresse lunedì dal Presidente della Repubblica durante l’incontro al Quirinale abbiano “confermato la necessità di un maggiore protagonismo del CGIE”. Il dibattito è stato arricchito dagli interventi degli onorevoli Fabio Porta, Andrea Di Giuseppe, Christian Di Sanzo e dei senatori Andrea Crisanti, Francesco Giacobbe e Roberto Menia.
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VIDEO / CITTADINANZA, PRODI (CGIE): CELEBRATA LA DEMOCRAZIA
(NoveColonneATG) Roma - “Quando si celebra la democrazia, quando un Consiglio si ritrova dal vivo dopo un anno per discutere temi cruciali per le nostre comunità all’estero, è sempre un grande privilegio, un grande onore e una grande responsabilità. Abbiamo ricevuto segnali istituzionali forti: dal Ministero degli Esteri e ieri (17 giugno, ndr) - con un momento davvero straordinario - dal Presidente della Repubblica”. Lo dichiara a 9colonne Maria Chiara Prodi, segretaria generale del Cgie a conclusione, il 18 giugno, della giornata di lavori del Cgie, riunito a Roma in questi giorni. “Oggi era il nostro turno: dovevamo essere chiari nelle richieste, mettere nero su bianco ciò che per noi è fondamentale. Lo abbiamo fatto, con sei punti che abbiamo formalmente consegnato al Sottosegretario Silli. Speriamo che siano presi in seria considerazione, perché ognuno deve fare la propria parte. Era essenziale che noi dimostrassimo concretamente il nostro legame con le comunità che rappresentiamo”, conclude Prodi a proposito del documento consegnato a Silli con proposte di modifica alla legge sulla cittadinanza.
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VIDEO / CITTADINANZA, SILLI: RIFORMA NECESSARIA, DAL CGIE SINTESI CHIARA
(NoveColonneATG) Roma – “La riforma di cui parliamo non è ideologica o di parte. È una riforma necessaria. Può piacere o no, ma se c’è una maggioranza politica che la sostiene. È normale che si vada avanti” dichiara Giorgio Silli, Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale con delega agli italiani nel mondo in conclusione della giornata di lavori del Cgie il 18 giugno a Roma. “Solo la legge di Dio è perfetta, quella degli uomini è sempre migliorabile. Ecco perché, anche se oggi chiudiamo con una sintesi chiara, non dobbiamo escludere che alcune proposte possano essere accolte e adattate in altri contesti” aggiunge. “Credo che il CGIE abbia fatto esattamente ciò per cui esiste: discutere, confrontarsi, proporre” conclude.
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CITTADINANZA, TAJANI: È UNA COSA SERIA, CON LA LEGGE BASTA IMBROGLI
(NoveColonneATG) Roma – La legge sulla Cittadinanza voluta dal Governo “ha rimesso le cose in ordine: era arrivato il momento di porre fine agli imbrogli". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo il 16 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli Italiani all’estero. “Troppe persone lucravano sull'italianità. Il Parlamento, se crede, può modificare la legge, ma non si potevano più tollerare le agenzie di malaffare che facevano soldi facendo ottenere passaporti italiani a chi non ne aveva diritto - prosegue Tajani -. C'erano agenzie che procuravano documenti fasulli, c'erano i ‘black Friday’ della cittadinanza in Argentina e Brasile. Ho trascorso tanto tempo da italiano all'estero, so cosa significa e la cittadinanza è una cosa seria”.
TAJANI: AL LAVORO SENZA SOSTA PER MIGLIORARE I SERVIZI CONSOLARI
(NoveColonneATG) Roma – "Stiamo lavorando senza sosta per migliorare i servizi per tutti gli italiani all'estero. Entro l'anno il rilascio della carta di identità elettronica sarà esteso a tutti gli uffici consolari. Le Ambasciate e i Consolati sono sempre più centri di servizi rapidi e affidabili per i cittadini e per le imprese. Abbiamo avviato anche una solida collaborazione con l'Inps, siamo al lavoro su tante altre iniziative, dal turismo delle radici alla diplomazia sportiva". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo il 16 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. “Abbiamo predisposto un'ampia riforma del Maeci sempre più in linea con le esigenze di cittadini e di imprese, con una direzione generale per i servizi di cittadini all'estero e le politiche migratorie ed una per la cibernetica e l'informatica. In questo quadro ho anche nominato un nuovo direttore generale per gli italiani all'estero, Silvia Limoncini. Ringrazio il direttore Vignali che ha fatto un grande lavoro in tutti questi anni, e che presto sarà chiamato a guidare una nostra ambasciata”. “Ci sono circa 20mila italiani in Israele, 500 in Iran: la situazione, anche dei nostri concittadini, è veramente complicata. Dobbiamo assisterli nel modo migliore, la mia priorità è quella della sicurezza di tutti i nostri connazionali che vivono in questo momento nelle aree di crisi”.
SILLI: IMPEGNO PER VALORIZZARE LA RETE CONSOLARE
(NoveColonneATG) Roma - "Abbiamo proseguito nell'azione di valorizzazione della rete consolare Onoraria, sia come network capillare a supporto delle nostre collettività, sia come strumento a sostegno della promozione integrata dell'Italia. Un primo importante risultato è l'essere riusciti ad incrementare già nel corso del 2024 la dotazione del capitolo di bilancio dedicato agli Uffici di Seconda Categoria, attestato sulla cifra 1,5 milioni di euro; su cifra analoga dovremmo poter contare anche per l'anno in corso". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Ulteriore positivo sviluppo è l'essere riusciti ad erogare, nella prima metà di quest'anno, anticipi nelle assegnazioni a quei Consoli Onorari che si sono dimostrati particolarmente attivi nell'erogazione dei servizi consolari - ha proseguito Silli -. Altri progressi, favoriti dalle innovazioni procedurali introdotte dalla Circolare 7/2024 nei processi di istituzione di nuove sedi e di nomina dei titolari, riguardano l'ampliamento e consolidamento della rete onoraria: nell'ultimo anno sono stati aperti 8 nuovi Uffici onorari, di cui 2 negli Stati Uniti (Nashville e Boise), 1 in Australia (Darwin), 2 in America Latina (Oaxaca in Messico e Manta in Ecuador), 1 in Indonesia (Dili), 1 in Uzbekistan (Samarcanda), e 1 in Spagna (Es Castell), ai quali si aggiunge l'insediamento di 31 nuovi titolari di Uffici onorari in tutto il mondo. In totale sono oggi 509 le Sedi onorari, di cui 226 nelle Americhe, 181 in Europa, 42 in Africa, 40 tra Asia e Oceania e 20 nell'area Mediterraneo-Medio Oriente". "Ad ulteriore affinamento, stiamo altresì incoraggiando sempre più le Sedi di I Categoria a proporre razionalizzazioni della propria RETE onoraria, per eliminare sedi inattive da anni o in cui non è più presente una rilevante collettività, o suggerendo in maniera mirata nuove aperture - ha sottolineato il sottosegretario agli Esteri -. A questo processo di razionalizzazione, che vede anche il coinvolgimento del CGIE, hanno sinora dato seguito Sedi consolari in Brasile (San Paolo e, più di recente, Porto Alegre e Curitiba), Australia e Finlandia, nonché a breve Miami e Sydney". "Prosegue infine il potenziamento dei servizi di prossimità erogati dalla RETE dei Consoli Onorari nell'ambito del progetto digitale 'Funzionario Itinerante Consoli Onorari' (FICO). Esso ad oggi coinvolge 207 Consoli Onorari operativi in 77 Paesi, dotati di postazioni mobili per la raccolta dei dati biometrici e personali necessari all'avvio delle pratiche di rilascio del passaporto. Grazie a questa RETE capillare nel corso del solo 2024 sono state avviate istruttorie per quasi 47.000 passaporti, pari all'8% del totale dei documenti emessi dalla rete consolare, con un impatto significativo in termini di accessibilità ed efficienza del servizio", ha concluso Silli.
SERVIZI CONSOLARI, SILLI: AUMENTANO I RILASCI DI PASSAPORTI E CIE
(NoveColonneATG) Roma - "Dal lato dell'offerta di servizi consolari continuiamo a registrare una crescita del numero dei connazionali residenti all'estero che si iscrivono nei registri consolari. Tra aprile 2024 e aprile 2025 l'incremento è stato del 3%, con passaggio da 7.016.252 a 7.235.064 iscritti. Quantitativamente importante è stata anche la richiesta di passaporti: tra gennaio e aprile del 2025 sono stati emessi 185.410 libretti. In parallelo, abbiamo assistito ad un'accelerazione dei rilasci di Carte d'identità elettroniche (CIE), pari a 61.895, pari al + 9% rispetto al primo quadrimestre del 2024. Questo risultato è da ascriversi sia all'attivazione a partire dal maggio 2024 di 54 nuove Sedi in Paesi Extra-UE abilitate al rilascio, sia alla necessità di sostituire tempestivamente le attuali Carte d'identità cartacee (CIC), la cui validità cesserà a partire dal 3 agosto 2026". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Proprio in questa prospettiva, siamo impegnati pertanto con il Ministero dell'Interno e con il Poligrafico dello Stato ad attivare, entro il corrente anno, il servizio di rilascio della CIE anche nelle rimanenti 34 sedi Extra-UE, giungendo così alla copertura dell'intera rete diplomatico-consolare", ha concluso Silli.
