Finita nel mirino degli hater per aver criticato, via social, l’apertura di uno sportello per “uomini maltrattati” nel VI Municipio di Roma, amministrato dal centrodestra, definendolo “un attacco a tutto l’impegno che viene portato avanti per sconfiggere la cultura patriarcale che è la matrice della violenza maschile sulle donne. Un attacco ai centri antiviolenza e alle operatrici che, quotidianamente e fra mille difficoltà, si impegnano a sostegno delle vittime. Un attacco soprattutto alle donne. Tutte”. E’ quanto accaduto alla senatrice dem Valeria Valente, componente della Commissione Femminicidio, di cui è stata presidente nella precedente legislatura, da sempre in prima linea nella lotta alla violenza maschile contro le donne. Per la senatrice un esposto della Luv (Lega uomini vittime di violenza), ma anche il sostegno di molte associazioni e realtà che si battono contro la violenza sulle donne: “I gravi attacchi subiti sui social dalla senatrice Valeria Valente per aver pubblicato un post che denunzia l’apertura di uno ‘sportello uomini maltrattati’ a Roma sono l’espressione della stessa cultura patriarcale che è alla base della matrice della violenza maschile agita sulle donne. Le offese, le denunzie, gli attacchi personali e non, alla senatrice Valente dimostrano quanto inveterato sia il potere maschile patriarcale agito e pensato. Ma dimostrano anche che tutte le azioni di sensibilizzazione, formazione e denunzia del fenomeno, poste in essere in questi anni sul piano legislativo e sociale, stanno avendo efficacia. Abbiamo dato nome e valenza politica al fenomeno della violenza maschile agita sulle donne in quanto tali e questo determina rigurgiti di violenza verbale ed attacchi personali che vanno respinti, qualificati e condannati”. Lo si legge in una nota congiunta di numerose associazioni di tutta Italia contro la violenza sulle donne tra cui DiRe - Donne in Rete Contro la violenza, Differenza Donna, Be Free, Fondazione Una Nessuna Centomila, Telefono Rosa, UDI, Casa Internazionale delle donne. CGIL Politiche di genere, Noi Rete Donne, Noi Uomini a Palermo contro la violenza sulle Donne e diversi centri antiviolenza. “Ringrazio le reti delle associazioni femminili e femministe e dei Centri antiviolenza, i parlamentari e tutti coloro, e sono davvero tanti, che in queste ore hanno voluto dimostrarmi solidarietà – dichiara la senatrice - Non è un sostegno solo a me, ma al comune impegno di molti anni, al fianco delle donne, per smascherare la matrice della violenza maschile, insita nella cultura patriarcale. Cresce infatti la consapevolezza che gruppi di uomini stanno attaccando chi contrasta la violenza maschile, con il preciso intento di negarne la specificità. Si tenta di normalizzare e negare la violenza maschile e di trasformare le donne che si difendono da essa in carnefici che odiano gli uomini. Gli autori di questa mistificazione sono uomini, per fortuna una minoranza, che faticano ad accettare il cambiamento. Ma non c’è reciprocità nella violenza tra donne e uomini, i numeri e soprattutto le dinamiche parlano chiaro. Le donne sono vittime di violenza nell’ambito di relazioni improntate all’asimmetria di potere con gli uomini, in cui alberga la cultura del possesso maschile sui corpi e sulle vite femminili, la stessa cultura che ancora segna per molti aspetti la nostra società. La violenza contro le donne ha quindi una precisa specificità e negarla significa cancellare più di 50 anni di battaglie femministe che hanno portato le donne ad acquisire diritti e spazi di libertà. E’ un corto circuito da svelare e sconfiggere. Noi non arretreremo, insieme a quegli uomini che hanno compreso e si impegnano per cancellare quel che resta della cultura patriarcale e far fiorire una società nuova, improntata al rispetto della differenza tra uomini e donne” conclude Valente. (PO / Roc)
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