Le frodi creditizie basate sul furto di identità continuano purtroppo a rappresentare una minaccia significativa e in costante evoluzione nel mondo finanziario, con un impatto particolarmente rilevante nel settore del credito al consumo. L’ultima analisi dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie evidenzia come nel 2024 in Italia siano stati registrati quasi 31.000 casi, con un importo medio per frode superiore a 4.800 euro e un valore economico complessivo che sfiora i 150 milioni di euro. Rispetto al 2023 cresce l’importo medio frodato (+3,2%), mentre il valore complessivo dei danni causati rimane pressoché stabile, nonostante il leggero calo del numero di frodi rilevate (-4,6%), a conferma di una tendenza verso danni economici medi sempre più rilevanti. Nel 2024 l’Osservatorio CRIF – Mister Credit rileva una netta diminuzione dei casi di frode di piccolo importo: le frodi sotto i 1.500 euro rappresentano il 20,2% del totale, in calo del 30% rispetto all’anno precedente. Una tendenza che indica come i criminali mirino a valori sempre più consistenti. Infatti, crescono i casi nella fascia 1.500-3.000 euro (+11,3%) e, soprattutto, si registra quasi un raddoppio (+92,7%) dei casi tra i 3.000 e i 5.000 euro, che giungono a rappresentare il 15,2% del totale. Al contrario, le frodi tra i 5.000 e i 10.000 euro sono in lieve calo (-6,2%), mentre aumentano sensibilmente anche quelle oltre i 10.000 euro (+29,4%), a conferma di una polarizzazione verso importi medi e medio-alti. Solo le frodi sopra i 20.000 euro mostrano una flessione (-12,1%), segno che i colpi più eclatanti restano meno frequenti, ma le perdite complessive restano ingenti. Il prestito finalizzato si conferma la forma di finanziamento più colpita, anche se la sua incidenza continua a ridursi (34,4% dei casi, -23,8% rispetto al 2023). Tuttavia, l’importo medio delle frodi su prestiti finalizzati cresce in modo significativo (+16,7%), attestandosi a quasi 7.000 euro.
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