SERVIZI CONSOLARI, SILLI: AL LAVORO PER SEMPLIFICAZIONE
(NoveColonneATG) Roma - "Sono state portate all'attenzione del Parlamento proposte legislative in materia di servizi consolari. Il Governo ha infatti proposto di modificare alcuni requisiti per l'iscrizione all'AIRE, con riferimento agli impiegati pubblici inviati all'estero e ai cittadini operanti presso organizzazioni internazionali o l'Unione Europea. È stata prevista una semplificazione delle procedure sul rimpatrio, per un migliore allineamento tra gli schedari consolari e l'anagrafe nazionale. Viene anche aggiornato il processo di rilevazione degli Italiani all'estero per integrarlo nel censimento permanente della popolazione". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "In materia di passaporti, si è allineata la legge, che ha quasi 60 anni, all'evoluzione normativa e sociale. Altre novità riguardano infine le dichiarazioni di viaggio per minori e l'obbligo di denuncia alle Autorità locali per smarrimento o furto del passaporto - ha proseguito Silli - La continua crescita della presenza dei connazionali all'estero è in ogni caso di forte stimolo al costante miglioramento dell'erogazione dei servizi consolari attraverso la semplificazione, l'innovazione e una sempre maggiore digitalizzazione".
SILLI: NEL 2024 ASSISTITI OLTRE 2.000 DETENUTI ALL'ESTERO
(NoveColonneATG) Roma - "Speciale rilevanza tra i servizi forniti dalle Sedi diplomatiche mantiene l'assistenza portata ai connazionali in difficoltà. Nel 2024 il MAECI ha assistito più di 2.000 cittadini detenuti all'estero, ha organizzato 40 rimpatri sanitari e 5 voli di Stato in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri; sono stati gestiti 564 casi di minori contesi (di cui 10 conclusi con il rientro in Italia del minore)". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Nei soli primi cinque mesi del 2025 sono stati già registrati 835 nuovi casi di connazionali detenuti all'estero e 50 nuovi casi di minori contesi, mentre irimpatri sanitari organizzati sono stati 35 - ha proseguito Silli -. Un'attenzione qualificata è stata rivolta ai predetti casi dei minori contesi o sottratti a livello internazionale. Si tratta, come noto, di vicende estremamente delicate, la cui gestione avviene mantenendo come obiettivo principale il superiore interesse del minore".
VENEZUELA, SILLI: ASSISTENZA A 11 DETENUTI ITALIANI
(NoveColonneATG) Roma - "L'attenzione resta elevata sui casi dei connazionali detenuti all'estero. Particolarmente cruciale è l'assistenza prestata agli 11 cittadini italiani attualmente in carcere in Venezuela per motivazioni politiche. Su questo fronte, in virtù dei costanti sforzi dell'Ambasciata e del Consolato Generale a Caracas, in raccordo con la Farnesina e con il prezioso supporto della Comunità di Sant'Egidio, registriamo il grande risultato della liberazione di Alfredo Oreste Schiavo, detenuto in Venezuela dal 2020 e rientrato in Italia lo scorso 6 maggio". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno.
SILLI: CON ITALEA PER RINFORZARE I LEGAMI CON GLI ITALODISCENDENTI
(NoveColonneATG) Roma - Il Programma Italea dedicato al turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Esteri, "ha l'obiettivo di rinforzare i legami con gli italodiscendenti nel mondo, l'intento è di favorire la crescita economica dei piccoli borghi, favorire un modello di turismo sostenibile e l'occupazione giovanile". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Nel 2024, Anno del Turismo delle Radici, 816 piccoli borghi hanno accolto i viaggiatori delle Radici, organizzando 740 eventi che hanno coinvolto circa 150mila persone - ha spiegato Silli -. Il Ministero ha organizzato 19 missioni all'estero, in 13 paesi, con una partecipazione di oltre 1,5 milioni di persone. C'è stata una positiva risposta degli stakelhonder, con 13 regioni che hanno partecipato alle missioni all'estero di Italea. Sono 730 i partner associati al Progetto tra cui Ita Airways e Poste Italiane". "In occasione del Giubileo, infine, l'Ambasciata della Santa Sede in Italia ha organizzato un importante evento per valorizzare il turismo delle radici con la regione Calabria ambasciatrice del Giubileo", ha concluso Silli.
SILLI: INTESA CON L’INPS PER EDUCAZIONE PREVIDENZIALE
(NoveColonneATG) Roma - "Nella prospettiva di un ampliamento dei servizi offerti dalla Rete diplomatico-consolare, Tajani ha firmato, il 27 maggio, un importante Protocollo d'intesa con l'INPS per promuovere - anche con il coinvolgimento delle Sedi diplomatico-consolari - iniziative di educazione previdenziale dei cittadini italiani residenti all'estero". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Abbiamo quindi previsto l'avvio di una apposita campagna informativa tramite la quale i nostri connazionali all'estero - e fra loro una particolare attenzione sarà riservata alle giovani generazioni - potranno prendere conoscenza delle grandi opportunità offerte dal nostro sistema previdenziale, in particolare nella sua componente integrativa - ha proseguito Silli -. Il MAECI metterà a disposizione quale veicolo di divulgazione la propria rete all'estero, pubblicando avvisi e post sui siti web ed i profili social del Ministero e delle Sedi. Ulteriori campagne di comunicazione potranno essere concordate e realizzate di comune accordo tra le Parti, nell'arco dei prossimi tre anni".
EMIGRAZIONE, SILLI: AL LAVORO PER SENSIBILLIZZARE I GIOVANI NELLE SCUOLE
(NoveColonneATG) Roma - "Il Maeci ha condiviso con il ministero dell'Istruzione un'intesa preliminare per sensibilizzare i giovani nelle scuole sul tema dell'emigrazione". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Solo una piccola parte dell'opinione pubblica italiana conosce la storia e i numeri dell'emigrazione e formare le nuove generazioni è fondamentale. I passi successivi - ha proseguito Silli - è una definizione condivisa del materiale didattico con il possibile coinvolgimento dei musei dell'emigrazione in Italia e all'estero".
VOTO ESTERO, ESPERTI AL CGIE: SISTEMA VA RAFFORZATO, SEGGIO RESTA UNICO STRUMENTO SICURO
(NoveColonneATG) Roma - Il sistema elettorale per gli italiani all’estero, in assoluto, non presenta criticità strutturali, ma sicuramente vulnerabilità che possono prestarsi a usi impropri. E va quindi migliorato. È quanto emerso il 19 giugno dalle relazioni del professor Saverio D’Auria e del dottor Stefano Quintarelli, intervenuti sulle criticità del sistema attuale e sugli scenari futuri, in occasione della plenaria del Cgie. D’Auria, nella sua analisi storica delle elezioni all’estero, ha sottolineato che “alcune criticità sono state usate solo da poche mele marce” e che “alcune elezioni sono completamente esenti da brogli, per esempio i referendum”. I brogli, quindi, “sono insiti nel sistema elettorale, non strutturali”. Tra le principali criticità, la possibilità che vengano “stampate schede false in loco o schede vere ma trafugate dalle cassette postali o acquistate (è successo nel 2013)”. A rendere il sistema fragile è anche la “consegna spontanea delle schede a familiari e associazioni, che lo rende paragonabile a un voto per procura”. Sulla possibilità di passare al voto elettronico, però, D’Auria è netto: “Il voto elettronico prevede una alfabetizzazione che a mio parere non è presente, pochi italiani all’estero hanno lo SPID e averlo è una via crucis”. Inoltre, “non è sicuro perché si può vendere il proprio voto”. Secondo il docente, “l’unico metodo sicuro è la raccolta presso un seggio, come succede per le elezioni europee dove non ci sono segnalazioni di brogli”. Altre proposte di miglioramento includono “l’uso di certificati in carta filigranata stampata in Italia” e la necessità di “aumentare la sensibilità della comunità al voto”. Il dottor Stefano Quintarelli ha fornito un’analisi tecnico-scientifica degli scenari futuri, a partire dalla possibilità di voto da remoto: “Il voto online non può garantire che il voto sia libero, integro e segreto contemporaneamente per ragioni tecniche”. L’idea di un accesso via SPID è, secondo lui, “molto affascinante, ma bisogna fare affidamento per l’accesso e la gestione delle procedure a chi gestisce il sistema”. Quintarelli ha poi ridimensionato l’entusiasmo verso l’e-voting: “Il voto elettronico nel mondo è meno diffuso di quanto si pensi”. In Svizzera “viene fatto ma ci sono stati dei problemi e ci sono delle riflessioni”, mentre in Estonia, “che è un Paese giovane e non aveva infrastrutture amministrative, e anche lì ci sono parecchie contestazioni per l’esclusione dei russofoni delle zone rurali”. In generale, “si riscontra più facilmente in democrazie guidate”. Anche per Quintarelli “l’unico metodo sicuro è il seggio”, pur precisando che è “necessario ma non sufficiente perché solo il 10% dei presidenti di seggio segue le regole”. La proposta è quella di valutare anche l’utilizzo di voting machine come quelle in uso nelle elezioni degli Stati Uniti. Entrambi gli esperti concordano sull’opportunità di intervenire con una riforma: “Il voto elettronico non sarebbe esente da tutti i problemi, il metodo misto sarebbe un miglior compromesso”, ha concluso D’Auria. L’obiettivo, per entrambi, è rafforzare fiducia, legalità e trasparenza, senza rinunciare al diritto di voto per milioni di italiani all’estero.
