Al drammaturgo di Salamina Euripide é attribuito il detto, tramandato in lingua latina, "Quos deus perdere vult, dementat prius"(Dio toglie il senno a coloro che vuole abbandonare). Liberamente da altri interpretato: quando Dio vuole castigare un popolo, gli manda dei governanti stolti.
In effetti i nostri giorni ci consegnano una realtá difficile da interpretare con i comuni criteri della ragione, quelli che cercano di individuare soluzioni possibilmente equilibrate, realizzabili e accettabili fra legittime rivendicazioni, prepotenze antistoriche e violenze disumane.
La rievocazione dei bombardamenti atomici delle cittá di Hiroshima e Nagasaki come metodi sbrigativi per risolvere oggettivi problemi esistenti fra Stati, tragicamente fatta dal presidente degli Stati Uniti d'America in un momento forse di delirante onnipotenza, obbliga ogni onesto osservatore a constatare che gli autori di quei crimini contro l'Umanitá non sono ancora stati processati. In un sussulto di Civiltá potrebbero esserlo post mortem. Un sussulto di Civiltá e di Dignitá, a meno di non rinunciare definitivamente ad entrambe e accettare il principio non umano della legge del piú forte senza eccezione. Per cui il lupo si riserverá sempre di agire come ci hanno raccontato Esopo e Fedro, nel VI sec. a. C. e all'inizio dell'era cristiana: incolpare il mite agnello di intorbidirgli l'acqua pur bevendo, rispetto a lui, a valle del ruscello.
Un salto culturale all'indietro di millenni, a fronte di un cosidetto progresso che si é rivelato quasi esclusivamente tecnologico.
Su questo terreno malsano, privo di qualsiasi minima sarchiatura critica viene inseminata la politica del riarmo, imposta da Trump e accettata passivamente dalla Nato e dall'Unione Europea in forza del sofisma "si vis pacem, para bellum" (se vuoi la pace, armati), regolarmente smentito dalla storia. Le armi si producono, é logico, per usarle non per esibirle come le opere d'arte o per tenerle nel caveau.
In questo caso viene smentita anche la bella espressione di Orazio: "Graecia capta, ferum captorem cepit)(la Grecia vinta, conquistó a sua volta il suo conquistatore). Dove la Grecia é in senso ampio l'Unione Europea con la sua cultura millenaria. L'Unione Europea e la Nato hanno dimostrato la loro insignificanza, anche perché rappresentate da politici che non ricordano nemmeno pallidamente personalitá come De Gasperi, Adenauer e Schumann, Delors, Gorbachev. Con l'orribile riso dell'olandese Rutte, segretario della Nato, a tradire tutta la sua superficialitá, dopo aver accontentato il moderno miles gloriosus (gradasso), il Pirgopolinice statunitense, nell'imposizione di una economia di forza e di guerra. E dopo aver svuotato la parola data, e quindi la diplomazia, di ogni credibilitá.
L'unica voce che si é opposta all'idolatria della finanza, nella semplificata liturgia della produzione di armi, erroneamente motivata dalla salvezza di una economia ormai senza finalitá sociale, il Bene comune, é stato Leone XIV, formatosi, cresciuto e vissuto nell'America del consumismo, ma anche in quella della Solidarietá nel Sud del Continente americano.
"Come si puó credere, dopo secoli di storia", ha detto il Papa, " che le azioni belliche portino alla pace e non si ritorcano contro chi le ha condotte? Come si puó pensare di porre le basi del domani senza coesione, senza una visione d'insieme animata dal bene comune? Come si puó continuare a tradire i desideri di pace dei popoli con le false propagande del riarmo, nella vana illusione che la supremazia risolva i problemi, anziché alimentare odio e vendetta? La gente é sempre meno ignara della quantitá di soldi che vanno nelle tasche dei mercanti di morte e con le quali si potrebbero costruire ospedali e scuole; e invece si distruggono quelli giá costruiti!".