"Le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti sono molto gravi, alcune sono rivolte personalmente al Presidente Putin. Abbiamo sicuramente bisogno di tempo per analizzare quanto detto a Washington". Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. A detta di Peskov, dalle dichiarazioni dei suoi leader si evincerebbe che “l'Europa preferirebbe assistere a un'escalation di azioni militari piuttosto che a una transizione verso un regime pacifico”. Secondo Peskov, in merito alle parole di Trump che ha dato a Putin 50 giorni di tempo per fermare il conflitto promettendo armi al paese invaso tramite l’acquisto da parte dell’Alleanza atlatica, “Per ora, una cosa può essere detta inequivocabilmente: sembra che una tale decisione, presa a Washington, nei paesi della NATO e direttamente a Bruxelles , sia percepita dalla parte ucraina non come un segnale di pace, ma come un segnale per continuare la guerra”. In ogni caso, ha aggiunto Peskov, “Vorrei qui ribadire che abbiamo ripetutamente affermato a vari livelli, incluso quello più alto, di essere in attesa di proposte dalla parte ucraina sulla tempistica del terzo round di negoziati diretti russo-ucraini. Manteniamo la nostra disponibilità; non abbiamo ancora ricevuto proposte dalla parte ucraina”. (15 LUG - deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)