PRODI: PUNTARE SU LINGUA E CULTURA, LA CITTADINANZA SIA CONSAPEVOLE
(NoveColonneATG) Roma – Cittadinanza, voto estero, incentivi al rientro. Sul tavolo del Consiglio generale degli italiani all’estero, riunito in plenaria fino a venerdì a Roma, ci sono questioni fondamentali per le nostre comunità all’estero. “Sono temi centrali, temi ‘scottanti’: questo significa che c'è passione e penso che questo sia il primo insegnamento che il CGIE dà alla politica italiana”, ha detto a 9colonne Maria Chiara Prodi, segretaria generale del Cgie, a margine dalla prima giornata di plenaria, il 16 giugno. Il tema che ha suscitato più “emozioni” è sicuramente quello della cittadinanza, che ha cambiato le regole per gli italo-discendenti: “Tocca il senso di appartenenza – riflette Prodi -, le comunità in giro per il mondo si sono svegliate una mattina con una legge che ha stravolto quello che era il senso della cittadinanza per il nostro paese fino al giorno prima. Siamo i primi a voler difendere la necessità di aggiornare le leggi, di riformare, ma vogliamo che le domande che ci facciamo siano quelle giuste e permettano di prendere delle decisioni che tutelino le comunità e soprattutto tutelino una visione dell'Italia e del futuro nella quale la comunità residente e la comunità non residente sono unite e sono parte dello stesso popolo”. “Noi svolgeremo pienamente il nostro ruolo e ad ogni disegno di legge, ad ogni circolare, saremo presenti – sottolinea la segretaria del Cgie -. È però molto più utile e interessante fare un ragionamento di insieme, che per noi è sempre stato quello della cittadinanza consapevole. Cerchiamo soprattutto di verificare il legame effettivo, non legato a un'occorrenza ma a una vera volontà di far parte di una comunità civile e la lingua italiana, per esempio, è uno dei primi elementi”. Proprio sulla lingua italiana, ci sono una serie di attori, tra cui la Società Dante Alighieri, a sostegno della promozione e della diffusione. “Noi vogliamo, e sarà una proposta che faremo all'assemblea plenaria, dedicare i prossimi sei mesi proprio alla lingua, alla cultura e alla storia dell'emigrazione perché queste priorità, che noi abbiamo messo nel primo semestre, non fanno che ricondurci alla necessità di spiegare agli italiani residenti in Italia la storia dell'emigrazione e di rinforzare insieme il ruolo della lingua e della cultura italiana nel mondo che è canale di relazioni positive, di pace e di protagonismo delle nostre comunità”, conclude Prodi assicurando che “in questi giorni faremo molte cose che getteranno le basi a percorsi importanti e strategici per il futuro”.
PRODI: PORTARE IL CGIE AL CENTRO DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI
(NoveColonneATG) Roma – “Tanta strada è stata fatta quest’anno. Tanto ancora c’è da fare. È stato un anno di investimento e di trasformazione, un anno di lavoro fatto con una visione chiara: il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) è un organismo di persone che lavorano a titolo gratuito, mosse dalla volontà di accorciare le distanze tra l'Italia e connazionali all'estero, per il bene di entrambe le parti". È sì un organismo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi che interessano le comunità all’estero ma “non nel senso di consulenza tecnica: siamo consulenti perché siamo a contatto con la vita vera di milioni di italiani nel mondo, tramite le reti associazionistiche e di rappresentanza che ci hanno eletto". “Rivendichiamo la centralità del Consiglio Generale nella vita democratica del nostro Paese, perché rivendichiamo la centralità degli italiani all'estero”. A parlare è Maria Chiara Prodi, originaria di Bologna, classe ’78, segretaria generale del CGIE da un anno, al suo secondo mandato al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Prodi parla a 9colonne qualche giorno prima dell’avvio dei lavori dell’Assemblea plenaria - la 47esima – in programma a Roma fino al 20 giugno. Tanti gli appuntamenti e i temi da discutere. La prima tappa - un passaggio significativo e di grande importanza per la rappresentanza degli italiani all’estero – è stata il Quirinale: i 63 Consiglieri del CGIE sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il pomeriggio del 17 giugno. “Il Cgie è un ‘canale’ tra gli italiani all’estero, l’Italia e le sue istituzioni e viceversa” spiega Prodi, residente in Francia dove è direttrice della Maison de l’Italie. “La legge istitutiva dice che il CGIE rappresenta le comunità italiane presso tutti gli organismi che mettono in essere delle politiche per gli italiani all’estero. Quindi per esempio anche le Regioni, i Comuni: siamo a disposizione perché è la nostra missione, ma è anche un obbligo di legge per le istituzioni consultarci”. “Il CGIE è un luogo di incontro e confronto, di ascolto e poi di sintesi” continua Prodi, che assicura che nell’ultimo anno “c’è stata una interlocuzione regolare con Comites e InterComites” e che si prepara ora per una settimana intensa: “I nostri territori sono in subbuglio per la legge di cittadinanza, sarà il cuore del nostro confronto, ma non il solo. Mi aspetto posizioni appassionate, ma chi cerca il confronto serio non le teme. Diversa cosa sono le polemiche sterili, che voglio credere appartengano al passato”. Prodi ha tenuto mercoledì 18 giugno la sua relazione presso la sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio dei ministri, a cui ha fatto seguito un dibattito con i consiglieri. Tra le tematiche da affrontare ci sono la cittadinanza, la messa in sicurezza del voto all’estero e gli incentivi al rientro che saranno poi portate a sintesi con l’elaborazione di proposte e pareri da sottoporre al Legislatore "con la preziosa collaborazione del CNEL, con cui firmeremo una dichiarazione di intenti" precisa la Segretaria. “Crediamo nel valore di una cittadinanza consapevole, responsabile, non passiva” dice Prodi che ammette che le difficoltà non mancano: basti pensare a quanto il CGIE è stato penalizzato nei finanziamenti. Un altro aspetto critico - per la Segretaria - riguarda la “presenza italiana all’estero che è aumentata del 90% negli ultimi vent’anni” senza dimenticare “la crisi della democrazia” che può essere superata solo da un ritorno del dialogo, solo con la partecipazione: “Un’organizzazione come il CGIE è un organismo collegiale” che si propone di coordinare una collettività da oltre 6 milioni di persone. “L’ascolto, la discussione generale su tutti i temi è la nostra caratteristica e forza”. “Se quest’anno non ho rilasciato dichiarazioni o lanciato comunicati stampa a mio nome è perché credo fermamente nella collegialità del Consiglio Generale. Quello che conta – conclude Prodi – è portare il CGIE al centro delle relazioni istituzionali”.
PRODI: IL CGIE SIA PROTAGONISTA, LE PAROLE MATTARELLA SONO UN FARO
(NoveColonneATG) Roma - "Le parole del Presidente Mattarella hanno confermato la necessità di un protagonismo del Cgie. Le sue parole sul voto estero, sui giovani e sull'apertura alle modifiche sulla legge della cittadinanza saranno il nostro faro". Lo ha detto la segretaria generale del Cgie, Maria Chiara Prodi, intervenendo il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "È un'occasione storica che non va sprecata", ha concluso Prodi.
CONSIGLIERI DI CDX: GRAZIE MATTARELLA, DA PRODI INTERVENTO DI PARTE
(NoveColonneATG) Roma – “Esprimiamo un sincero e profondo ringraziamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le parole di apprezzamento e di attenzione rivolte al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e, più in generale, per la costante vicinanza dimostrata e lo spirito di servizio in favore delle comunità italiane nel mondo. Stupisce, invece che la Segretaria Generale, sul delicato tema della cittadinanza, abbia scelto di improntare il suo intervento non già a un approccio super partes, come il suo ruolo richiederebbe, bensì a una visione marcatamente di parte. In una sede di così alto valore istituzionale, ci saremmo aspettati maggiore equilibrio, responsabilità e volontà di rappresentare tutti. In vista della sessione Plenaria che si apre domani, non faremo mancare come sempre il nostro contributo fattivo e costruttivo, come si aspettano i nostri connazionali all'estero”. Così in una nota i consiglieri di centrodestra del CGIE.
VIDEO / MANGIONE (CGIE): BENE MATTARELLA SU CITTADINANZA E VOTO ESTERO
(NoveColonneATG) Roma - "Si può riassumere il successo di questi primi due giorni di plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero attraverso l'incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è intervenuto rassicurandoci sui temi che ci stanno particolarmente a cuore". Lo ha detto a 9colonne Silvana Mangione, Vicesegretaria Generale del CGIE per i Paesi Anglofoni extraeuropei, il 18 giugno a margine della plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Prima di tutto, le modifiche e i miglioramenti necessari alla nuova legge sulla cittadinanza e poi la protezione del diritto di voto degli italiani all'estero, senza limitare o addirittura togliere questo diritto sancito dalla Costituzione", ha concluso Mangione.
Per vedere l’intervista video realizzata da 9colonne:
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VIDEO / CITTADINANZA, MEDDA (CGIE): CONTIAMO SU POSSIBILI APERTURE
(NoveColonneATG) Roma - "Il tema della cittadinanza è all’ordine del giorno, e abbiamo registrato delle possibili aperture da parte del Ministro degli Esteri e del Presidente della Repubblica. È una questione che ci tocca da vicino, anzi, molto vicino" dichiara Eleonora Medda, Consigliere CGIE Belgio in occasione della 47esima Assemblea Plenaria del CGIE. "Per me, e per gli italiani in Europa, è prioritario sottolineare quanto sia discriminatorio e sproporzionato il blocco previsto per le persone con doppia cittadinanza italiana, che per noi rappresenta un simbolo d’integrazione. Abbiamo lottato molto per questo, e io stessa ne sono un esempio. Sono nata, cresciuta e ho studiato in Italia e poi sono emigrata" spiega. "Dopo dieci anni all’estero ho deciso di acquisire la cittadinanza del Paese in cui vivo, per poter esercitare pienamente i miei diritti civili e politici. E oggi mi ritrovo discriminata dal fatto che le mie figlie, che hanno la doppia cittadinanza come me, probabilmente non potranno trasmetterla alle loro figlie. Credo quindi che sia assolutamente necessario intervenire su questo punto" conclude.
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VIDEO / MEDDA (CGIE): INCENTIVI FISCALI PER FAVORIRE I RIENTRI
(NoveColonneATG) Roma - "Gli incentivi fiscali rivolti a chi desidera tornare in Italia avevano cominciato a mostrare i primi risultati concreti. Tuttavia, nell’ultimo anno questi strumenti sono stati ridimensionati o tagliati, ed è per questo che ritengo il tema una priorità, se davvero vogliamo che la migrazione diventi circolare" dichiara Eleonora Medda, Consigliere CGIE in occasione della 47esima Assemblea Plenaria del CGIE. "Nel 2024 si sono registrate circa 190mila partenze, ma è probabile che il numero reale sia anche più alto. Chi parte, spesso, non riesce a rientrare non per mancanza di volontà, ma per l’assenza di prospettive di carriera e per salari troppo bassi" spiega. "È necessario creare un circolo virtuoso: questi incentivi devono essere stabili, non misure temporanee che cambiano ogni anno. Serve la possibilità di pianificare il proprio rientro a lungo termine, con regole certe. Per chi vive all’estero, tornare in un Paese dove gli stipendi sono fermi da anni significa fare un salto nel buio. È quindi fondamentale che gli incentivi siano seri, duraturi e ben progettati" conclude.
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VIDEO / SORCE (CGIE): SU CITTADINANZA POSSIAMO DARE UN CONTRIBUTO CONCRETO
(NoveColonneATG) Roma - "È stata una grande emozione essere presente e ascoltare il nostro Presidente della Repubblica, che ha riportato al centro il valore degli italiani nel mondo, sottolineando anche l’importanza delle donne: protagoniste delle migrazioni, grandi lavoratrici e pilastri delle famiglie” dichiara Barbara Sorce, Consigliera del CGIE, rappresentante per la Svizzera, in occasione della 47ª Assemblea Plenaria del CGIE. “Allo stesso tempo, ha riacceso il dibattito sulla cittadinanza. Accolgo questo spirito di confronto: oggi siamo qui, insieme, per proseguire un’apertura che negli ultimi tempi è stata frenata, con l’obiettivo di ritrovare una identità, un’Italia viva anche all’interno di questo Consiglio” aggiunge. Sulla legge della cittadinanza e il CGIE che può offrire il suo contributo aggiunge: "Il Cgie può dare un apporto concreto, perché noi siamo i protagonisti della realtà all’estero. Conosciamo gli effetti di questa legge e possiamo fornire spunti concreti per far progredire il concetto di identità e la sua trasmissione. Ma è importante farlo con determinazione, superando appartenenze politiche o territoriali. Perché ciò che ci unisce è una sola grande identità, che vogliamo custodire e tramandare alle future generazioni” conclude.
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VIDEO / CAMPANALE (CGIE): INCONTRO CON MATTARELLA EMOZIONE UNICA
(NoveColonneATG) Roma - "È stata una grandissima emozione essere al Quirinale, stringere la mano al Presidente della Repubblica che ci ha invitato a una profonda riflessione per prepararci al lavoro intenso che stiamo portando avanti oggi, in una sede così importante. Stiamo affrontando temi di grandissima attualità, non solo legati alle difficili situazioni internazionali, ma anche al recente cambiamento legislativo introdotto con il nuovo decreto-legge sulla cittadinanza” dichiara Lidia Campanale, consigliere del CGIE e rappresentante per l’Austria in occasione della 47esima Assemblea Plenaria del CGIE. “Le parole del Presidente hanno indicato una direzione chiara a tutti noi 63 consiglieri, che oggi abbiamo condiviso, con grande emozione e partecipazione, le storie dei nostri connazionali all’estero. Si tratta di riflessioni che sicuramente si tradurranno in proposte concrete, che nelle ultime ore della giornata consegneremo alla Segretaria Generale, al Sottosegretario Silli, a Vignali. Proposte che rappresenteranno la base per una rivalutazione e un miglioramento di un tema così sentito alle nostre comunità all’estero: quello della cittadinanza” aggiunge. “Nei prossimi giorni affronteremo anche il tema del voto all’estero, ma oggi è stata una giornata speciale, che senza l’intervento del Presidente Mattarella non avrebbe avuto la stessa profondità” conclude.
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VIDEO / DIGITALE, NUOVE MOBILITÀ, LINGUA E CULTURA SUL TAVOLO DEL CGIE
(NoveColonneATG) Roma - Innovazione, digitale, nuove mobilità, lingua e cultura: il Consiglio generale degli italiani all'estero, riunito in plenaria a Roma fino al 20 giugno, sta discutendo su temi importanti per le nostre comunità all'estero. "Questa settimana è stata molto importante perché nella nostra commissione abbiamo pensato a come coinvolgere gli italiani all'estero sul tema dell'innovazione e del digitale. È un tema molto importante a cui tanti paesi europei guardano già", ha detto a 9colonne Gianluca Errico, consigliere del CGIE e Segretario della VIII commissione (Digitalizzazione, Innovazione, Ricerca, Studi, Università). "Nella nostra commissione invece abbiamo discusso sulle problematiche delle nuove generazioni in tutto il mondo", ha spiegato Giulio Tallarico, consigliere del CGIE e membro della VII Commissione (Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove). "La nuova legge sulla cittadinanza è un problema per le nuove generazioni e quindi siamo stati molto contenti dell'apertura del Presidente della Repubblica a delle revisioni. Abbiamo anche discusso di alcune problematiche degli enti gestori che erogano i corsi di lingua e cultura italiana in tutto il mondo e che stanno sparendo perché non ci sono più i fondi", ha concluso Tallarico. Errico e Tallarico sono tra i componenti più giovani del CGIE e appartenenti alla seconda generazione di italiani emigrati.
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VIDEO / CITTADINANZA, BILLI (LEGA): BENE MATTARELLA, MODIFICARE IL DECRETO
(NoveColonneATG) Roma - "Mattarella ha fatto un'apertura molto forte nei confronti dei suggerimenti del CGIE sul decreto cittadinanza. Tajani ha risposto dicendosi disponibile a modificare il decreto in modo che sia più vicino alle esigenze e alle necessità degli italiani all'estero". Così a 9colonne Simone Billi, deputato della Lega eletto all'estero, il 18 giugno a margine della terza giornata di plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, a Roma fino al 20 giugno. "Ci lavoreremo nei prossimi giorni, speriamo che si possa veramente modificare questo decreto cittadinanza in modo da essere più vicino alle esigenze e alle necessità della comunità italiane all'estero", ha concluso Billi.
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VIDEO / CITTADINANZA, RICCIARDI (PD): LE PAROLE DI MATTARELLA RESPONSABILIZZINO LA PLENARIA DEL CGIE
(NoveColonneATG) Roma - "Il Presidente Mattarella ha accolto la preoccupazione che è presente nelle collettività all’estero, che emerge anche nel dibattito parlamentare e che viene condivisa con il CGIE. Credo che le parole di ieri del Presidente Mattarella debbano responsabilizzare questa plenaria. L’occasione è forse unica: rispondere al richiamo del Presidente della Repubblica, un richiamo che nessuno può ignorare". Lo dichiara a 9colonne Toni Ricciardi, Deputato PD eletto all'estero, in occasione della 47esima Assemblea Plenaria del CGIE a proposito del tema della cittadinanza italiana. "Auspico, e per quanto mi riguarda mi impegnerò personalmente, anche in qualità di eletto del CGIE, affinché si possa elaborare un suggerimento utile al Parlamento per correggere e perfezionare alcune delle incongruenze presenti nella legge appena approvata" conclude.
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VIDEO / LA MARCA (PD): PASSI AVANTI SUL RIACQUISTO DELLA CITTADINANZA
(NoveColonneATG) Roma - "Siamo qui questa settimana in occasione dell’annuale Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, un appuntamento fondamentale per discutere i temi che stanno più a cuore alle nostre comunità. Non parlo di una sola comunità, ma di tante comunità italiane, numerose e variegate, presenti in tutto il mondo”. Così a 9colonne Francesca La Marca, Senatrice PD eletta all’estero in occasione della 47esima Assemblea plenaria del CGIE. “Ieri abbiamo vissuto un momento di grande significato istituzionale e umano: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto incontrare i consiglieri del CGIE, riconoscendo e valorizzando il ruolo fondamentale degli italiani all’estero, che portano con orgoglio la bandiera dell’Italia nel mondo. Tuttavia, credo che qui in Italia non si faccia ancora abbastanza per riconoscere pienamente questo immenso patrimonio umano: se ne parla, sì, ma spesso le parole non si traducono in azioni concrete” aggiunge. “I temi all’ordine del giorno sono molteplici: la messa in sicurezza del voto all’estero, la diffusione della lingua e della cultura italiane, e soprattutto la nuova legge sulla cittadinanza, che rappresenta il punto più delicato e sentito di questa plenaria. Da poche settimane, con l’approvazione definitiva alla Camera, abbiamo una nuova normativa che modifica le regole di trasmissione della cittadinanza. Purtroppo, uno degli aspetti critici è il limite fissato a due generazioni: una misura che, a nostro avviso, restringe in modo eccessivo i diritti degli italiani all’estero” spiega. “C’è però anche una notizia positiva, che accogliamo con grande soddisfazione: grazie a un emendamento voluto dal Ministro Tajani — che ringrazio — si è finalmente aperta una nuova finestra per il riacquisto della cittadinanza da parte di chi l’aveva persa decenni fa. Si tratta di un’opportunità storica: un periodo di due anni e mezzo, a partire da luglio, in cui sarà possibile fare richiesta. È un risultato importante, frutto di anni di lavoro e di una proposta che avevo già raccolto nel mio disegno di legge, supportato da numerose firme, e che ora vede un primo, concreto riconoscimento. Questi saranno i temi centrali di cui discuteremo, con l’obiettivo comune di dare finalmente voce e dignità alle istanze delle nostre comunità italiane nel mondo” conclude.
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CITTADINANZA, CRISANTI (PD): LA LEGGE È UN INSULTO ALLA MEMORIA DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO
(NoveColonneATG) Roma - La legge sulla cittadinanza, che cambia le regole per gli italodiscendenti, "è un insulto alla memoria degli italiani che per anni hanno contribuito a diffondere la nostra cultura all'estero". Lo ha detto Andrea Crisanti, senatore del Pd eletto all'estero, intervenendo il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Ci sono 7 milioni di italiani all'estero, espatriati perché nella maggior parte dei casi l'Italia non ha dato loro opportunità": con questa legge "gli facciamo due torti", ha concluso Crisanti.
CITTADINANZA, GIACOBBE (PD): UN DANNO PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO
(NoveColonneATG) Roma - La legge sulla cittadinanza, che cambia le regole per gli italodiscendenti, "è un danno per l'Italia e per gli italiani all'estero, che però può essere corretto e noi stiamo lavorando a delle proposte". Lo ha detto Francesco Giacobbe, senatore del Pd eletto all'estero, intervenendo il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno. "Se c'è stato un grande nemico non è stata la norma in sé ma l'ignoranza, anche dei miei colleghi, sulla storia dell'emigrazione italiana. Dobbiamo fare in modo che le nuove generazioni capiscano meglio il fenomeno", ha concluso Giacobbe.
CITTADINANZA, DI SANZO (PD): GOVERNO HA IMPEDITO UN’AZIONE BIPARTISAN
(NoveColonneATG) Roma - Sul decreto cittadinanza "non eravamo informati e questo ci ha fatto trovare in una posizione che ha impedito un'azione bipartisan. Il governo ci ha privato di un'azione bipartisan". Lo ha detto Christian Di Sanzo, deputato del Pd eletto all'estero, intervenendo il 18 giugno alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, in programma a Roma fino al 20 giugno.
CITTADINANZA, RICCIARDI (PD): FERMA CONTRARIETA’, ITALIANI ALL’ESTERO SONO UNA RISORSA
(NoveColonneATG) Roma – Il Consiglio generale degli italiani all’estero contro la legge sulla cittadinanza, che ha cambiato le regole per gli italo-discendenti: “Sulla cittadinanza c'è la quasi totale convergenza di contrarietà. È incomprensibile la scelta dello strumento del decreto-legge, la premessa utilizzata, la retroattività e il blocco della trasmissione automatica. È un atto molto grave sul quale rimarchiamo la nostra ferma e totale contrarietà”, afferma a 9colonne Toni Ricciardi, deputato del Pd eletto all’estero e membro del Cgie, riunito in plenaria a Roma fino a venerdì 20 giugno. “Anche i dati sono stati forniti in maniera non corretta – spiega Ricciardi -. Gli italiani all’estero sono aumentati di 2 milioni e 200 mila negli ultimi dieci anni, peccato che si sono dimenticati di aggiungere che la media delle partenze è tra le 130 e le 150 mila all'anno, 190 mila solo certificate dall'Istat per il 2024. La verità è che la spinta per cercare di risolvere il problema del premierato e le sollecitazioni ricevute dall'amministrazione americana hanno determinato alcune scelte”. Il Cgie durante la plenaria “affronterà il tema della cittadinanza, della messa in sicurezza del voto e la questione dell'incentivo al rientro”, prosegue Ricciardi. Proprio sugli incentivi al rientro, riflette, “siamo passati da essere il Paese che aveva la misura più generosa in Europa alla distruzione di questa misura che aveva prodotto 75 mila rientri e 2 miliardi di extra gettito nelle casse dello Stato. Dobbiamo fermarci e ragionare”, partendo dalla consapevolezza che “gli italiani all'estero sono una risorsa: lo sono stati in passato, a testimonianza del fatto che siamo forse l'unico Paese che ha sancito in Costituzione, con l'articolo 35, la libertà di emigrare”.
VACCARO: DIGITALIZZARE IL VOTO, TUTELARE LA SICUREZZA
(NoveColonneATG) Roma – “La tematica da affrontare con maggiore priorità è il diritto di voto all’estero, perché rappresenta la base su cui si fonda ogni altro processo di partecipazione e cittadinanza. Senza un sistema di voto estero affidabile, trasparente e moderno, parlare di diritti, di rientro o di cittadinanza piena rischia di diventare retorico”. Lo sottolinea a 9colonne Carmelo Vaccaro, Consigliere CGIE (Circoscrizione Svizzera). “Oggi milioni di italiani nel mondo partecipano alla vita del Paese con competenze, risorse e valori, ma spesso si trovano esclusi dai processi decisionali, o demotivati da un sistema che non garantisce trasparenza, tempestività o rappresentanza reale. Digitalizzare il voto, tutelarne la sicurezza e ridurre tempi e irregolarità è un passo necessario per ricostruire la fiducia nelle istituzioni” aggiunge Vaccaro. A proposito delle priorità per il Cgie aggiunge: “E’ fondamentale poi affrontare nuovamente la questione della cittadinanza, specialmente per i discendenti degli italiani emigrati. Il recente decreto sulla cittadinanza, approvato il 28 marzo 2025, penalizza e discrimina le nuove generazioni di italiani all’estero nel riconoscimento del diritto. Il sangue italiano non può fermarsi a una data, né essere regolato da norme che non riflettono la storia dell’emigrazione. Infine, gli incentivi al rientro sono importanti, ma da soli non bastano: servono politiche sistemiche, legate al lavoro, all’assistenza sanitaria, alla scuola e alla fiscalità. Incentivare il rientro significa anche valorizzare chi è partito, e non trattare il ritorno come una concessione temporanea. In sintesi, bisogna ripartire da un diritto basilare: dare voce agli italiani all’estero e ascoltarla con serietà. Solo così cittadinanza e rientro potranno essere strumenti concreti, e non soltanto slogan” conclude Vaccaro.
VACCARO: POLITICHE INTELLIGENTI PER I GIOVANI
(NoveColonneATG) Roma – “Le azioni da mettere in campo per rafforzare il legame con l’Italia dei giovani nati all’estero? Bisogna puntare su cinque leve chiave: lingua e cultura (più corsi, scuole e risorse digitali); viaggi e scambi (esperienze in Italia accessibili e stabili); spazi digitali (piattaforme per informare, connettere e coinvolgere); Associazionismo rinnovato (eventi e iniziative pensati per i giovani); Partecipazione civica (dare loro un ruolo nei Comites e nel CGIE). Lo sottolinea a 9colonne Carmelo Vaccaro, Consigliere CGIE (Circoscrizione Svizzera). “Investire nei giovani all’estero significa costruire il futuro dell’Italia nel mondo” sottolinea ancora Vaccaro. “I giovani nati all’estero non hanno un legame scontato con l’Italia: va curato, nutrito e riconosciuto. Servono politiche intelligenti, inclusive e orientate al futuro. Perché un giovane che sente di appartenere sarà un ponte vivente tra culture, e un alleato prezioso per il nostro Paese” conclude.
VACCARO: PROMUOVERE SINERGIE CON LA RETE DIPLOMATICA
(NoveColonneATG) Roma – “CGIE e Comites soffrono spesso di un finanziamento residuale, insufficiente per realizzare progetti concreti. Serve invece un budget strutturale, capace di sostenere iniziative culturali, sociali, formative e informative all’estero. Per quanto riguarda le risorse, si potrebbero destinare fondi derivanti dalle tasse pagate dagli italiani all’estero su conti bancari e immobili utilizzati solo per brevi periodi”. Lo sottolinea a 9colonne Carmelo Vaccaro, Consigliere CGIE (Circoscrizione Svizzera). “Come membro della Commissione III del CGIE, mi impegno a promuovere modifiche radicali per rafforzarne il ruolo futuro. Valorizzare il CGIE come organismo di rappresentanza, e non solo consultivo, è per me una priorità per renderlo all’altezza delle esigenze degli italiani all’estero nel 2025. Inoltre, sono necessarie maggiori sinergie con la rete diplomatico-consolare. A tal fine, propongo incontri sul territorio della Svizzera francese per costruire alleanze concrete tra CGIE, Comites e istituzioni cantonali, migliorando servizi e progetti culturali con la partecipazione di tutti gli attori locali” spiega Vaccaro. “Comites e CGIE dovrebbero diventare veri centri di coordinamento territoriale, promuovendo eventi e interventi culturali, educativi ed economici, con il supporto diretto delle comunità. Solo così il CGIE potrà svolgere un ruolo incisivo, efficace e realmente rappresentativo, sia all’estero che in Italia. Non una struttura simbolica, - conclude il consigliere - ma un vero acceleratore delle istanze degli italiani nel mondo”.
TADDONE: RILANCIARE IL LEGAME CON GLI EMIGRATI, IL GOVERNO CI ASCOLTI
(NoveColonneATG) Roma – È necessario “dimostrare che l'Italia è fiera delle proprie comunità all'estero”: secondo Daniel Taddone, Consigliere del CGIE eletto in Brasile, l’Italia deve riallacciare il legame con i suoi emigrati analizzando i temi più sentiti: cittadinanza, voto estero, incentivi al rientro. “Dobbiamo approfondire questi temi a livello interno, in modo da garantire alle nostre comunità di origine una risposta chiara e articolata, considerando che il Governo Meloni tenderà a perseguire i propri interessi senza consultare il CGIE”, afferma Taddone a 9colonne. Le politiche dell’esecutivo, denuncia il Consigliere del Cgie, “evidenziano un segnale negativo per i nostri giovani, nati e residenti all'estero. L'Italia - Governo, Parlamento e le altre istituzioni - si è storicamente limitata a belle parole, mentre sul piano operativo il risultato è stato un eclatante nulla”. Un “passo fondamentale” per rafforzare il legame dei giovani nati all’estero con l’Italia, è “aprire scuole italiane all'estero, specialmente nei paesi sudamericani, ma al momento non si intravede alcun segnale concreto in tal senso. Non siamo nemmeno capaci di avviare l'apertura di nuovi Istituti Italiani di Cultura. Allo stesso modo, mancano programmi idonei a premiare e rafforzare il ‘legame effettivo’ (il cosiddetto genuine link) degli italo-discendenti, un concetto che, in realtà, è stato utilizzato dal Governo come pretesto per imporre una stretta incostituzionale sulla cittadinanza”, conclude Taddone rilevando che “spetta agli organi di Stato riconoscere e attribuire al Cgie l'importanza che merita. Tuttavia, osserviamo che, anno dopo anno, il suo peso e la sua rilevanza sembrano diminuire, tanto che, attualmente, persino la rete diplomatico-consolare fatica a comprenderne appieno il valore strategico per l'Italia all'estero”.
GURRIERI: RIFORME NECESSARIE, GIOVANI AL CENTRO
(NoveColonneATG) Roma – Le istituzioni italiane devono “riconoscere e rafforzare” il ruolo del Consiglio generale degli italiani all’estero dando anche “finanziamenti adeguati”. Ne è convinto Silvestro Gurrieri, Consigliere del CGIE eletto in Germania. Le priorità sul tavolo del Cgie, per Gurrieri, sono cittadinanza, voto all’estero e riforma della rappresentanza: temi di cui si discute alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, a Roma fino a venerdì 20 giugno. Sul fronte cittadinanza, “il governo non ci ha coinvolti e non ci ha chiesto un parere come invece prevede la legge: un tema così importante per milioni di cittadini in tutto il mondo si doveva affrontare diversamente, senza creare delle fratture fra l’Italia e le nostra comunità all’estero”, afferma Gurrieri a 9colonne. Sul voto all’estero il Cgie “è disponibile a una riforma, necessaria e indiscutibile”; lo stesso vale per le riforme che riguardano le rappresentanze degli italiani all’estero, come Comites e lo stesso Cgie: “E’ un tema che deve essere affrontato e noi abbiamo fatto delle proposte”. Infine, per rafforzare il legame dei giovani nati all’estero con l’Italia, Gurrieri propone di organizzare una nuova Conferenza dei giovani italiani nel mondo, “dando seguito a quella che si è tenuta a Palermo nel 2019, per discutere sulle esigenze delle nuove generazioni”.
CAMPANALE: AFFRONTARE IL TEMA DELLA CITTADINANZA
(NoveColonneATG) Roma – “Cittadinanza, voto estero e incentivi al rientro: sono tutti e tre temi prioritari per il Cgie, ciascuno per ragioni diverse, ma strettamente connessi”. A parlare - in occasione dell’Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), che si tiene a Roma fino al 20 giugno – è Lidia Campanale, Consigliera CGIE per l’Austria. Campanale, pugliese, rappresenta la comunità italiana residente in Austria all’interno del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Nata ad Acquaviva delle Fonti (Bari), vive da anni a Vienna, dove è attiva nel panorama culturale ed educativo. Docente di musica presso un istituto IB (International Baccalaureate), è anche pianista e direttrice di coro. Il suo impegno professionale e culturale si riflette nel ruolo che ricopre nel CGIE, dove è attualmente Presidente della Commissione IV – Lingua e Cultura, e parte attiva del gruppo di lavoro sul Turismo delle Radici. “Sul tema della cittadinanza, il recente decreto-legge ha avuto un impatto profondo sulle nostre comunità all’estero, generando forti disparità di trattamento. In molti casi, il cambiamento di regime senza un periodo transitorio ha prodotto situazioni paradossali: figli con passaporto italiano accanto a fratelli che non hanno più diritto a richiederlo; costi e procedure non uniformi che contribuiscono a creare confusione e diseguaglianza. Questo è inaccettabile e va affrontato con urgenza” dichiara a 9colonne la consigliera. “Il diritto di voto all’estero è fondamentale per garantire piena partecipazione democratica. È da anni oggetto di dibattito, ma se da un lato è essenziale mantenere la trasparenza e combattere ogni forma di illegalità, dall’altro è necessario lavorare verso una semplificazione e digitalizzazione delle procedure. Partecipare non deve diventare un ostacolo. Serve anche qui maggiore omogeneità tra aree geografiche e strumenti a disposizione. Per quanto riguarda gli incentivi al rientro, questi sono fondamentali ma non sufficienti: serve una visione più ampia. Non si tratta solo di favorire il ritorno, ma di rendere l’Italia un Paese attrattivo, in cui i giovani e le famiglie all’estero scelgano di costruire un futuro, lavorare, investire, contribuire. Senza politiche serie su lavoro, imprese e sostegno alla famiglia, il rimpatrio resta un’opzione residuale”.
CAMPANALE: ANCHE LA MOBILITA’ RAFFORZA L’IDENTITA’
(NoveColonneATG) Roma – A proposito dei giovani italo discendenti e del loro legame con l’Italia, Lidia Campanale, Consigliera CGIE per l’Austria spiega: “Prima di parlare di giovani, dobbiamo chiarire: quali giovani? Bambini nati all’estero? Adolescenti? Universitari? Ogni fascia ha bisogni diversi, ma il filo comune è il rafforzamento dell’identità culturale italiana, che non coincide sempre con la sola lingua ma che può essere alimentata anche attraverso esperienze di mobilità, scambi e confronto. Oggi siamo cittadini globali, con identità ibride: dobbiamo valorizzare questa pluralità culturale, costruendo opportunità che non impongano un modello unico, ma che favoriscano un legame attivo, consapevole, scelto”.
CAMPANALE: NECESSARIA UNA RIFORMA DEL CGIE
(NoveColonneATG) Roma – “Il CGIE può e deve tornare a essere un punto di riferimento per le comunità italiane all’estero, ma non sarà possibile farlo senza una riforma profonda. Oggi ci troviamo davanti a un paradosso: da un lato abbiamo un organismo che per legge rappresenta gli italiani nel mondo, dall’altro una realtà che, per limiti strutturali e funzionali, spesso non riesce ad assolvere questo compito in modo efficace”. A parlare - in occasione dell’Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), che si tiene a Roma fino a venerdì 20 giugno – è Lidia Campanale, Consigliera CGIE per l’Austria. “La mancanza di risorse, strumenti moderni e una reale capacità di interazione con le comunità ha minato la credibilità del CGIE presso molti connazionali. In troppi non si sentono rappresentati, e alcuni non sono nemmeno a conoscenza del nostro lavoro. Questo ci impone un cambio di passo netto. Se vogliamo che questa consigliatura abbia senso, allora deve avere anche il coraggio di parlare apertamente di riforma. Una riforma che non sia solo formale, ma che riguardi: le modalità di elezione e composizione del CGIE, rendendole più trasparenti, inclusive e rappresentative della realtà attuale delle nostre comunità; le competenze e i poteri del CGIE, per passare da un ruolo solo consultivo a un ruolo più incisivo nella definizione delle politiche per gli italiani all’estero; la digitalizzazione e il rinnovamento degli strumenti, per favorire una comunicazione reale e continua con i cittadini e con le nuove generazioni; l’obbligo per le istituzioni italiane di un dialogo attivo, non solo su invito o per protocollo, ma come parte di una visione politica condivisa. La scelta è chiara – conclude Campanale -: o il CGIE si riforma per contare davvero, o continuerà a essere percepito come un’istituzione distante, poco utile, e in molti casi, superata. La nostra responsabilità oggi è riaccendere la fiducia, non solo attraverso le parole, ma con azioni concrete. Questo è il momento giusto per una svolta vera”.
BOCCALETTI (LEGA): URGE UNA RIFORMA DEL VOTO ALL’ESTERO
(NoveColonneATG) Roma – “Il tema cittadinanza, essendo ora approvato da legge ordinaria, diventa tema secondario. Rimangono in essere i ricorsi unificati presso Corte Costituzionale con data fissata il 24 giugno 2025 dei tribunali di Bologna, Firenze, Milano Roma”. Lo dice a 9colonne Alessandro Boccaletti, Consigliere di Nomina Governativa del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (C.G.I.E.). Per Boccaletti la priorità per il Cgie ora è il voto: “Con le elezioni politiche programmate con la scadenza naturale nel 2027, urge ora il tema della riforma del voto all’estero, dopo troppe elezioni dal 2006 ad oggi compromesse da brogli, errori, costi elevati, affluenze sempre più basse, e un'elevatissima percentuale di plichi restituiti per irreperibilità o mancata consegna dell'elettore. Una visione futuristica, economica, personale, sarebbe il voto su piattaforma sicura digitale con relativo riscontro biometrico dell'elettore (come oggi si accede online con le banche). Ogni tornata all'estero – aggiunge Boccaletti -, con la base AIRE sempre più ampia, diffusa e mobile, oggi prevede costi spropositati per lo Stato e quindi per i contribuenti e una democrazia sempre più costosa ed inefficiente. Il voto all'estero come elemento prioritario deve essere riformato entro la primavera 2026, sperando in soluzioni meno gravose per lo Stato e che stimolino di più i cittadini all'espressione del voto”. Non solo il voto, per Boccaletti anche il Cgie andrebbe riformato: “Il CGIE deve pensare a modernizzarsi, riformarsi nella sua composizione attuale, sradicarsi da un pensiero vecchio, obsoleto e troppo ideologico e di parte, evidenziando e potenziando nella sua rappresentanza più criticità analitiche e utili al sistema Italia, per il bene del Paese”.
BOCCALETTI (LEGA): RIENTRI, SERVONO INCENTIVI AD HOC
(NoveColonneATG) Roma – “Gli incentivi al rientro vanno scomposti a seconda delle categorie di cittadini e italo discendenti che optano di rientrare, precisamente tra cittadini in età lavorativa e con diverse professionalità individuali; italo discendenti con passaporto straniero che optano di venire a lavorare in Italia e con l'accessibilità a permessi di soggiorno semplificati; italiani AIRE e italo discendenti interessati ad investire in Italia; pensionati che optano di rientrare in Italia”. Lo dice a 9colonne Alessandro Boccaletti, Consigliere di Nomina Governativa del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (C.G.I.E.). “L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro – sottolinea Boccaletti -, quindi come tale si deve sempre privilegiare il lavoro e la parte contributiva e partecipativa dei cittadini e di chi rientrando poi o con il lavoro o gli investimenti contribuisce direttamente o indirettamente con il nostro sistema imprenditoriale e quindi commerciale import/export”. Sono necessarie quindi “iniziative che favoriscano il lavoro in Italia facilitato nella sua attuazione e composto dall'incrocio tra le domande delle nostre imprese e del sistema Italia con le offerte di lavoro e varie professionalità riscontrabili nei nostri giovani (anche italo discendenti) all'estero” conclude.
CIAVAGLIA (CGIL): INCENTIVARE AL RIENTRO CON NUOVE OPPORTUNITA’
(NoveColonneATG) Roma – Il Consiglio generale degli italiani all’estero è riunito plenaria a Roma fino al 20 giugno per approfondire diversi temi “caldi” legati alle nostre comunità nel mondo: cittadinanza, voto estero, incentivi al rientro. “La tematica principale da affrontare è quella di incentivare il rientro” dall’estero, attraverso “opportunità non solo lavorative, ma anche relative ai servizi sul territorio”, afferma Filippo Ciavaglia, Consigliere del CGIE di nomina governativa (Cgil) e Presidente della Terza Commissione. Per quanto riguarda il voto all’estero, secondo Ciavaglia il sistema va “semplificato con metodi anche nuovi” mentre sul fronte cittadinanza “si può rafforzare il legame con la nostra Italia attraverso lo ius sanguinis che già conosciamo”. Per rafforzare il legame con l'Italia dei giovani nati all'estero, sono necessarie anche “strutture nei paesi dove risiedono che offrono percorsi formativi, e canali preferenziali con il nostro paese per migliorare l'integrazione”. Anche se, riflette il Consigliere del Cgie, “tutta la nostra rete, diplomatica, associativa e quella legata in modo particolare al CGIE e ai Comites, si sta indebolendo a fronte del fatto che occorrono risorse: credo quindi che andrebbe rafforzata tutta la filiera per creare un legame più forte con il nostro paese”. Il Cgie “può rafforzare il suo ruolo solo se la struttura ha veramente un ruolo istituzionale”, un ruolo – conclude Ciavaglia – che “nel corso del tempo è stato indebolito, dal punto di vista economico ma anche del riconoscimento di chi ne fa parte. Il Governo deve avere un'attenzione maggiore, questo rafforzerebbe il ruolo del CGIE in quanto struttura ma rafforzerebbe anche la partecipazione e quindi il ruolo attivo dei nostri connazionali attraverso uno strumento istituzionale”.
CITTADINANZA, STABILE: PRONTI A SUGGERIMENTI MIGLIORATIVI
(NoveColonneATG) Roma – “Quella della cittadinanza è stata una questione che ha toccato tanto la sensibilità di tutti i connazionali e aspirati connazionali nel mondo. È stata oggetto di discussioni in varie riunioni a livello di Commissioni tematiche e naturalmente Comitato di Presidenza. Era un provvedimento – come ho sottolineato più volte - che non poteva più essere rinviato e noi ora non possiamo fare altro cha auspicare in maniera costruttiva che ci siano dei suggerimenti migliorativi volti appunto a migliorare il provvedimento posto in essere dal Governo”. Lo ha detto a 9colonne - a proposto della nuova legge sulla cittadinanza - Giuseppe Stabile, vicesegretario generale del Consiglio Generale Italiani all'Estero (CGIE) per l'Europa e l'Africa del Nord in occasione dell’apertura dell’Assemblea Plenaria in programma a Roma fino al 20 giugno. “Una buona maggioranza della Commissione Europa suggeriva ad esempio la soppressione del termine ‘esclusivamente’ relativamente all’acquisizione della cittadinanza da parte di quei connazionali che hanno più cittadinanze” spiega Stabile che conclude: “Stiamo verificando la possibilità di alcuni miglioramenti: come Consiglio Generale puntiamo ad aumentare i contributi migliorativi” il più possibile.
STABILE: SULLA CITTADINANZA NO A POLEMICHE, ESSERE COSTRUTTIVI
(NoveColonneATG) Roma – “La questione della cittadinanza ha sicuramente occupato un posto centrale nel dibattito recente. La scelta del Governo di intervenire con urgenza è stata giustificata dalla presenza di un fenomeno sociale di vasta portata, che ha messo in allarme le istituzioni. Va riconosciuto, però, che ogni misura è sempre migliorabile: il CGIE, se avesse mantenuto il proprio ruolo istituzionale di organo consultivo (più che di soggetto politico-rivendicativo), avrebbe potuto contribuire con suggerimenti e raccomandazioni costruttive, elaborate in modo collegiale e non con comunicati stampa critici, addirittura su provvedimenti già adottati, e pareri che suonano come “piagnistei”. Questo scivolamento verso dinamiche reattive e polemiche rischia infatti di snaturare la funzione del Consiglio”. Così il consigliere del Cgie Giuseppe Stabile. Per Stabile il CGIE potrebbe rafforzare il suo ruolo in Italia e all’estero: “In un tempo in cui le sfide che riguardano gli italiani all’estero richiedono risposte concrete e tempestive, non c’è più spazio per il ‘dolce filosofare’, per analisi astratte o riflessioni fini a sé stesse, scollegate dalla realtà dei bisogni. L’autocompiacimento della parola rischia di allontanare il CGIE dalla sua missione istituzionale e rendere inefficace il suo ruolo consultivo. Oggi più che mai serve attivismo, pragmatismo, capacità di sintesi e orientamento al risultato: pareri fondati su dati oggettivi, proposte precise e realizzabili, elaborate in tempi certi, affinché il Consiglio possa essere percepito come interlocutore serio e utile sia dal Governo, sia dalle comunità italiane nel mondo” conclude il consigliere.
STABILE: VOTO ESTERO, RIFLETTERE SUL FENOMENO DELL’ASTENSIONE
(NoveColonneATG) Roma – “Sul fronte del voto degli italiani all’estero, è necessario avviare una riflessione approfondita non solo sull’esercizio del diritto, ma anche sul senso civico del dovere di voto. Un tempo l’astensione elettorale poteva persino comportare limitazioni temporanee di alcuni diritti civici o impedimenti all’accesso a cariche pubbliche, proprio per sottolineare l’importanza della partecipazione. Oggi, con tassi di partecipazione molto bassi nella circoscrizione estero, occorre valutare seriamente se e come l’astensionismo sistematico debba produrre effetti anche sul piano giuridico ed economico, senza però compromettere l’accessibilità al voto, che deve restare garantita”. Così il consigliere del Cgie Giuseppe Stabile.
STABILE: POLITICHE PER INCENTIVARE I RIENTRI
(NoveColonneATG) Roma – Tra le priorità del CGIE ci sono gli incentivi al rientro: “In termini di PIL resta fondamentale la questione degli incentivi (in senso lato) al rientro. Per rendere l’Italia davvero attrattiva agli occhi di chi vive o lavora all’estero, non bastano solo agevolazioni fiscali o incentivi economici (che comunque debbono essere maggiormente pubblicizzati): occorre agire anche sulla percezione complessiva del Paese come luogo dove sia possibile crescere professionalmente in tempi ragionevoli, senza restare prigionieri di barriere burocratiche o di sistemi rigidi”. Così il consigliere del Cgie Giuseppe Stabile. “La velocità di accesso e di scalata dell’ascensore sociale, insieme alla qualità degli ambienti di lavoro — dove il merito, l’innovazione e il benessere dei lavoratori siano realmente valorizzati — rappresentano fattori decisivi nella scelta di rientrare o di investire il proprio futuro in Italia. Questo cambio di paradigma culturale e organizzativo – spiega Stabile - è fondamentale se si vuole recuperare la fiducia delle giovani generazioni italiane all’estero, spesso abituate a contesti più dinamici e aperti”. “Il CGIE, - conclude il consigliere - forte del protocollo di collaborazione con il Commissario straordinario per la ricostruzione delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto, potrebbe raccogliere feedback strutturati dalla rete degli italiani nel mondo e proporre, con metodo e tempestività, correttivi e potenziamenti agli strumenti esistenti, oltre a sollecitare le Regioni italiane a varare politiche autonome di incentivazione al rimpatrio in coerenza con gli indirizzi nazionali”.
STABILE: PROMUOVERE IL PROTAGONISMO DEI GIOVANI ITALIANI ALL’ESTERO
(NoveColonneATG) Roma – “Per rafforzare il legame con l’Italia dei giovani nati all’estero occorre agire su più piani. In primo luogo, incrementare le occasioni di scambio, formazione e stage tra l’Italia e le comunità all’estero, con programmi mirati e sostenuti anche da accordi con le Università, le imprese e le istituzioni locali. Fondamentale è inoltre una comunicazione moderna, sfruttando canali digitali, social media, eventi culturali e sportivi”. Così il consigliere del Cgie Giuseppe Stabile. “Il CGIE - aggiunge - può svolgere un ruolo di raccordo tra le diverse reti associative giovanili esistenti nel mondo, adeguate alla realtà attuale, promuovendo il protagonismo di questa nuova generazione italiana all’estero e favorendo iniziative di cittadinanza attiva che li rendano partecipi della vita culturale e civile del Paese d’origine”.
SORCE: DAL VOTO AI RIENTRI, L’ITALIA VALORIZZI LE SUE COMUNITA’ ALL’ESTERO
(NoveColonneATG) Roma – Cittadinanza, voto estero, incentivi al rientro: “Tutte queste tematiche sono prioritarie e strettamente connesse, poiché incidono in modo diretto sull’identità, la partecipazione e il futuro delle comunità italiane nel mondo”. Lo afferma Barbara Sorce, Consigliera eletta in Svizzera del Cgie, riunito in plenaria a Roma fino al 20 giugno. Secondo Sorce “la cittadinanza è il primo strumento di riconoscimento del legame con l’Italia. Per questo, desta forte preoccupazione il nuovo disegno di legge in discussione che intende restringere ulteriormente i criteri per il riconoscimento della cittadinanza ius sanguinis. Una simile misura penalizza milioni di cittadini di origine italiana nel mondo, colpendo in particolare le nuove generazioni nate all’estero e minando la continuità culturale e affettiva con il Paese d’origine. Difendere e semplificare l’accesso alla cittadinanza significa invece rafforzare il senso di appartenenza e valorizzare una comunità globale di italiani”. Il voto estero, prosegue la Consigliera del Cgie, “richiede una riforma strutturale e non più rinviabile. È necessario garantire trasparenza, tracciabilità e sicurezza nel processo elettorale, introducendo anche modalità di voto digitale, in linea con gli standard internazionali e con le esigenze di una cittadinanza sempre più mobile e interconnessa”. Infine, gli incentivi al rientro “rappresentano una leva strategica per valorizzare il capitale umano che l’Italia ha formato e che oggi vive e lavora all’estero. Servono politiche fiscali stabili, percorsi di reinserimento professionale, e un quadro normativo che favorisca il ritorno non solo per motivi economici, ma anche culturali e familiari”, conclude Sorce sottolineando che “affrontare con serietà queste tre priorità, così come si sta facendo, significa costruire un’Italia più giusta, aperta e globale, capace di riconoscere e valorizzare i suoi cittadini ovunque essi si trovino”.
SORCE: CREARE SINERGIE E PUNTARE SUI GIOVANI
(NoveColonneATG) Roma – Il Consiglio generale degli Italiani all’estero è riunito in plenaria a Roma fino al 20 giugno. “Il CGIE deve diventare un interlocutore ancora più autorevole e presente, sia verso il Parlamento e il Governo, sia verso le comunità italiane all’estero. Serve una comunicazione più efficace e accessibile, ma soprattutto un cambio di passo: il CGIE deve essere percepito non solo come un organismo consultivo, ma come un motore di proposta e innovazione”. Ne è convinta Barbara Sorce, Consigliera del Cgie eletta in Svizzera. “Potremmo rafforzare la nostra azione creando sinergie con enti locali, associazioni di categoria, camere di commercio e università, valorizzando le competenze della rete degli italiani all’estero come risorsa strategica per l’Italia”, prosegue Sorce spiegando le azioni da mettere in campo per rafforzare il legame con l’Italia dei giovani nati all’estero. “È fondamentale parlare ai giovani con strumenti e linguaggi contemporanei. Servono programmi di scambio, tirocini in Italia, percorsi scolastici e universitari che valorizzino la lingua e la cultura italiane, anche attraverso l’uso del digitale. Allo stesso tempo, è necessario creare spazi di partecipazione per i giovani italiani all’estero, rendendoli protagonisti e non semplici destinatari di politiche calate dall’alto. Promuovere una rete di giovani ambasciatori del Sistema Italia nel mondo può essere una strategia vincente per costruire un legame identitario solido e dinamico”, conclude Sorce.
PAGLIALUNGA: COINVOLGERE GLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA
(NoveColonneATG) Roma – Il Consiglio Generale degli italiani all’Estero è riunito in plenaria a Roma fino al 20 giugno. Tra i molti punti all’ordine del giorno ci sono cittadinanza, messa in sicurezza del voto all’estero e incentivi al rientro: temi prioritari dell’agenda del primo semestre 2025 che saranno al centro del dibattito assembleare e del confronto con gli interlocutori istituzionali. Secondo Juan Carlos Paglialunga, Consigliere del Cgie eletto in Argentina, è necessario “coinvolgere di più il Cgie e i Comites” nelle politiche per i nostri connazionali nel mondo “per capire davvero la realtà degli italiani all’estero”. Anche perché, sottolinea Paglialunga, questi organismi di rappresentanza “sono quelli che conoscono veramente le nuove generazioni”. E proprio per rafforzare il legame con l’Italia dei giovani nati all’estero, bisogna puntare sulla “promozione linguistica come strumento di diffusione del Made in Italy” mentre per quanto riguarda il voto all’estero, per il Consigliere del Cgie “è necessario cambiare modalità per un sistema più sicuro e moderno”.
ARCOBELLI (CGIE): GLI INCENTIVI AL RIENTRO SONO UNA PRIORITÀ
(NoveColonneATG) Roma – “Cittadinanza, voto estero, incentivi al rientro: sono tutte tematiche sono da affrontare con celerità. Secondo il mio parere, gli incentivi al rientro, rappresentano la priorità più urgente per la rilevanza economica e sociale per la Nazione. Infatti, potrebbero contrastare ad esempio la fuga di talenti (secondo l’ISTAT circa 120.000 sono stati gli espatri nel 2023) e il declino demografico, rafforzando il capitale umano in settori strategici, come la tecnologia, sanità, e ricerca. Le misure esistenti (imponibilità al 50% per lavoratori impatriati e al 10% per docenti/ricercatori, D.Lgs. 147/2015 e 209/2023) sono operative e possono essere ottimizzate attraverso semplificazioni burocratiche e campagne informative”. A parlare è Vincenzo Arcobelli, membro del Consiglio generale degli italiani all'estero per gli Stati Uniti. “Per la riforma sulla cittadinanza, - aggiunge - credo che fosse necessaria metterla in atto, e sa da un lato è molto positivo aver stabilito la riapertura dei termini per il riacquisto, un atto dovuto e giusto, nei confronti di tutti coloro che hanno perso un diritto a causa della naturalizzazione nei vari paesi ospitanti. Per quanto riguarda gli altri aspetti quali lo ius sanguinis, ius soli, o ius cultura e per i figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, oltre alle procedure per gli italiani all'estero che richiedono il riconoscimento della cittadinanza, bisognerà attendere il 24 giugno il parere della Corte costituzionale. In sede parlamentare le leggi si possono migliorare e perfezionare. Certamente, questa riforma avrebbe effetti a lungo termine sull'integrazione e sulla demografia”. “Anche per il voto all’estero, - aggiunge Arcobelli - è arrivato il lungo ed atteso momento per una riforma seria e concreta. È cruciale per garantire la partecipazione democratica, ma il sistema attuale (voto per corrispondenza) presenta criticità, come frodi elettorali, inefficienze logistiche e bassa partecipazione, con circa il 30% degli aventi diritto. Il voto elettronico potrebbe essere una delle soluzioni, ma l’amministrazione è pronta per affrontare questo potenziale metodo per assicurare la sicurezza e la segretezza del voto, facendo anche dei test, prima della prossima tornata elettorale?” si chiede il consigliere eletto negli USA.
ARCOBELLI: IL CGIE TORNI AD ESSERE PLURALISTA E INDIPENDENTE
(NoveColonneATG) Roma – Per rafforzare il legame con l’Italia dei giovani nati all’estero è necessario “offrire corsi di lingua italiana accessibili tramite Istituti di Cultura, piattaforme digitali e borse di studio per programmi estivi in Italia. Organizzare eventi culturali e sportivi (es. cinema, musica, tornei di calcio) con coinvolgimento di associazioni e piattaforme online. Promuovere gemellaggi tra scuole italiane e istituzioni estere per scambi virtuali o in presenza. Tirocini presso imprese italiane, nel settore pubblico e privato”: ne è convinto Vincenzo Arcobelli, membro del Consiglio generale degli italiani all'estero per gli Stati Uniti. Per Arcobelli il CGIE potrebbe rafforzare il suo ruolo in Italia e all’estero: “Bisognerebbe rilanciare e rafforzare il ruolo dei Comites e del Cgie attraverso una riforma che li modernizzi e li renda più efficaci, sia in Italia che all’estero. Purtroppo, si è evidenziato, soprattutto nelle ultime consiliature, un male che incombe su questi organismi, che si traduce in una cinica partitocrazia che li sta portando alla polverizzazione. Di fatto è senza giochi di parole, oggi il CGIE è prevalentemente di parte, non autonomo e indipendente, stampella del solito partito monocolore, formato da PD e affiliati, e che corrisponde ad una sorta di filiale del ‘Nazareno’” sottolinea il Consigliere eletto negli USA. “A dare supporto ad un meccanismo non bilanciato per quanto riguarda le nomine governative previste dalla normativa e che per la maggioranza dei componenti sono espressione di patronati, sigle sindacali e caf. Purtroppo, l’atteggiamento della maggioranza, e soprattutto del comitato di presidenza, anche di questo CGIE, con un modus operandi platonico, logorroico, di parte e non pragmatico, danneggia quel significato nobile di organo equilibrato, pluralista, indipendente, apartitico ed istituzionale per l’esclusivo interesse delle collettività italiane all’estero.
BRACCIALI (ACLI): LE ISTITUZIONI INVESTANO SULLE COMUNITA’
(NoveColonneATG) Roma – Cittadinanza, voto estero, incentivi al rientro: sono “temi interdipendenti” che “hanno a che fare con la capacità del nostro Paese di dare sostanza al concetto di circolarità e riconoscimento della nostra emigrazione”: lo ha detto a 9colonne Matteo Bracciali, Consigliere del Cgie di nomina governativa, Vicepresidente FAI - Federazione ACLI Internazionali. “Il tema degli incentivi di rientro è fondamentale perché ritengo che il primo incentivo sia la capacità di rendere i ragazzi, loro in particolare, liberi di partire, liberi di restare e liberi di tornare. Questo vorrebbe dire un Paese all'altezza delle loro aspettative, per cui più giusto nelle retribuzioni e nelle opportunità, più accogliente per chi cerca la propria realizzazione personale. Gli incentivi al rientro, per come li intendiamo nel dibattito pubblico, sono un pezzo importante ma devono essere messi all'interno di questa logica”. Per rafforzare il legame con l’Italia dei giovani nati all’estero, secondo Bracciali è necessario “investire nella promozione della lingua e della cultura italiana all'estero. La nostra diaspora ha un potenziale straordinario ma rischiamo di rendere il legame con chi con nasce italiano all'estero solo retorico o, peggio, burocratico. Solo un grande investimento fatto dalle istituzioni pubbliche, in rete con tutti i soggetti associativi sul territorio, può dare forza al concetto di ‘cittadinanza consapevole’ che è centrale per dare senso e peso sociale alle nostre comunità all'estero”. “Scegliere le tematiche, approfondirle e costruire proposte di policy pubbliche è la via giusta per dare forza al CGIE. Nel nostro piccolo, con le attività della VII commissione, abbiamo aperto una relazione di confronto con i Comites sul supporto ai nuovi expat nel percorso migratorio e ai nuovi cittadini italiani. La costruzione di questo rapporto è utile per riportare il nostro lavoro nelle nostre comunità e raccogliere proposte e criticità nel segno della reciprocità”, ha concluso Bracciali.
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